Mentre l'acqua scorreva sulla mia pelle le immagini di questa giornata mi ritornarono in mente, un susseguirsi di eventi che forse erano stati causati per colpa mia, scrollai la testa per mettere fine a questi pensieri, uscì dalla doccia, mi vestì e ritornai nel salotto, <Grazie Christian> dissi vedendo che aveva preparato i cuscini e le coperte sopra il divano, <Di nulla se avete bisogno chiamatemi pure, buonanotte> e lo vidi andare nella sua stanza, rimanemmo io e Kai, <Almeno il divano è abbastanza grande per due persone come noi> parlò lui, si distese e mi aspettò per coprire entrambi i nostri corpi, quando gli fui vicina mi distesi e mi girai verso di lui <Come fai a essere sicuro che Alexander è al porto?> gli domandai <Perchè quando ero nel Bronx tuo padre portava lì gli ostaggi, lì faceva gli affari e sempre lì gli ammazzava> disse lui, <Stai tranquilla principessa Alexander starà bene fidati> mi sussurrò vedendo la mia faccia triste, <Lo spero, non faccio altro che darmi la colpa per ciò che è successo, se non mi avesse conosciuto, se gli fossi rimasta lontana al posto di rimanere folgorata da lui e dalla sua bellezza tutto questo non sarebbe successo> lui mi accarezzò la guancia <Non è vero principessa, sarebbe successo comunque ma in tempi e modi diversi, non possiamo scegliere chi amare ci capita e basta, alle volte però è la cosa più bella che ci possa accadere nella vita> io gli sorrisi <Grazie Kai> mi avvicinai a lui <Posso appoggiare la mia testa sul tuo petto? Sai con Alexander mi aiutava a dormire> <Certo fai pure> mi appoggiai e la sua pelle calda mi diede qualche attimo di pace. Qualcosa sotto di me si mosse e così fui costretta ad aprire gli occhi <Buongiorno principessa, non volevo svegliarti mi dispiace> sussurrò con la sua voce roca <Di nulla> dissi stroppicciandomi gli occhi, <Christian?> domandai alzandomi da lui <È in cucina, ci sta preparando la colazione, lo avrei fatto io ma mi era impossibile> disse sorridendomi, <Scusami> dissi mostrandogli un debole sorriso, <Ah buongiorno ragazzi vi ho portato i pancake e del thè> Christian apparì dalla cucina con un vassoio con sopra i nostri piatti e le tazze con le bevande, <Grazie> gli sorrisi e iniziai a mangiare <Ti sembro per caso la regina d' Inghilterra?? Chi beve il thè di prima mattina!> si lamentò scherzosamente Kai, io sorrisi <Ringrazia che non ti abbia aggiunto un lassativo nel tuo thè> rispose Christian con un sorrisetto, <Ok basta ragazzi, dobbiamo salvare Alexander> dissi mettendomi in mezzo alla discussione, <Come?> domandò Christian <Mio padre rivuole la collana, ma non posso dargliela> dissi <Non c' è un altro modo? Del tipo prenderne una simile da un orafo?> chiese Kai alzandosi e mettendo in mostra il suo petto muscoloso pieno di tatuaggi, a quelle parole si accese una lampadina <Possiamo fare una replica, un doppione. Si potrebbe funzionare> dissi parlando con me stessa ma alzai talmente tanto la voce che i due uomini mi stavano scrutando con la faccia di chi non aveva capito nulla, <Stavo pensando all'orafo di famiglia, mio padre portava da lui tanti gioielli è qui vicino ma penso che se io o Kai uscissimo ci potrebbero riconoscere, puoi andarci tu Christian? Gli mostrerai la foto della collana, sono sicura che riuscirà a fare la replica molto facilmente> spiegai io <Va bene> disse solo Christian <Ora ti dò l' indirizzo> presi un pezzo di carta e ci scrissi la via e il numero del negozio, <Vado subito> disse una volta preso il biglietto e le chiavi dell'auto. Rimanemmo io e Kai da soli, <Kai posso dirti una cosa?> gli domandai sedendomi difianco a lui nel divano, <Dimmi pure> <Io ti considero il mio migliore amico, lo so è strano perché non ci conosciamo così bene ma so che a te posso confidare qualsiasi cosa senza venire giudicata, non mi aspetto che tu mi consideri così importante ma sai non ho amici e tu sei l'unico che fino ad ora mi è rimasto vicino nonostante tutto> lui mi guardò e poi sorrise <Anche tu sei la mia migliore amica principessa, non volevo dirtelo perché pensavo fosse presto ma mi sbagliavo> io gli sorrisi e poi lo abbracciai. Pochi istanti dopo la porta si aprì <Sono tornato ma ho una brutta notizia> ci informò Christian <Quale?> chiedemmo io e Kai, <La collana non sarà pronta prima di domani e fidatevi non è stato facile averla pronta per domani> io e Kai sospirammo sconfitti, <Bhe allora aspetteremo> dissi. Ormai erano le sette di sera, avevamo appena finito di cenare, Christian era sotto la doccia e io stendevo i miei vestiti per farli asciugare sullo stendino, raggiunsi poi Kai nel salotto, lo vidi in piedi davanti alle finestre, con sottili passi lo raggiunsi e potei notare New York rivestita da mille luci, <Perchè non hai amici della tua età?> mi domandò senza spostare lo sguardo dalla città, <In realtà ce li avevo ma ho fatto il grande errore di fidarmi troppo di loro> dissi <Cos'è successo?> Domandò <Avevo appena finito la scuola e i miei amici mi avevano invitato ad una festa dicendomi che era una di quelle feste in maschera, mi avevano dato l'indirizzo di dove si sarebbe tenuta e l'orario in cui ci saremmo incontrati, così andai a casa e aspettai la sera, mi preparai mettendomi un vestito nero in pizzo veramente bello e una maschera nera, quando fui pronta andai nella casa in cui si sarebbe tenuta la festa e quando entrai vidi tutti i miei compagni e amici con il telefono puntato verso di me, non capì cosa stessero filmando ma quando l'acqua ghiacciata mi colpì bagnandomi tutta capì che era tutto uno scherzo, non c'era nessuna festa, nessuno era travestito, mi avevano teso una trappola, li vidi ridere tutti e Jannifer quella che io consideravo la mia migliore amica aveva fatto girare il video a tutti quelli che frequentavano la mia scuola, me ne andai di corsa verso casa, non uscì dalla mia camera per giorni è stato terribile> dissi abbassando lo sguardo <Mi dispiace, sono stati degli idioti, almeno io ti avviserei se ti butassi un secchio con dell'acqua in testa> mi guardò e poi sorrise, io non dissi nulla <Dai Ally, stò solo cercando di farti ridere, sai che non lo farei> si scusò lui <Lo spero> dissi io con un sorriso.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...