Il mio telefono iniziò a vibrare sul comodino difianco al mio letto, guardai l'ora erano le due di mattina, il numero che mi stava chiamando era sconosciuto ma decisi di rispondere <Pronto> dissi con voce assonata <Bimba vieni da me, non riesco a dormire senza di te> la voce di Alexander mi riempì il cuore <Ma Kai-> tentai di dire <Non mi interessa ciò che ha detto mio fratello, io ora ho bisogno di te> disse lui <Arrivo> mi salvai il numero e corsi da Alexander, aprì piano la porta di camera sua, la luce era accesa e lui mi stava aspettando sul letto, <Mi dispiace di averti svegliato> io gli sorrisi e mi distesi vicino a lui, appoggiai la testa sul suo petto <Dimmi se ti faccio male> dissi io, <Tranquilla, non mi fai male> <È stata una grande idea quella della falsa collana> mi disse <Lo so è mia> dissi ridendo <Christian voleva prendersi il merito ma quando gli ho chiesto di chi era stata veramente l'idea ha fatto il tuo nome> ci fu un attimo di silenzio <Sono orgoglioso di te bimba> io alzai la testa e gli sorrisi <Grazie> riappoggiai la testa sul suo petto e lui iniziò ad accarezzarmi come faceva di solito per farmi addormentare <Le tue carezze non sono paragonabili a quelle di tuo fratello, abbiamo dormito insieme e io gli ho chiesto se poteva accarezzarmi la testa per farmi dormire come stai facendo tu ora ma ammetto che ho fatto fatica a prendere sonno con lui> dissi tutto ad un fiato, <Avete dormito insieme?> mi chiese smettendo di coccolarmi <Si ma non ha fatto nulla te lo giuro> <Sicura?> mi domandò <Certo, chiediglielo pure abbiamo solo dormito e basta> dissi io <Mi fido di te, non mi serve la sua parola> io sorrisi e chiusi gli occhi, <Sai Ally...quando mi hanno sparato ho pensato a te...insomma voglio dire se io fossi morto ti avrei lasciato da sola...te la faccio breve, voglio avere un erede> disse continuando a coccolarmi, io aprì gli occhi di colpo e mi sollevai dal suo petto per mettermi seduta, <Ma hai già un erede...è Kai...insomma quando tu non ce la farai più ci sarà lui no?!> Chiesi io <Voglio un erede nostro> disse, non capì all'inizio ma poi ci arrivai <Vuoi un bambino?> lui sorrise <Si voglio qualcuno che abbia il mio stesso sangue, che appena lo guardi tu pensi subito a me, prima però ti sposerò perché è così che vuole il mondo della mafia> <Io...ecco...non so...insomma sono ancora giovane...e poi io non so se riuscirò a prendermi cura di qualcuno così fragile...poi ho gli studi-> venni interrotta dalla sua mano che si posò sulla mia gamba <Tranquilla Ally, volevo solo che lo sapessi, non mi da fastidio aspettare che tu sia pronta...è solo che se mai dovesse succedere qualcosa di più grave-> questa volta fui io a interromperlo <Non dirlo nemmeno per scherzo Alexander! So ciò che vuoi dire ho capito...posso avere un po di tempo per pensarci?> gli chiesi <Certo tutto il tempo che vuoi> io gli sorrisi e poi mi alzai dal suo letto <Dove vai?> mi domandò <In camera mia, se Kai mi becca qui sono morta> sorrisi io, ovviamente non era per quello che ero fuggita da lì ma avevo bisogno di tempo per assimilare le sue richieste. Al mattino, dopo essermi preparata e fatta una doccia, scesi per fare colazione con del latte e biscotti, ero seduta al mio solito posto, avevo finito di bere quando i miei pensieri riguardo al matrimonio e al bambino iniziarono a girarmi per la testa, il mio sguardo era rivolto verso il fondo della tazza di Ih-Oh, <Leggi i fondi delle tazze?> Domandò Kai, io mi spaventai, non lo avevo sentito arrivare, mi girai verso di lui che era vicino alla porta della cucina con in mano un cornetto, <No...ecco...posso parlarti?> gli domandai <Certo dimmi> si sedette difianco a me <Alexander ieri sera-> inizia a parlare ma mi interruppe <Sei andata da lui? Te lo avevo proibito> disse con un po di rabbia <Mi ha chiamato lui, ma non è questo ora l'importante> feci una breve pausa e poi tornai a parlare <Lui vuole sposarmi e vorrebbe avere un figlio> guardai Kai <Bhe il matrimonio è una cosa bella perché ti preoccupi, lui ti ama tu lo ami non vedo cosa ci sia di sbagliato> disse lui <Non è il matrimonio che mi preoccupa ma è il fatto di avere un bambino...insomma ho solo diciotto anni, io non sono sicura di essere in grado di cavarmela> lui sorrise e mise un braccio sulle mie spalle <Nel mondo della mafia ci sono ragazze che si sposano ancora prima dei diciotto anni, considerati fortunata Ally e poi essere genitori non lo puoi di certo leggere su qualche libro, so che l'idea ti spaventa lo capisco ma secondo me è la cosa migliore che tu possa fare per rendere felice Alexander, lui te lo avrà chiesto non solo perché ti ama ma secondo me vuole dare a qualcuno l'infanzia che lui non ha mai avuto> alcune lacrime scesero dai miei occhi, <È stato molto bello ciò che hai detto, non ti facevo tipo da sentimenti così profondi> dissi asciugandomi con un fazzoletto le lacrime sulle mie guance, lui sorrise <È una cosa bella il matrimonio, prorpio come l' avere un figlio, so che fa paura perché sono dei passi veramente grandi da fare ma sono sicuro che Alexander ti darà una mano in tutto, credimi ho visto tante ragazze passare per la camera di Alexander e per quanto fossero belle a nessuna ha proposto il matrimonio o l'avere un figlio, tu sei l'eccezione Allyson, se con te vuole costruirsi una famiglia vuole dire che ci tiene molto, non solo a te, ci tiene perché vede un futuro in cui le nubi nere che ha avuto nella sua infanzia nel vostro futuro non ci sono. Pensaci Ally> disse dandomi un bacio sulla fronte per poi sparire in cucina. Io presi un bel respiro, mi alzai e con gli occhi bassi sul pavimento, svoltai l'angolo per salire le scale ma due gambe me lo impedirono, alzai così lo sguardo e vidi Alexander appoggiato al muro con solo dei pantaloni della tuta grigi e il petto scoperto con quella fasciatura che serviva a tenere i punti, <Cosa fai qui?! Dovresti stare a letto> urlò Kai dietro di me, lui non disse nulla, i suoi occhi erano rimasti sui miei.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...