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I raggi del sole mi colpiscono in pieno viso.
La prima cosa che vedo è la mano di Tommy attaccata alla mia.
Il suo petto si alza e abbassa lentamente.
Alzo lo sguardo.
Sembra un angelo quando dorme.
La porta d'ingresso si apre.
Prendo la pistola e mi nascondo dietro il muro.
<<Thomas?>>.
Esco dal mio nascondiglio e mi avvicino.
<<Polly?>>.
<<Bella? Che ci fai qui?>> chiede.
<<Potrei farti la stessa domanda>>.
<<Sono qui per Thomas. Lui abita qui>>.
La notizia che Thomas vive nel mio vecchio appartamento mi lascia alquanto sconcertata.
Questo spiega la presenza dei miei libri.
<<Dov'è Thomas?>> mi chiede.
<<Sta dormendo>>.
Cerca di entrare nella stanza, ma la fermo poggiandole una mano sulla spalla.
<<Prima di entrare...preparati psicologicamente a quello che vedrai>>.
Polly entra con me al seguito.
Vedendo lo stato di Tommy, Polly corre verso di lui preoccupata.
<<Che gli è successo!?>>.
<<È stato un certo Sabini. Lo stavano per ammazzare, ma sono intervenuta in tempo>>.
Prendo la mia roba e chiedo gentilmente a Polly di non dire a Thomas, se dovesse svegliarsi, che sono stata io a salvarlo.
Detto questo me ne vado.
Passo dal fioraio a prendere un mazzo di fiori da mettere sulla tomba di Freddie, visto che non ho ancora avuto l'occasione per farlo.
Mentre passeggio, sento un gruppo di donne spettegolare su Thomas e sul fatto che lo avessero ricoverato d'urgenza in ospedale.
<<Speriamo che questa volta ci resti>>.
Avrei tanto voluto dirgliene quattro, ma ho preferito non aprir bocca.
È meglio non dare spettacolo.
La sera, ricevo una visita da Polly.
La trovo bianca come un lenzuolo e con la voce tremante.
Thomas è scappato dall'ospedale.
Non mi sorprende.
Se fosse rimasto, Sabini avrebbe mandato uno dei suoi a finire il lavoro.
So che questa non è l'unica ragione per la sua fuga.
In cuor mio, spero che sappia quello che sta facendo.

Come FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora