Capitolo 28

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Era la mattina dell'ultimo giorno di Dicembre, io e Kai eravamo nella sala a fare colazione quando arrivò Christian <Presto dovete andarvene prima che sia troppo tardi> disse in tono preoccupato, io e Kai ci guardammo <Cosa stai dicendo? Perchè ce ne dovremmo andare?> domandai <Christian che succede?> vidi scendere Alexander dalle scale con i capelli ancora bagnati dalla doccia che si era fatto, <Dovete andarvene ho saputo da un informatore che James ha spifferato tutto alla polizia e ora stanno venendo qui per rapirci tutti quanti> <Ma che vuol dire non sanno dove abito> disse Alexander <Bhe ora si, prendete le vostre cose e andatevene prima che arrivino> continuò ad insistere Christian <Forza ragazzi prendete un po di roba e usciamo> ci disse Alexander e così io e Kai corremmo su per le scale, presi una borsa bella capiente ci misi dentro un paio di vestiti, dei pantaloni e qualche felpa, un libro e poi richiusi tutto, scesi le scale e all'entrata si trovavano già Kai e Alexander, <Bene ora andiamo> disse Alexander scendendo i gradini della casa, <Christian tu tienimi aggiornato> disse dandogli una pacca sulla spalla, <Certo> <Tieni Kai prenderemo la tua macchina, è molto probabile che se usassimo la mia ci riconoscerebbero> lanciò un mazzo di chiavi a suo fratello che subito aprì la porta del garage rivelando una ford mustang nera, <Wao> dissi rimanendo sbalordita, era davvero una gran bella macchina <Forza sali principessa> salì in auto dopo aver salutato Christian e una volta che furono saliti anche Kai e Alexander partimmo. <Se la caverà Christian?> domandai mettendomi al centro dei sedili posteriori, <Certo sa quello che fa, eravamo già preparati a questo> mi rispose Alexander, <Dove andremo?> Chiesi < In una piccola cittadina nel Vermont, ho una piccola abitazione lì> mi spiegò Alexander <Era la casa in cui passavamo le vacanze> disse Kai, <È lunga però la strada> dissi guardando il navigatore <Lo so, ci fermeremo per mangiare e dormire> parlò Alexander, io sbuffai e mi rimisi sul mio posto. Passarono alcune ore da quando fummo partiti <Ho fame> mi lamentai <Fermati al primo autogrill che torvi> disse Alexander a suo fratello e dopo cinque minuti eravamo parcheggiati in un autogrill, scendemmo mentre Kai fece benzina io e Alexander prendemmo dei panini e delle bibite, le portai fuori, notai che Kai aveva finito di rifornire la macchina e la stava chiudendo con la chiave, si avvicinò a noi <Non mangiamo in auto?> domandai <Scherzi?! Non ti lascerò sporcare la mia bimba con le tue mani piene di salsa> mi disse Kai superandomi per poi sedersi su un tavolino vicino all edificio, <La tua bimba?> domandai trovando strano il modo in cui chiamava la macchina, <Certo, la mia bimba lo sanno tutti che le macchine sono femmine e vanno trattate al meglio> io decisi di fermarmi lì e non porgli più domande evitando che la situazione diventasse più strana. Dopo aver mangiato ripartimmo e questa volta fu Alexander a guidare, <Posso guidare io dopo?> domandai sbucando dai sedili posteriori, <No> risposero in coro i due fratelli <Perchè? Ho la patente come tutti> dissi io <Lo so ma-> Alexander tentò di dire qualcosa ma fu fermato da suo fratello <È la mia bimba, non posso dartela in mano a te, se le succede qualcosa?> domandò <Tranquillo starò attenta alla tua bimba> dissi io, i due fratelli si guardarono <Meglio se guidiamo noi> disse Kai, io mi arresi e ritornai a leggere il mio libro. Era ormai scuro fuori, avevamo cenato tre ore fa e io ero stanca, mi stavo addormentando nei sedili posteriori quando sentì la macchina svoltare, mi alzai e vidi che ci eravamo fermati in un motel a mio parere poco sicuro, l'insegna al neon che andava a intermittenza, diceva 'Il motel dei vostri sogni' <Bhe i miei sogni si svolgono in posti più belli> disse Kai affiancandomi <Lo so non è il massimo ma se vi portassi in un hotel a cinque stelle daremo nell'occhio meglio non rischiare o vi devo ricordare che siamo ancora ricercati?> ci disse Alexander entrando nella reception, noi lo seguimmo e potei notare che il posto era veramente triste e desolato, quasi abbandonato a se stesso,aveva le pareti bianche e un calendario del 2000 appeso al muro, dietro la scrivania si trovava un uomo abbastanza vecchio con un po di pancia, ci fece pagare e poi ci diede la chiave della stanza. Quando uscimmo Alexander ci fece strada e entrammo nella stanza 6A al secondo piano, quando aprì la porta notai subito due letti singoli, il televisore posto davanti ai letti su di un mobile e difronte alla porta, infondo al corridoio, si trovava il bagno, non molto grande e non tanto pulito ma dovevamo accontentarci. Presi la mia borsa e l'appoggiai per terra, mi diressi verso un letto e mi buttai di peso, <Ehi che fai è il mio letto> disse Kai <Non vedo scritto il tuo nome> dissi io con gli occhi chiusi, <Ragazzi non litigate, uniremo i due letti così ci sarà abbastanza spazio per tutti> disse Alexander prendendomi in braccio mentre Kai spostava il suo letto per unirlo all'altro. Quando ebbero finito scesi dalle braccia di Alexander e mi sedetti sul materasso, <Bene ora vado a farmi una doccia, posso lasciarvi soli?> Domandò Alexander, noi fecimo un cenno di assenso con le teste e quando sentimmo la porta del bagno chiudersi io e Kai ci guardammo, <Dove vuoi dormire tu?> gli chiesi <Il più distante possibile da mio fratello, è per questo che ci sarai tu in mezzo> disse sorridendomi, <Ok> dissi solamente, <Tutto qui? Ok?! Non replichi neanche un po?> mi chiese sorpreso <No non mi va sono stanca> dissi mettendomi in mezzo ai due materassi, presi le coperte, un cuscino e poi chiusi gli occhi. Pochi secondi dopo sentì sbattere qualcosa nell'altra stanza, aprì di scatto gli occhi e notai che Kai era vicino a me con il telefono in mano e anche lui mi guardò poco dopo <Che cos è?> gli domandai <Sembra che qualcuno si stia divertendo> disse sorridendo, entrambi mettemmo un orecchio sul muro, in modo da ascoltare quelli della stanza accanto, un susseguirsi di gemiti e la testiera del letto che continuava a sbattere ci fece ridere,<Cosa state facendo?> Alexander uscì dal bagno con solo dei pantaloni addosso, <Senti fratello qualcuno si sta divertendo la notte di capodanno> rise Kai <Ok ora basta avanti> disse Alexander staccandoci dal muro, <No dai!> ci lamentammo io e Kai, <Ora a letto>, dispiaciuti io e Kai ci rimettemmo sotto le coperte. <Riesci a dormire?> domandai poco dopo sotto voce a Kai <No> rispose lui <Che ore sono?> chiesi <Mezzanotte> e subito sentimmo dei botti, guardammo verso la finestra <Andiamo fuori a vedere i fuochi d'artificio?> domandai <Andiamo> uscimmo piano dalle coperte e poi chiudemmo la porta, ci appoggiammo alla ringhiera della terrazza davanti alla nostra porta, <Mi dispiace che questo anno nuovo per te inizi con l' essere ricercata dalla polizia> mi disse Kai guardando davanti a sé i colori dei fuochi <Tranquillo, non mi da molta importanza, so che Alexander mi proteggerà l'ha promesso e questo è tutto ciò che mi serve e poi nuovo anno nuova famiglia> dissi guardandolo, lui sorrise e mi avvolse nelle sue braccia, <Sei e sarai sempre la benvenuta in questa famiglia> mi sussurrò all'orecchio.

My personal bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora