Io lo superai e salì le scale senza dirgli nulla, andai in camera mia presi il computer e inizia a inviare delle mail di scuse ai professori spiegando che mio padre era morto e che ho dovuto assentarmi per tanto tempo, ricevetti subito alcune risposte in cui furono molto comprensivi e mi facevano le condoglianze, dopo aver finito con le mail passai ai compiti <Non volevo metterti tanta paura bimba> rivolsi il mio sguardo ad Alexander che era appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate, mi persi per un momento sui suoi favolosi muscoli ma mi ripresi <Penso sia normale, sai è tutto nuovo...> <Voglio che tu sappia che ci sarò, baderò io al bambino quanto tu non potrai, ti aiuterò in qualsiasi modo Ally> disse avvicinandosi a me e appoggiando la mano sulla mia coscia <Grazie> gli sorrisi, lui si avvicinò e fece unire le nostre labbra <Dovresti distenderti, sai che il dottore non vuole che tu stia in piedi o seduto> lui mi sorrise e poi si distese difianco a me. Quando finì i compiti erano le cinque di pomeriggio, avevo fatto alcune pause per non stancare troppo la mia mente, mi girai per vedere se Alexander era sveglio ma aveva gli occhi chiusi, così appoggiai la mia testa sul suo petto rimanendo con gli occhi aperti, sentì poco dopo la sua mano accarezzarmi la testa, lo guardai ma gli occhi erano ancora chiusi, <Sono così bello bimba?> dissi con voce roca, <Come fai a sapere che sono sveglia?> <Bhe stai parlando con me> rispose lui <Posso avere gli occhi chiusi> lui rise <No non hai gli occhi chiusi> <E come fai a dirlo siccome non mi stai guardando?> domandai <Non serve che ti guardi bimba, ti conosco> io feci un piccolo sorrisetto <Ora stai sorridendo> disse lui sempre tenendo gli occhi chiusi, <Ma come diavolo fai?> gli domandai alzandomi da lui per poi mettermi seduta sul materasso, <Te lo detto, ti conosco Ally, non puoi nascondermi nulla> si decise poi ad aprire gli occhi e finalmente potei immergermi in quegli abissi profondi, mi misi a cavalcioni sopra di lui e iniziai a baciarlo, <Bimba puoi scendere mi stai facendo male alla ferita> disse facendo dei lamenti, <Oh scusa> dissi scendendo e mettendomi difianco a lui. Iniziai a baciargli il collo, scesi sul suo addome ed infine arrivai alla parte che divideva la sua pelle scoperta da quella coperta dai pantaloni, lo sentì sussurrare qualcosa <Cosa hai detto?> domandai fermandomi <Ho detto di non istigarmi bimba, sopratutto ora che non posso fare tutti i movimenti che vorrei> io sorrisi <Lo faccio proprio per questo, quella volta che eravamo nella casa di campagna ho sofferto io ora soffri tu> dissi con un sorrisino diabolico <Sei tremenda ma stanne certa che appena sarò in forma te la farò pagare cara> mi guardò negli occhi e poi sorrise. Qualcuno bussò alla porta <Avanti> dissi io, apparì Kai <Scusate se interrompo il vostro momento ma c'è il dottore, Ally vieni con me così il medico potrà visitare Alexander> ci informò <Ok va bene> diedi un bacio casto ad Alexander e poi seguì Kai fuori dalla porta, salutammo il medico un dolce vecchietto che appena mi vide mi sorrise subito, <Dottore il paziente è tutto suo> disse Kai, il dottore rise e poi si avviò in camera mia da Alexander. Io e Kai eravamo in cucina <Hai più pensato al matrimonio e al bambino?> mi domandò lui appoggiandosi al lavello della cucina, <Si, penso di aver preso la mia decisione> dissi, lui aspettò che continuassi <Io lo voglio Kai, io voglio tremendamente tuo fratello, gli darei tutto, anche un bambino se vuole sono disposta a tutto non solo per rendere felice lui ma anche me, ma la preoccupazione che succeda qualcosa durante il parto o che vada storto qualcosa c'è e alle volte questi pensieri non mi fanno dormire la notte> lui si avvicinò a me e mi abbracciò, <È normale principessa ma non fasciarti la testa prima di cadere, può essere che succeda qualcosa come no, non puoi saperlo Ally> io non dissi nulla, mi acccocolai di più a lui mentre una sua mano mi accarezzava la testa. Quando mi fui ripresa decisi di sciogliere l'abbraccio <Forse il dottore ora ha finito> uscì dalla cucina e dalla sala da pranzo, ero appoggiata allo stipite in legno vicino alle scale, quando vidi il dottore parlare con Alexander e scendere insieme i gradini, <Allora dottore come sta?> gli chiesi puntando i miei occhi su Alexander <Molto bene, per fortuna i punti non si sono tolti e la ferita si sta cicatrizzando, gli ho messo un cerotto in modo che la ferita non subisca degli urti, può camminare e riprendere la sua vita eviterei però di fare movimenti troppo bruschi> io sorrisi al medico <Grazie dottore> lo accompagnai alla porta e poi lui uscì. <Sentito il dottore, non puoi fare movimenti bruschi> dissi io con un sorriso verso Alexander, lui era in piedi sull'ultimo gradino, <Tranquilla bimba, dammi ancora qualche giorno e quando sarò guarito del tutto per te sarà la fine> mi sorrise e poi mi passò di fianco per raggiungere la cucina, una scossa mi pervase la schiena, avevo paura ma ero anche molto curiosa di sapere cosa poteva farmi. Ormai era sera, avevamo appena finito di cenare, Maya era ritornata a casa mentre io, Kai e Alexander eravamo seduti sul divano in salotto <Guardiamo un film?> chiese Kai <Si magari uno d' amore> dissi io felice perché i film romantici erano i miei preferiti, <No non esiste! Non voglio subirmi le tue lacrime a fine film e non ho nemmeno voglia di sentire le cose smielate che si dicono i protagonisti> disse Kai, io ci rimasi male <Eddai Kai lasciale guardare un film romantico, domani sera potrai decidere tu che film guardare> propose Alexander, <E se guardassimo un film horror?> chiese Kai <Per me è uguale> disse Alexander <Ma a me fanno paura> risposi io <Bene e film horror sia> vidi Kai ignorare la mia risposta e accedere poi a Netflix, scelse un film e spense le luci <Almeno le luci le puoi tenere accese?> Chiesi <No è più bello così> rispose lui, io mi avvicinai ad Alexander, misi la mia testa sul suo petto e il suo braccio mi circondò le spalle.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...