Capitolo 6

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Mi svegliai verso mezzanotte, la mia pancia aveva fame ma la mia bocca non voleva saperne di masticare qualcosa, mi girai nel letto quando sentì una mano accarezzarmi <Alexander> sussurrai <Sshh dormi> disse lui guardandomi, aveva deciso di rimanere affianco a me per farmi compagnia <Non ci riesco> dissi <E perchè?> domandò accendendo la luce <I pensieri> risposi solamente sperando che lui capisse, mi guardò per vari secondi senza dire nulla, mi scostò le coperte e mi prese in braccio come quella sera a casa mia, <Dove mi porti?> domandai appoggiando la testa sul suo petto, <In cucina, ti preparo qualcosa di caldo> <Ma non ho fame> dissi guardandolo <Nessuno a parlato di cibo> sorrise lui, arrivati in cucina mi fece sedere sul tavolo, prese due tazze e preparò una bevanda, dall'odore che si stava espandendo nella stanza direi che si trattava di cioccolata calda, ormai eravamo a ottobre e l'aria autunnale si faceva sentire, quindi una bevanda calda come questa mi avrebbe fatto molto piacere, andavo matta per la ciccolata la bevevo fin da piccola quando papà mi portava a sciare sulle piste innevate delle Alpi, <Ecco a te, prendi> disse lui porgendomi la tazza di Ih-Oh il simpatico asinello della Disney che era e rimarrà il mio personaggio preferito, <Grazie, ma come facevi a spare che amo la ciccolata calda?> domandai mentre lui si avvicinava a me con la sua tazza di Pimpi in mano, <Nello stesso modo in cui so che ami Ih-Oh> disse sorridendo, non dissi nulla alle volte Alexander mi sorprendeva. Dopo aver finito lavai le tazze e feci per salire ma venni presa e in un attimo mi ritrovai in braccio alla mia guardia del corpo, <Guarda che so camminare> dissi <Sshh non ti lamentare> sorrise e mi portò in camera sua, mi fece stendere sul suo letto, si tolse la maglietta e poi si mise vicino a me. Iniziò ad accarezzarmi la guancia e poco dopo spostò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio, io continuai a guardarlo e pian piano il suo viso si faceva sempre più vicino al mio, <Alexander> sussurrai <Dimmi Ally> rispose talmente tanto vicino che potei sentire il suo fiato sul mio collo, <Cosa sai di me?> lui sorrise alla mia domanda <Tutto> sussurrò, continuò a guardarmi e a lasciarmi dolci carezze <Come?> continuai a guardare i suoi occhi neri, gli stessi occhi che mi stavano trasportando verso l' oblio, se fossi finita all'inferno lui di sicuro sarebbe stato il mio diavolo tentatore ma se fossi finita in paradiso sarebbe stato il mio angelo custode, in entrambi i casi l'unica cosa a non cambiare erano i suoi occhi e il modo in cui mi stava persuadendo <Prima di arrivare a casa tua ho fatto una ricerca e quando ti ho trovata ho scoperto ogni cosa su di te, sulla tua famiglia, su chiunque ti circondi> era sempre più vicino, ciò che ha detto mi fece arrabbiare ma questo odio mi abbandonò quando le sue labbra si posarono sulle mie, fu un bacio lungo e delicato, lui aspettava da tempo tutto ciò e lo capiì perché non si voleva staccare da me nemmeno per riprendere fiato, aveva paura di perdermi ma allo stesso tempo aveva voglia di prendermi. Misi le mani sul suo petto per allontanarlo un po' e riprendere fiato, quando riuscì nell'intento lui mi guardò <Che ti prende Ally?> <Alexander io...ecco-> non mi fece finire la frase <È per il bacio? Non ti sta bene? Ho sbagliato qualcosa?> <No non è niente di tutto ciò, è che...insomma...la nostra differenza d'età-> <Non m'importa Ally, io voglio te e nessun altra, a meno che tu non sia contraria a tutto ciò> continuò a guardarmi <No affatto ma-> venni zittita da un suo bacio, <Alexander ti prego> dissi in un momento in cui riuscì a riprendere fiato <Cosa vuoi Ally?> Domandò con un tono di voce roco <Voglio te> lui rise e io non riuscì a dire niente, i miei pensieri stavano prendendo il sopravvento, ero stata ridicola a dire quella cosa, non dovevo fidarmi di lui ma tutte queste orribili cose vennero fermate dalla sua voce <Dovrai aspettare ancora un pò per avermi Ally, voglio che tu sia pronta al 100% e adesso non lo sei, sei solo in balia dei tuoi ormoni e io voglio che non sia solo il tuo corpo a dirmi di sì deve dirmelo anche la tua mente> continuai a fissarlo <Ally? Dimmi qualcosa> <Scusami Alexander...hai ragione...ma vedi per me tu sei la prima volta...e non voglio perderti, ora ti conosco abbastanza bene e sei diventato una parte di me...Capisci?> lui si mise sopra di me, le sue braccia erano vicino alla mia testa, non posò del tutto il suo corpo su di me evidentemente per impedire di schiacciarmi, <Ti capisco Ally e ti prometto che non mi perderai resterò sempre al tuo fianco, d'altronde è il mio lavoro> disse ridendo e lo stesso feci io, <Ora dormi principessa> disse spostandosi vicino a me, le sue braccia circondavano la mia vita e io pian piano iniziai ad addormentarmi, finalmente mi sentivo al sicuro per anni avevo ricercato questa sensazione ma nessuno era riuscito a darmela, nemmeno mio padre, ma ora le cose stavano cambiando, ora c'era lui al mio fianco e non mi avrebbe mai abbandonato. Non seppi dire che ore fossero quando il telefono di Alexander squillò <Alexander spegni il telefono> dissi mezza addormentata, lo sentì girarsi dall' lato dove si trovava il cellulare <È tuo padre> mi informò con voce impastata dal sonno, non ascoltai nemmeno ciò che si dissero ero troppo stanca, quando la chiamata finì sentì Alexander spostarmi alcune ciocche di capelli dal viso <Bimba svegliati dobbiamo tornare a casa> mi sussurrò <Possiamo andarci domani ora dormi> dissi <Non possiamo domani, forza alzati> lo sentì scendere e mettersi una maglia per poi andare in bagno e tornare dopo pochi minuti, quando vide che non mi ero mossa decise di prendermi in braccio e portarmi fuori da casa, <Fa freddo> mi lamentai per il soffio di vento che mi aveva fatto accapponare la pelle, mi mise nella sua auto, un bmw nero serie 4M, attaccò il riscaldamento e poi partimmo. Mi addormentai quasi subito, la strada verso casa era lunga.

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