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Hanno rilasciato Michael.
Il come è alquanto discutibile.
Ho sentito alcuni poliziotti parlarne.
Per loro è divertente.
Ma vedremo quanto sarà divertente quando pianterò una pallottola in testa a quel Campbell.
È notte fonda. Fa freschino, ma questo non mi impedisce di farmi una bella passeggiata.
Cammino tranquilla, sotto le luci dei lampioni.
Ed è lì che la vedo.
Grace.
Con un cappotto bianco, i guanti del medisimo colore.
Credo di sapere il motivo della sua presenza.
E questo motivo mi fa mancare il respiro.
Le passo accanto con la testa bassa e un nodo alla gola.
<<Mi scusi?>>.
Mi fermo.
Mi giro lentamente verso di lei.
<<Perdonatemi ma...sembrerà sciocco da parte mia ma...ci siamo già incontrate prima?>> chiede.
<<No. No, non credo>>.
<<Siete sicura? È che avete una fisionomia familiare>>.
<<Mi dispiace, ma non so chi siete>>.
<<Mi sarò sbagliata allora>>.
<<Si>> dico con voce strozzata, dovuta alle lacrime. Lei sembra accorgersene.
<<State bene?>>.
<<Si. Scusate devo andare>>.
Mi allontano da lei e da colui che l'avrebbe raggiunta da lì a breve.
Vorrei andare da Polly, ma credo che ora non vorrebbe ascoltare i miei problemi di cuore. Anche perché lei ne ha già fin troppi di problemi.
Andare da Ada è fuori discussione. Soprattutto perché ci sono gli uomini di Campbell a sorvegliare la casa.
Al Garrison non posso andare.
Ho voglia di bere.
C'è solo un posto dove posso trovare del whisky gratis.
Nel mio vecchio appartamento.
Entro dalla finestra che, stranamente, la trovo aperta.
Poco importa.
Afferro un bicchiere e lo riempio fino all'orlo.
Prendo anche uno dei miei libri, già che ci sono.
"Romeo e Giulietta".
Una meravigliosa tragedia.
Entrambi gli spasimanti muoiono in malo modo.
<<Se io dovessi morire, tu mi raggiungeresti nell'aldilà, Thomas? Ma che dico? Certo che no. Non lo farebbe mai. Almeno non per me. Lo farebbe solo per quella lì. Quella Grace. Una donna tutto fumo e niente arrosto. Ma cos'ha lei che io non ho? Ah, già! La completa attenzione di Thomas Shelby! Lui pende completamente dalle sue labbra>>.
Le lacrime cominciano ad uscire.
Prendo un altro bicchiere di whisky.
E poi un altro.
E un altro ancora.
<<Io ti odio, Thomas Shelby! Non avrei dovuto salvarti dagli uomini dell'IRA! Non avrei dovuto salvarti le chiappe da Sabini! Sei un pezzo di merda, Tommy! E spero che presto te ne renderai conto!>>.
Ora come ora voglio solo vendetta.
So che la cara e adorata Grace è sposata.
Vediamo se il marito sa che la sua adorata mogliettina apprezza la compagnia di altri uomini.
Ci sono molti alberghi qui a Birmingham, ma solo uno è frequentato da gente ricca.
Chiamo la reception e chiedo di poter parlare urgentemente con il signor McMillan.
<<Pronto?>>.
<<È lei Clive McMillan?>> chiedo.
Fa strano parlare con la voce di un uomo.
La gola comincia a pizzicare.
<<Si. Chi parla>>.
<<Il mio nome non ha importanza. Signor McMillan. L'ho chiamata per metterla in guardia su una cosa davvero...sconcertante>>.
<<Di che si tratta?>>.
<<Si tratta di sua moglie>>.
<<Grace? Che succede?>>.
<<Mi dispiace dover essere io a darle questa notizia, signore. Ma sua moglie non gli è fedele. La sta tradendo con un altro uomo>>.
Non dice una parola.
<<Questo è uno scherzo di pessimo gusto! Mia moglie non lo farebbe mai!>>.
<<Sua moglie è con lei ora?>>.
Non dice nulla.
Credo di averlo convinto.
Riaggancio la chiamata e mi metto comoda sulla poltrona.
Come mi sento?
Una meraviglia, ma credo sia dovuto all'alcool.
Domani potrei non ricordare nulla.
Ma a chi importa?
Ho ottenuto la mia piccola vendetta.

Come FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora