Capitolo 44

315 6 0
                                    

Il giorno del matrimonio era arrivato, Maya era ritornata il giorno dopo aver ricevuto l'invito, ora sono nella mia camera insieme a Maya lei mi stà sistemando il vestito da sposa in pizzo con una gonna non troppo ampia, quando ebbe finito mi girai verso lo specchio <Stai benissimo> mi disse sistemando il velo, io le sorrisi e sentimmo qualcuno bussare <Avanti> dissi io, Kai entrò, indossava uno smoking nero, <Allora come sto?> gli chiesi vedendolo fermo a fissarmi, <Sei....perfetta> disse quasi sussurrando l'ultima parola, <È già ora di andare?> gli chiesi <No...ecco...io ero venuto per darti questa> tirò fuori una scatola e l'aprì verso di me <Ma è la collana di tua madre> dissi <Lo so e vorrei che la indossassi tu.....vorrei che lei fosse presente> io ci pensai <Ok va bene> lui mi sorrise, la prese, io spostai il velo e i capelli per far in modo che Kai non avesse problemi ad agganciarla, quando finì mi sistemò e poi mi guardò attraverso lo specchio <Ti sta molto bene, Alexander è un uomo fortunato> lo vidi abbassare lo sguardo <Vostra madre sarebbe orgogliosa di voi> gli sorrisi, lui mi guardò e mi diede un dolce bacio sulla fronte. Scendemmo le scale di casa pronti a salire sulla mustang di Kai, la chiesa non distava molto da dove abitavamo. Quando arrivai davanti alla parrocchia Maya mi agurò buona fortuna ed entrò mentre Kai mi accompagnò verso l' entrata, mi tenni sul suo braccio e una volta vicino alla porta iniziai ad agitarmi <Stai tranquilla principessa, sei bella e fortunata, non hai avuto nessuna sicurezza nella tua vita ma ora hai la certezza che qualcuno ti ama per davvero> grazie alle parole di Kai riuscì a calmarmi. La porta si aprì e l'organista suonò la marcia nuziale. Guardai davanti a me e lo vidi, lì nella sua bellezza con lo stesso smoking nero del fratello, mi stava già guardando e i suoi occhi erano pieni di gioia, arrivai davanti all'altare quando Kai mi lasciò per mettersi dietro al fratello, Alexander mi prese la mano e ci lasciò sopra un dolce bacio, io gli sorrisi e poco dopo la cerimonia iniziò. <Ora può baciare la sposa> parlò il prete, Alexander non se lo fece ripetere due volte, mi prese il volto e mi baciò come se non aspettasse altro, uscimmo dalla chiesa insieme, mano nella mano, ci vennero lanciati dei petali di fiori da Maya, Kai e Christian, era il giorno più felice della mia vita e non l'avrei mai scambiato per nulla al mondo. Ritornammo tutti a casa di Alexander, nel giardino sul retro si trovava un piccolo gazebo, in cui si sarebbe svolta la festa, ci entrammo tutti quanti e iniziammo a mangiare e parlare tra di noi, era tutto così bello e speciale, un momento unico, un momento con solo la mia famiglia, la mia vera famiglia, le stesse persone che ora erano sedute vicino a me erano le stesse che all'inizio odiavo, Alexander era entrato a far parte della mia vita per primo, si era fatto assumere come bodyguard solo per un secondo fine, ovvero riprendersi la collana di sua madre, mi aveva mentito su chi fosse ma poi capì perché fece tutto ciò e lo perdonai, Christian quando lo conobbi mi aveva dato della prostituta e non mi voleva in casa per lui ero solo d'intralcio ma poi ha capito che avevo del potenziale quando insieme ad Alexander mi aiutarono ad allenarmi, Kai l'avevo conosciuto ad una festa, non sapevo nemmeno chi fosse ma quando alla fine si era presentato avevo capito di aver commesso un grande errore, non dimenticherò che quella stessa sera Alexander aveva dato il peggio di sè quando venne a scoprirlo, poco più in là, Kai, mi avrebbe rapita e fatta prigioniera per conto di James, quando mi rivelò essere il fratello di Alexander rimasi di stucco, anche se qualche dubbio già ce lo avevo, ma si pentì quando venne a sapere che la collana non apparteneva solo a suo fratello e parlandogli a cuore aperto lasciò mio padre e il Bronx per ritornare  a casa, con lui ho un legame speciale lui mi protegge e io proteggo lui, anche se non ne ha bisogno ed infine c'è lei, Maya, la considero mia nonna, mi ha aiutata molte volte in cucina, mi ha insegnato molto della vita e per questo gliene sarò sempre grata. Quando arrivò la sera Maya e Christian se ne andarono mentre io, Kai e Alexander, dopo aver ripulito tutto, rientrammo dentro casa esausti, <Per fortuna ci si sposa una volta sola> dissi togliendomi il velo, <Bhe non proprio-> non feci finire la frase a Kai che lo guardai lanciandogli un occhiata omicida, lui e suo fratello risero <Sai di non aver seguito nessua regola? Prima mi dovevi sposare e poi avremmo avuto un figlio> dissi rivolgendomi ad Alexander <Lo sai che non sono uno che segue le regole> mi guardò, io gli sorrisi e dopo salì le scale per andare in camera a scambiarmi e a riposarmi. Sentì la porta aprirsi poco dopo che io mi fui distesa, aprì gli occhi e feci per accendere la luce ma la sua voce me lo impedì <No, non accenderla> lo sentì avvicinarsi, si coricò vicino a me <Ti amo Allyson> mi sussurrò all'orecchio <Ti amo Alexander> sentì le sue labbra posarsi sulle mie e tutto divenne più magico.

9 mesi dopo
Finalmente sono stata dimessa dall'ospedale, Riley è in braccio al padre mentre varcano la porta di casa, quando ha saputo che stavo aspettando una bambina Alexander ha voluto chiamarla come la madre e a me stava bene, trovo che sia un bel nome e in più sta portando molta gioia nel cuore di Alexander. Quando entrai anche io vidi Maya e Christian salutare la bambina, Kai arrivò poco dopo <Sono tornato> esclamò dietro di me <Ciao principessa, pensavo ti dimettessero domani> io gli sorrisi <Anche io lo pensavo ma il dottore ha detto che stavo bene e che potevo tornare a casa> lui mi abbracciò <Dov'è mia nipote?> disse andando incontro ad Alexander che teneva la bimba <Ah! Eccola!> gli disse facendola ridere, la prese in braccio mentre Alexander venne da me <Tutto bene?> mi domandò <Si, ho solo bisogno di riposarmi per poi riprendere a studiare> dissi, l'ultimo anno di scuola era arrivato anche per me,  avevo continuato gli studi in classe finché ho potuto ma ora che ho partorito riprenderò le lezioni online. <Certo va pure a riposare, a Riley ci penso io> salutai la mia bambina e poi sali in camera. Erano le cinque di pomeriggio quando sentì la porta aprirsi, alzai gli occhi dagli appunti che stavo prendendo per studiare, quando vidi comparire Riley e suo padre <Aveva bisogno di te> disse Alexander <Cos'è devo cambiargli il pannolino?> chiesi <Ma no, voleva vederti> io la presi in braccio mentre Alexander si sedette vicino a me sul letto <Ah ti capisco piccola mia  sei circondata da troppi maschi> le dissi guardandola, lei in tutta risposta mi fece un sorrisetto <Sei felice ora ah?!> le diedi un bacio sulla guancia e lei rise <Anche con me era felice> si intromise il padre <Bhe ma tu sei il padre> gli dissi <Come va con lo studio?> mi chiese preoccupato <Tranquillo va bene> lo rassicurai <Sei stanca? Hai fame? Ti porto qualcosa se vuoi> <No grazie, sto bene, stai tranquillo>. Arrivò la sera ed era il momento di mettere a nanna Riley, le cantai una ninna nanna e quando si fu addormentata l'adagiai nella culla, uscì piano dalla sua camera e raggiunsi la camera mia e di Alexander <Sta dormendo?> mi chiese a bassa voce <Si> mi distesi difianco a lui e mi addormetai con le sue dolci carezze. Ci svegliammo quando sentimmo dal baby monitor Riley piangere, feci per alzarmi ma Alexander me lo impedì <Stai tranquilla, vado io> mi lasciò un dolce bacio sulla fronte e poi andò in camera della piccola, tentai di riaddormentarmi ma non ci riuscì, così andai a vedere cosa stava combinando Alexander, notai le luci delle scale accese, le scesi e andai in cucina dove sentì qualcuno parlare. Mi avvicinai alla porta che era socchiusa, l'aprì un po di più tanto per permettermi di vedere Alexander, senza una maglietta, che teneva in braccio Riley mentre le dava il biberon, sorrisi a quella scena era tutto perfetto, lui era perfetto si stava comportando da vero padre per Riley era sempre presente, mi aiutava molto di più di quando mi potessi immaginare, aveva mantenuto anche questa promessa stava diventando quello che suo padre non è mai stato per lui.

                              The end

My personal bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora