I giorni passavano e così anche i miei allenamenti, stavo diventando più forte e avevo imparato molte cose grazie all'aiuto di Christian e Alexander, ogni volta che ci dovevamo allenare Christian riportava sempre qualche livido ma a lui poco importava. Stavamo cenando dopo aver finito il mio allenamento, Christian si fermò da noi avrebbe dormito in una delle tante stanze per gli ospiti, <Se non vi dispiace ragazzi io vado a letto, buona notte> dissi alazndomi dal tavolo e salutando Christian e Alexander, loro mi salutarono e io salì le scale, arrivai in camera mia mi feci una bella doccia e misi il mio pigiama nero con gli orsi polari disegnati ovunque, quando arrivai davanti al letto non riuscì a mettermi sotto le coperte avevo una strana sensazione, come se qualcuno mi spiasse, decisi di guardare fuori dalla finestra ma non c'era nessuno, così uscì dalla mia stanza e andai da Alexander. Bussai ma nessuno rispose, decisi di entrare e subito sentì l'acqua scorrere, capì allora che si trovava sotto la doccia e così aspettai seduta sul suo letto, mi guardai intorno la stanza di Alexander era molto grande, pareti bianche e letto nero, qualche mobile di colore scuro e davanti al letto una televisione <Ally che ci fai qui?> mi domandò, io girai la testa e lo vidi senza maglia con un asciugamano intorno alla vita, si potevano vedere le goccioline di acqua che scorrevano sul suo addome perfetto, <A- ecco...i-io...> balbettai qualcosa senza senso <Tu cosa?> mi domandò lui, guardai i miei piedi, trovandoli interessanti in quel momento, per evitare di guardare il suo aspetto magnifico e non riuscire più a parlare <Mi chiedevo se potevo rimanere a dormire qui con te...sai in camera mia ho una strana sensazione come se qualcuno mi spiasse ma ho controllato e non c'è nessuno...ho paura che Kai possa-> lui mi bloccò mettendo un dito sopra le mie labbra e alzandomi la testa <Puoi rimanere ma solo per questa notte ricordati che ti ho insegnato a difenderti Ally> io annuì ringraziandolo. Mentre lui prendeva dei pantaloni e dei boxer per poi sparire in bagno io mi intrufolai sotto quelle morbide coperte, vidi la luce del bagno spegnersi e Alexander sistemarsi vicino a me ricoprendosi metà corpo con le coperte. Si mise supino con un braccio dietro la testa, io lo guardavo sperando di addormentarmi ma stavo congelando e non riuscivo a scaldare il mio corpo, <Avvicinati Ally> disse lui facendomi prendere paura, <Perchè?> domandai <So che hai freddo, sento che ti sfreghi le mani una con l'altra> spostò il suo sguardo su di me, io mi avvicinai e posai la mia testa sul suo petto, <Vuoi che metta una maglia così stai più comoda?> mi domandò cingendomi la vita con il braccio, io negai con la testa, <Va bene> iniziò ad accarezzarmi la testa, passò poi alla schiena e pian piano mi addormentai. Mi svegliai con dei lenti e dolci baci sul collo, aprì piano gli occhi <Buongiorno bimba> disse unendo le nostre labbra, <Preparati che questa mattina ci alleniamo> mi diede un ultimo bacio prima di sparire in bagno, io rimasi ferma a letto <Bimba non sei ancora pronta...qualcosa non va?> mi domandò dopo essere uscito dal bagno, <Ho una strana sensazione Alexander> dissi preoccupata, <Come se nella mia camera qualcuno ci avesse messo una piccola telecamera per spiarmi> continuai mettendomi seduta, lui si abbassò verso di me per guardarmi negli occhi, <Andrò a vedere di persona che tutto sia apposto così sarai più tranquilla anche perché sei sorvegliata h24, insomma fuori ho messo i miei uomini migliori in modo da controllare qualsiasi punto esterno della casa, Kai non può venire qui bimba stai tranquilla> cercò di rassicurarmi lui, io gli feci un debole sorriso <Ora vai a fare colazione, io metterò a soqquadro la tua stanza> disse dandomi un bacio in fronte per poi uscire. Andai di sotto ancora in pigiama, Maya mi preparò la mia tazza con del latte e dei cereali, <Bel pigiama> Christian spuntò dalla porta della cucina, mi spaventai ma ritornai subito in me <Grazie> dissi sorridendogli, <Alexander?> mi domandò sedendosi difronte a me <E nella mia stanza, sta controllando che non ci siamo delle videocamere, ho avuto un strana sensazione e ieri sera ho dormito con lui> Christian mi guardò <Non hai motivo di preoccuparti, Kai non può entrare qui, ci sono uomini ovunque stai tranquilla Ally> <Si lo so è la stessa cosa che mi ha detto Alexander questa mattina, ma sai non mi fido di gente come Kai> dissi mangiando gli ultimi cereali <E fai bene> mi disse Christian sorseggiando il suo caffè <Nessuna telecamera, nessun aggeggio che possa filmarti, niente di niente> disse Alexander sedendosi vicino a me <Grazie> gli dissi <Ora starai più tranquilla?> mi domandò <Si> gli risposi ma non ero ancora convinta, dopo essermi cambiata andammo a fare qualche esercizio, la mia forza stava aumentando ma non sempre riuscivo a schivare i colpi di Christian e così la maggior parte delle volte mi ritrovai atterra ma per fortuna avevamo iniziato ad usare dei guanti da box così da non avere lividi sul corpo. Dopo essermi fatta una doccia cenammo tutti insieme e pochi minuti dopo aver finito Christian se ne andò, rimanemmo io e Alexander, Maya era tornata a casa con l'autobus delle sette, <Andiamo a dormire> disse vedendomi mezza addormentata sul divano, io sbuffai e lo seguì per le scale, arrivati davanti la sua porta mi diede un dolce bacio <Buona notte bimba> io sperai mi inviasse ad entrare ma così non fu e una volta che la sua porta si chiuse davanti a me decisi di andare in camera mia, mi lavai i denti, misi il mio pigiama e poi mi rifugiai sotto le coperte, non riuscì a chiudere occhio avevo ancora la sensazione di essere osservata, così presi il mio cuscino e andai a dormire sul divano. Mi sdraiai, non era proprio comodo ma piuttosto di ritornare in camera ero disposta a dormire qui, presi una coperta e una volta distesa mi coprì. Non so bene che ore fossero quando sentì qualcuno accendere la luce del salotto <Ally? Che ci fai qui?> aprì piano gli occhi e potei riconoscere Alexander davanti a me, <Io....ho paura> dissi con una faccia dispiaciuta, lui sospirò, spense la luce e lo vidi andarsene, potei sentire i suoi passi salire le scale ma dopo il terzo scalino lo sentì scendere di nuovo, si avvicinò a me mise un braccio sotto la mia schiena e uno sotto le mie ginocchia, mi sollevò e io appoggai la testa sul suo petto tonico, <Perchè?> domandai solamente <I stupidi sensi di colpa> feci una piccola risata e una volta sul suo letto il mio sonno trovò finalmente pace.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...