<Buon anno Ally> disse guardandomi <Buon anno> dissi io, restammo fuori pochi secondi e poi rientrammo, <Dove siete stati?> Domandò Alexander ancora disteso con gli occhi chiusi <Fuori a vedere i fuochi d'artificio> dissi io, <Dai venite a letto ora, ci dobbiamo alzare presto> io delusa mi avvicinai al letto e mi distesi nel mezzo, poco dopo arrivò Kai, chiusi gli occhi e mi addormentai, nel mezzo del sonno mi avvicinai ad Alexander, appoggiai la mia testa sul suo petto e lui strinse le sue braccia attorno al mio corpo. Sentì dei lievi baci sul mio viso così aprì piano gli occhi e vidi Alexander sorridermi <Buongiorno bimba, buon anno> disse lasciandomi un bacio sulla bocca, <Buongiorno anche a te e buon anno, sono felice di passarlo con te e Kai, peccato che non ci siano Christian e Maya volevo passarlo insieme anche a loro, come una vera famiglia> <Lo faremo bimba te lo prometto quando tutto questo sarà finito vedrai che il prossimo capodanno lo passeremo insieme, anzi passeremo insieme tutte le festività> io sorrisi alle sue parole, <La smettete di parlare?!! Stò dormendo> la voce di Kai alle mie spalle ci fece girare verso di lui <Scusaci> dissi io ridendo <Bhe siccome siamo tutti quanti svegli possiamo andare a fare colazione> proposi io <È mai possibile che tu abbia sempre fame?!> mi domandò quasi irritato Kai <Preferisco vederla mangiare sempre piuttosto che faccia come quando era a casa sua, tu non l'hai mai vista Kai, non sai quante volte ho dovuto combattere con la sua testardaggine per farle mangiare anche solo un biscotto, lei saltava pasti e cene quindi preferisco che abbia fame> Alexander venne in mio aiuto rimproverando suo fratello <Scusami non lo sapevo> mi disse guardandomi abbassando poi la testa <Non importa, vado a cambiarmi e poi usciamo> dissi andando verso il bagno per risciacquarmi la faccia e pettinarmi i capelli, quando uscì trovai già i due fratelli pronti, Alexander indossava una camicia nera e un pantalone delle stesso colore mentre Kai aveva una felpa bianca con una rosa rossa sulla schiena e un pantalone grigio della tuta. Uscimmo dalla stanza con i nostri bagagli, li riponemmo in auto e dopo che Alexander consegnò le chiavi al gestore del motel attraversammo la strada per andare nella piccola tavola calda. Quando entrammo un odore di brioche e caffè invase le mie narici, ci sedemmo all'ultimo tavolo vicino alla finestra, Alexander era difronte a me mentre Kai era alla mia destra, dopo qualche minuto arrivò la cameriera per prendere le ordinazioni <Bene perfetto i vostri piatti saranno pronti tra poco> disse, la vidi andare in cucina per poi uscire e preparare il caffè di Alexander e Kai, io avevo ordinato dei deliziosi pancake al cioccolato e una spremuta, Kai aveva preso un caffè e una crostata alle pesche e Alexander un semplice caffè. Mentre aspettavo guardai fuori dalla finestra <Mi dispiace Ally per prima, io-> non lo feci finire <Non importa Kai non potevi saperlo, stai tranquillo è tutto apposto> lui mi guardò <Lo puoi dire girandoti verso di me> e così feci girai la testa dalla sua parte <Va tutto bene> dissi solamente, <Sai che non è vero?! Non stà andando per niente bene, tutto questa situazione non è per nulla normale> disse lui quasi urlando <Lo so ma se dico che va tutto male che differenza fa? Preferisco dirti una bugia a fin di bene piuttosto che la verità, ora calmati Kai non ti preoccupare per me ormai sono abituata a fuggire> dissi sorridendogli la conversazione terminò lì perché i nostri piatti erano arrivati, non seppi dire se quella conversazione avuta prima era solo uno sfogo di Kai o era la rabbia che parlava per lui, <Andiamo ragazzi> ci disse Alexander lasciando sul tavolo qualche dollaro. Uscimmo dal locale diretti verso la macchina <Dammi guido io> si rivolse Alexander a suo fratello con la mano aperta per prendere le chiavi, <Perchè pensi non sia capace?> sbottò Kai <No sei arrabbiato e non so per quale motivo, in queste condizioni non guidi> disse Alexander aspettando ancora le chiavi ma quello che arrivò non erano le chiavi era un pugno di Kai dato proprio in pieno volto ad Alexander, lo vidi cadere e poi toccarsi il naso e le labbra con la mano, quando la guardò era piena di sangue e a quel punto intervenì, <Kai! Cosa stai facendo?! Non è da te questo comportamento, cosa ti prende?> dissi aiutando poi Alexander ad alzarsi <Mi dispiace> si scusò facendo qualche passo indietro fino a toccare con la schiena la porta dell'auto, lo vidi tremare e poi sedersi per terra così subito corsi da lui, lo abbracciai <Mi dispiace> continuò a dire e io continuai a ripeterli <Va tutto bene> mi venne un improvviso dejavù, questa situazione l'avevamo già vissuta quando Alexander e Christian mi stavano salvando dalle sue grinfie, <Calamti Kai> dissi accarezzandogli la testa che lui appoggiò al mio petto, le sue lacrime iniziarono a scorrere <Mi dispiace> sussurrò di nuovo <Tranquillo, sshh non è successo nulla> continuai a consolarlo <Perchè lo hai fatto?> Domandò Alexander quando finì di pulirsi il sangue, <Non rimproverarlo Alexander peggiori solo le cose> dissi io <Penso che abbia vissuto qualcosa quando è stato preso da mio padre, penso che quell'uomo gli abbia fatto qualcosa> dissi guardando preoccupata il fratello, <Pensi sia stato in qualche modo manipolato o gli abbiano dato delle pasticche e ora ha questi sbalzi d'umore?> mi domandò Alexander <Non lo so per quanto ne possiamo sapere noi può anche averlo drogato, non lo so Alexander una cosa però è certa James deve morire> gli dissi guardandolo negli occhi <Mettiamolo sui sedili posteriori, così potrà dormire e restare più calmo> Alexander mi aiutò e sdraiammo Kai nei sedili dietro della mustang. Alexander raggiunse il posto di guida e io mi sedetti difianco, ci girammo e uscimmo dal parcheggio del motel, eravamo partiti da qualche ora quando Kai si svegliò <Cosa è successo? Perché sono qui dietro?> Domandò <Non ricordi nulla?> Chiesi <No> io e Alexander ci guardammo <Davvero fratello?> Domandò <Davvero> rispose.
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My personal bodyguard
Literatura Feminina⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...