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Non sono tornata al Garrison. Praticamente mi sono licenziata.
Polly e Ada sono passate a fare un saluto. A quanto pare Polly non ha resistito e glielo ha detto. Hanno saputo del mio licenziamento, ma volevano sapere le ragioni. Quelle vere.
Così ho raccontato tutto.
Delle corse.
Di Kimber.
Che Thomas voleva offrirmi a lui.
Le loro facce erano la personificazione dell'imbarazzo.
Abbiamo deciso di sorvolare quell'argomento e mi hanno parlato del matrimonio di John.
Matrimonio riparatore, in realtà, con un membro della famiglia Lee.
Il tutto organizzato da Thomas Shelby.
Quell'uomo mi sorprende sempre.
Io, Ada e Polly ci dirigiamo verso il luogo dove si terrà il ricevimento.
È il secondo matrimonio a cui partecipo. Il primo è stato un disastro, perché era quello di mio padre. Speriamo che questo valga davvero la pena assistere.
In lontananza vedo Thomas insieme ai suoi fratelli.
I nostri occhi si incontrano per un millesimo di secondo, poi ritorna su suo fratello John.
<<Non dargli peso, tesoro. C'è un motivo se Thomas si comporta in un certo modo con te>> mi dice Polly.
<<Qualunque sia il motivo, per me gli uomini rimangono tutti dei porci>> dico.
<<Non tutti. Il mio Freddy è un uomo meraviglioso>> dice Ada mentre si accarezza la pancia.
La cerimonia inizia. Io resto in fondo alla fila di destra.
Polly e Ada sono avanti insieme agli altri.
L'occhio mi casca su Thomas, che si alza improvvisamente dalla sua sedia.
Me lo ritrovo in piedi affianco a me.
Cerco di seguire la cerimonia, ignorando la sua presenza.
<<Dobbiamo parlare>> dice a bassa voce.
<<Non abbiamo niente da discutere>>.
Ormai mi sono decisa a non rivolgergli più la parola.
<<Ti chiedo scusa per l'altro giorno. Non avrei dovuto cederti a Kimber>>.
Lo ignoro completamente fino alla fine della cerimonia.
Tutti si mettono a ballar sereni.
Fiumi di alcool e musica ad alto volume.
Polly mi viene incontro e mi trascina vicino al fuoco per ballare. All'inizio rifiuto, poi mi lascio prendere dalla musica e ballo insieme agli altri.
Non mi divertivo così da una vita.
Polly mi lascia sola sulla pista insieme ad Ada e Arthur.
Dopo un po' mi stanco e vado a sedermi con un sorriso sulle labbra. Qualcuno sposta la sedia al mio fianco. Thomas.
L'allegria di prima svanisce.
<<Ti sei divertito?>> chiede con la solita sigaretta fra le labbra.
Lo ignoro ancora.
Quando prendo una decisione, la rispetto fino alla fine.
<<Fai il voto del silenzio, ora?>>.
Mi alzo e vado da qualche parte dove so che non potrò essere disturbata.
La musica la sento distante, segno che mi sono allontanata.
Una mano mi afferra il polso con forza.
Mi libero dalla presa e punto la pistola a chiunque abbia osato sfiorarmi.
Ancora lui?
<<Si può sapere perché non vuoi più rivolgermi la parola?>> chiede con tono di voce alto.
Rimetto l'arma al suo posto e riprendo il cammino.
<<Vuoi metterla così? Vuoi comportarti come una cazzo di prima donna?>> mi urla.
"Io sono una donna, stronzo!".
<<Jasper!>> mi urla.
Mi sta ancora seguendo.
Aumento il passo.
<<Jasper, attento!>>.
Attento?
Prendo una radice di un albero.
Thomas ha provato a prendermi per il polso ma è finita che, entrambi, ci siamo ritrovati a rotolare in mezzo alle foglie.
L'incubo finisce quando mi ritrovo Thomas Shelby sopra di me ad un palmo dal naso.
Mi ritrovo costretta ad ammettere che, i suoi occhi, sono ancor più belli col chiaro di luna.
Appena sento le sue dita sfiorarmi la guancia, me lo levo di dosso in malo modo.
Corro via senza una meta precisa, lasciando Thomas fra i suoi pensieri.

Come FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora