Erano le sette di mattina quando Christian entrò nell'appartamento urlando <Ragazzi svegliatevi ho la collana> io e Kai ci alzammo dal divano, <Oh bene ora possiamo andare a recuperare Alexander> dissi entusiasta, corsi subito a preparami e poi ritornai con la mia borsa in salotto, <Sono pronta andiamo?> domandai <Non fai colazione?> Domandò Kai <Non ho tempo> uscì dalla porta dell'appartamento aspettando i due uomini, scendemmo con l'ascensore e poi salimmo sull'auto di Kai <Dove va Christian?> domandai vedendolo andare più avanti rispetto a noi <Prenderà la sua macchina> mi rispose Kai. Partimmo ma poco dopo vidi che la strada che stavamo percorrendo non portava al porto ma bensì a casa di Alexander <Dobbiamo andare al porto Kai> dissi <Devo> mi rispose <Come scusa?> <Devo andare al porto, tu non verrai, rimmarrai a casa di Alexander e ci aspetterai lì> mi spiegò <Come?! No ti sbagli io devo-> <Tu non devi nulla principessa, saresti in pericolo meglio se rimani a casa di Alexander e mi raccomando non uscire> arrivammo a casa di Alexander e per fortuna non trovammo la polizia, Kai mi spiegò che gli agenti avevano per le mani un caso più importante e che quindi noi avevamo strada libera, <Rimani qua dentro> disse Kai chiudendo poi la porta di casa. Girai per la casa controllando che tutto fosse apposto, poi salì in camera e potei finalmente cambiarmi i vestiti, mi era mancata questa casa con tutti i suoi ricordi. Dopo essermi cambiata uscì da camera mia e mi fermai davanti alla porta della camera di Alexander, volevo aprirla ma non ci riuscì, le lacrime iniziarono a scendere così corsi giù per le scale e un rombo di motore mi fece tornare alla realtà, Kai aprì la porta <Dov è Alexander?> Chiesi <Stà arrivando con Christian ma tu ora vai in camera tua e non uscire da lì finché non te lo dico io, chiaro?> <Cosa?! No! Perché? Voglio vedere Alexander> Kai mi prese come se fossi un sacco di patate e mi portò in camera mia, chiuse a chiave la porta e lo sentì poi scendere le scale, <Aprimi Kai!> urlai, misi un orecchio sulla porta per sentire qualcosa e delle voci che stavano salendo le scale mi fecero smettere di respirare <Forza Kai portiamolo in camera> era la voce di Christian, probabilmente Alexander era qui, magari si era slogato una caviglia ma se fosse successo di peggio? Tutte queste domande mi misero ansia e paura, poco dopo sentì una voce a me sconosciuta <Allora dottore come stà?> chiese Kai <Perfortuna nulla di grave ma ha rischiato molto, consiglio un po di riposo, non si deve muovere assolutamente altrimenti i punti salteranno> disse il dottore, di quali punti parlavano? Se fosse stato colpito da un proiettile? Kai salutò il dottore e così io mi sedetti sul letto, la mia testa era piena di pensieri negativi e ora la paura si faceva più grande. Erano le sette di sera, io ero distesa a letto qundo sentì la serratura della porta scattare <Ally> riconobbi la voce di Christian <Christian, come sta Alexander?> lui si sedette difianco a me <Ora meglio, si è svegliato e ha chiesto di te, vorrebbe vederti> io scesi di corsa dal letto ma la presa di Christian sul mio polso mi fermò <Ma devi fare piano Ally, è stato colpito da un proiettile e il dottore gli ha messo i punti, mi raccomando si delicata> io annui e poi corsi da Alexander, aprì la porta e vidi Kai appoggiato con le spalle all'armadio, mi guardò e si avvicinò <Mi raccomando principessa fai piano> mi sussurrò all' orecchio, <Va bene>, distolsi lo sguardo da lui per poi appoggiarlo su Alexander, era disteso sul letto, con il petto scoperto e una fasciatura sui fianchi dell' addome,<Bimba> disse sussurrando, io mi avvicinai piano, mi inginocchiai vicino a lui, <Come stai?> mi domandò, io risi <Dovrei essere io a chiedertelo> lui mi sorrise e mi accarezzò la guancia con la sua mano, mi era mancato il suo tocco e così mi beai di quel gesto gentile, <Vi lasciamo soli> ci disse Kai portando con sé Christian, <Cosa è successo?> gli domandai <Mi hanno sparato, ma per fortuna non hanno colpito nessun organo vitale> mi spiegò lui <Sei un stupido sai?! Mi hai fatto prendere paura, quando ti ho visto cadere sull'asfalto ho pensato al peggio, sei un idiota e un testone, perché non ascolti mai ciò che ti dicono?!> gli dissi quasi urlando, sentì le lacrime cadere dai miei occhi e lui non ci pensò due volte ad asciugarmele, <Mi merito queste brutte parole, hai ragione bimba ma volevo mettere la parola fine a tutto questo, non volevo più vederti soffrire ma mi sa che ho fatto male i conti> disse ridendo, <Ti odio> dissi <Non è vero mi ami> rispose lui, fu così che mi avvicinai al suo volto e feci combaciare le nostre labbra, <Mi sei mancata tanto> disse <Anche tu> gli feci un debole sorriso, <Promettimi di non fare mai più una cosa del genere, non rischiare più la vita per me> gli dissi guardandolo negli occhi <Non posso promettere una cosa così perché sarebbe una bugia, io sarò sempre disposto a donare la mia vita per la tua, sarei disposto anche a donarti il mio cuore se tu ne avessi bisogno, sono disposto a tutto per te bimba è questa la dura verità> <Che fine ha fatto mio padre?> domandai cambiando argomento <È morto, gli ho sparato personalmente ma uno dei suoi scagnozzi mi ha beccato e bhe ora sono qui> a quelle parole mi bloccai, mio padre non c'era più, l'incubo era finito e la cosa più strana è che non mi sentivo triste, <Principessa sono le nove è ora di andare a letto e lasciar riposare anche Alexander> disse Kai spuntando da dietro la porta, <Arrivo> <Buona notte Alexander> dissi dandogli un bacio, <Buona notte bimba> lo guardai per l'ultima volta e poi andai in camera mia seguita da Kai, mi misi a letto e lui mi rimboccò le coperte come si fa con i bambini, <Non andare da Alexander principessa ha bisogno di riposare, va bene?> <Va bene, ci proverò> dissi delusa io, lui mi diede un bacio sulla fronte e devo dire che le sue labbra non erano paragonabili a quelle del fratello, <Notte principessa> <Notte Kai>.
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My personal bodyguard
ChickLit⚠️Attenzione: storia con linguaggio e scene esplicite⚠️ Lei una ragazza di 18 anni, frequenta un'accademia di pittura, proviene da una famiglia benestante, suo padre grande stilista conosciuto nel mondo sua madre un'avvocato di successo. Lui un uom...