Capitolo 19

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Mi svegliai con le prime luci dell'alba decisi a farmi una bella doccia e dopo essermi messa un maglione bianco con dei jeans scesi di sotto. A tavola mi aspettava già Alexander <Buongiorno bimba e buon Natale> mi ero completamente dimenticata che oggi fosse Natale <Buongiorno e buon Natale anche a te> dissi sedendomi al mio solito posto, guardai il piatto di pancake con il cioccolato davanti a me e così presi subito una forchetta per addentarli ma il mio intento svanì quando Alexander mi fece alzare per seguirlo in salotto <Cosa fai?> domandai leggermente irritata <Devi aprire subito il regalo> disse lui continuando a trascinarmi per un polso, <Ma voglio magiare> mi lamentai io seguendolo a fatica, <Puoi farlo dopo> continuò lui <Ma io ho fame adesso> dissi con una faccia triste, lo sentì ridere e una volta arrivati davanti all'albero prese un pacchetto e me lo porse <Tieni> gli sorrisi <Grazie> lo aprì e dentro ci trovai una tazza con Ih-Oh disegnato, era uguale a quella che tenevo nella casa in campagna, <Oddio! È bellissima come hai fatto a trovarla?> gli domandai <Bhe ho girato molti negozi fino a quando non l'ho trovata ma sono felice che ti piaccia> io lo abbracciai e lui ricambiò <Però io non ti ho preso nulla> lui sorrise <Lo so, stai tranquilla, anche se c'è qualcosa che puoi regalarmi> disse prendendomi per i fianchi <Qualcosa che bramo da tempo e per la quale ora trovo tu sia pronta...> continuò avvicinandosi alla mia faccia, io sorrisi capendo di cosa parlasse <L'ultima volta che ci stavamo provando ho scoperto chi eri veramente, questa volta cosa succederà?> Chiesi ridendo, lui mi guardò e sorrise <Non lo so perché non lo scopriamo> mi prese in braccio e iniziò a salire le scale quando suonò il campanello, mi rimise con i piedi per terra e andò ad aprire, rientrò con una busta <Che cos è?> domandai <Oh! È un invito alla festa di questa sera da parte di un amico> disse lui continuando a leggere <È un mafioso anche lui?> domandai <Certo, saranno tutti dei mafiosi lì bimba> questa frase mi preoccupò <E dobbiamo andarci per forza?> <Si> io sospirai <Mi dispiace bimba> si avvicinò e mi baciò <No tranquillo, finalmente potrò uscire> dissi con il sorriso. Arrivarono le sei di sera e dovetti abbandonare la mia lettura davanti al camino per prepararmi, salì in camera e sul mio letto trovai un abito lungo e rosso, con una gonna non molto vaporosa e una collana con dei rubini rossi, mi feci una doccia veloce e iniziai a prepararmi, mi truccai mettendo dell'ombretto marrone e sfumandolo alla fine dell' occhio, un po di mascara e qualche ritocco qua e là con il fondotinta, indossai il vestito e lasciai i capelli sciolti. Scesi dalle scale e infondo ad esse trovai Alexander che mi guardava <Sei bellissima bimba> io sorrisi e lo ringraziai. Salimmo sulla sua bmw nera e mentre si immetteva nella strada io abbassai il finestrino per poter sentire l'aria tra i miei capelli ma lui subito lo alzò con i comandi alla sua sinistra <Ma perché?> Chiesi delusa <Questi sono vetri oscuranti se li abbassi la gente ti potrebbe vedere e almeno per oggi non voglio avere guai con la polizia o con la stampa, cerchiamo di attirare l'attenzione il meno possibile perfavore> io sospirai e mi abbandonai sul sedile, una volta arrivati davanti ad un'altra villa, Alexander mi aprì la porta <Siamo arrivati> io scesi e ci dirigemmo su per le scale, all'entrata si trovavano dei camerieri che offrirono champagne io accettai volentieri e presi il bicchiere che, però, mi venne tolto subito dalle mani per colpa di Alexander <Non voglio che bevi> io sospirai di nuovo, superati i camerieri davanti a noi si presentava una grande sala con migliaia di ospiti, <Oh! Alexander sei venuto> un uomo sulla cinquantina si avvicinò a noi e strinse la mano del mio uomo, <È un piacere vederti Artur, buona sera anche a te Katerina> rivolse il saluto alla donna, <Vedo che non sei solo> disse lei notandomi <Si lei è Allyson, la mia ragazza> io mi girai verso di lui a quelle parole, mi aveva definita la sua ragazza senza sapere se mi andasse bene o meno, insomma si ci siamo scambiati qualche bacio ma essere la sua ragazza...questo non me lo aspettavo era strano ma mi piaceva, io sorrisi ad entrambe le persone davanti a me <È un piacere conoscerti> disse l uomo <Il piacere è tutto mio> feci un debole sorriso <Alexander che dici se lasciamo le nostre amate qui a parlare mentre noi andiamo nel mio ufficio, ti devo far vedere quei progetti> disse Artur, Alexander mi guardò <Mi raccomando Ally stai attenta e se succede qualcosa chiamami, non parlare con nessuno chiaro?> io annui e dopo avermi dato un bacio seguì il suo amico, quando mi girai la donna che era davanti a me era sparita, la cercai con gli occhi e la vidi parlare con altre due donne probabilmente si conoscevano già, decisi così di lasciar perdere e andare al piccolo bar, mi sedetti su uno degli sgabelli e ordinai della semplice acqua, il barista me la servì e poi se ne andò a servire un altro uomo. Mi guardai in giro e di Alexander non c'era traccia era passata un ora ormai e io inziavo ad annoiarmi, continuai a bere la mia acqua quando un ragazzo si sedette difianco a me, <Cosa ci fa un bella ragazza come te qui da sola?> mi girai per guardarlo e notai una certa somiglianza con qualcuno ma non mi ricordo chi, <Bhe sto aspettando che il mio ragazzo finisca di parlare con un suo amico> lo so Alexander mi aveva detto di non parlare con nessuno ma ero sola e mi stavo annoiando, <E come si chiama il tuo ragazzo?> <Alexander> a quel nome lui fece un sottile sorriso che notai solo io, <Quindi tu devi essere Allyson?> mi domandò <Come fai a saperlo?> Chiesi preoccupata che lui fosse uno stalker <Tranquilla non sono uno stalker, è che nel mondo della mafia sei famosa, si dice che tu abbia aiutato Alexander a prendere una collana> <È così> confermai io, lui si guardò in giro e poi posò gli occhi di nuovo su di me <Bhe è stato bello conoscerti Allyson a presto> se ne stava andando quando io lo bloccai mettendomi davanti a lui <Non so ancora il tuo nome> lui sorrise <Chiamami pure Kai> lui se ne andò e io rimasi scioccata, avevo conosciuto Kai lo stesso che aveva rubato le armi ad Alexander al porto <Oh! Cristo> misi una mano sulla mia fronte e quando mi girai per guardare dove fosse non lo vidi più.

My personal bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora