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Mi è arrivata voce che gli Shelby hanno deciso di far rimanere Harry al Garrison.
Se non come proprietario, almeno come barista.
Non capisco cosa gli abbia fatto cambiare idea.
Quella mattina è arrivata una ragazza di nome Ada. Diceva di essere la sorella del signor Shelby. Era preoccupata per lui e per suo marito. A quanto ho capito non sono in ottimi rapporti.
Vedendola ho provato una gran pena.
Una ragazza della mia stessa età, sposata e con un bambino in arrivo.
Ho immaginato me stessa nei suoi panni.
Mi avranno anche insegnato che l'amore è una cosa meravigliosa, ma non posso fare a meno di pensare che in realtà sia come una catena.
Potrebbe essere d'oro, luccicante, ma è pur sempre una catena. E le catene sono ingombranti e soffocati.
L'amore è così.
È entrato il signor Shelby. Questa volta è da solo.
Lo raggiungo nella saletta.
<<Vostra sorella è stata qui>> lo informo.
Non dice una parola.
<<Era preoccupata per voi e per suo marito. Soffriva. Sta bene, ma nelle sue condizioni ha bisogno di tranquillità. Le donne parlano>>.
<<È normale>> dice.
<<Mi ha parlato di voi. Ha detto che tenete sempre tutto nascosto>>.
<<È normale>>.
<<È simpatica, vostra sorella>> dico.
Questo attira la sua attenzione.
Ho come l'impressione che abbia frainteso.
<<Non sarà facile, per lei. Suo fratello e suo marito litigano sulla stessa cosa>>.
<<Perché tanto interesse nei suoi confronti?>> mi chiede.
<<Conosco quel tono. Non sono interessato a lei. Non ho un doppio fine. Dice che le ha fatto bene parlare con me>>.
Le sue spalle si rilassano, come se si fosse tolto un peso dal petto.
<<Questa è più una sua idea ma, dice che anche lei dovrebbe parlare con qualcuno>>.
Lui punta lo sguardo su di me.
<<Con te?>> chiede.
<<Con chi volete>>.
Mi fissa per altri cinque secondi, poi afferra il giornale e mi ignora completamente.
Sto per uscire, ma la sua voce mi ferma.
<<Ci vediamo qui alle nove, domani mattina. Hai comprato un completo nuovo?>>.
<<Davvero credete che verrò alle corse con voi?>> domando.
<<La mia non è una richiesta. È un ordine>>.
E così, Thomas Shelby mi ha messo con le spalle al muro.

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