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Ho conosciuto il figlio di Polly, Michael.
È un ragazzo molto dolce e curioso.
Curioso di scoprire il mondo. Il mondo degli Shelby.
Ho il sospetto che quel ragazzino cambierà, e in peggio.
Ho saputo che Thomas ha stretto un'alleanza con Solomons.
Alla fine lo ha fatto.
Si è immischiato in una guerra che non gli riguardava.
Parli del diavolo.
Thomas cammina a passo veloce verso la chiesa con sguardo furente.
Lo seguo, entrando nella chiesa dalla porta sul retro.
C'è solo un uomo all'interno, e sta leggendo il giornale.
Thomas entra e gli urla contro.
<<Avevamo un patto. Hey! Avevamo un cazzo di patto!>>.
<<Le sarei grato se moderasse il linguaggio in un luogo di culto>>.
Thomas gli strappa via il giornale dalle mani.
<<Avevamo un cazzo di patto>>.
L'uomo non sembra intimorito da Thomas.
Ho il sospetto che si conoscano da molto tempo.
<<Signor Shelby. Se avesse letto i giornali, avrebbe saputo che il Segretario di Stato si è messo nei guai per alcuni problemi di ordine morale. Prostituzione. Tangenti, criminalità organizzata, alcool, cocaina e, ovviamente, gioco d'azzardo. E ha preteso dei risultati>>.
<<Voi mi avevate offerto protezione. Mi aveva offerto protezione>>.
<<No, bè, vede, in realtà è stato Churchill a farle quella promessa. E il Segretario di Stato è un suo superiore, quindi... E io non ho nessuna colpa se quel demente di suo fratello ha deciso di provocare un bagno di sangue per cena>>.
<<Non mi dica bugie, cazzo. Non può star seduto nella sua chiesa a dirmi cazzate! Non ve lo permetto!>>.
<<Farebbe meglio a contenere le sue emozioni o questo incontro finirà qui>>.
Thomas si calma e gli volta le spalle.
<<Bene. Meglio così. Dunque...valutiamo insieme la nuova situazione. Suo fratello è rinchiuso in cella con l'accusa di aver ucciso Billy Kitchen. Le accuse contro di lui sono pesanti. E non ho dubbi che finirà per essere impiccato. E poi c'è il figlio di Polly, Michael. Hai già ammesso di aver aiutato Arthur a fare fuoco al Marquis Pub. Ammetto che, è stato davvero difficile farlo parlare. Ma alla fine ha ceduto. Quindi a suo fratello spetta il cappio, suo cugino deve scontare cinque anni per incendio doloso e la sua intera organizzazione è in presa allo scompiglio a Birmingham e a Londra>>.
<<Che cosa volete?>> gli chiede Thomas.
<<Cosa dovrei volere? Non capisco>>.
Thomas gli si avvicina nuovamente.
<<Ho già accettato di uccidere al posto suo. Quindi ora cos'è che vuole da me?>>.
<<Vedete...un accordo non è la stessa cosa di una garanzia, non trova? Vede mi sono reso conto che non riesco a dormire bene la notte. E non era solo...la puzza e i rumori nella stanza, no. Era il dubbio opprimente. La consapevolezza. La consapevolezza che Thomas Shelby non ha paura di morire. E quindi, minacciare la sua vita potrebbe non bastare a garantirmi che farà ciò che voglio nel giorno prestabilito. Dovevo avere anche il potere di vita o di morte sulla sua famiglia, e ora ce l'ho. Suo fratello, suo cugino e sua sorella>>.
A sentir parlare di Ada, Thomas rialza lo sguardo.
<<Conosco il suo indirizzo a Primrose Hill sin dal giorno in cui si è trasferita. Ora è al sicuro solo finché lo vorrò io. Sono stato per tutto il tempo un passo avanti a lei. E, come diceva mio padre: Per far sì che i cani ti obbediscano, ogni tanto devi mostrar loro il bastone>>.
Quello è un grandissimo figlio di puttana.
Thomas esce dalla chiesa, infuriato.
Volevo tanto avvicinarmi e dirgli che sarebbe andato tutto per il meglio, ma non ho avuto il coraggio.
Mi sono rammollita.
Ed è tutta opera tua, Tommy Shelby.

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