Come Fuoco (Stagione 3 Ep 1)

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Due anni dopo

Sono passati due anni da quel giorno.
Oggi è un giorno speciale.
Oggi mi sposo con Thomas.
L'organizzazione è stata una vera impresa.
Non volevo niente di sfarzoso.
Una cerimonia intima, solo tra amici e familiari.
Un po' come il matrimonio di John ed Esme.
Lui, all'inizio, non era d'accordo, ma ha ceduto.
E ora, eccoci qui.
Parte la marcia nuziale.
Michael al mio fianco che mi accompagna all'altare.
<<Agitata?>> mi chiede.
<<Molto>>.
Thomas è a pochi metri da me.
Ha lo sguardo impassibile, ma glielo si legge negli occhi che è emozionato.
Il mio tesoro ha pianto.
Questo mi commuove.
<<Cerca di non farmi cadere>> dico a Michael.
<<Questo mai>>.
Raggiunto l'altare, Thomas mi solleva il velo e mi lascia un dolce bacio sulla fronte.
<<Benvenuti. Siamo qui riuniti alla presenza della famiglia Shelby, degli amici e di Dio Onnipotente>>.
<<Troppo religioso>> diciamo in coro io e Thomas a Jeremiah.
<<Polly mi ha detto di dirlo>>.
Ci giriamo verso di lei che ci guarda con un sorrisetto.
<<Vi ha sentito e non può non sentirvi ora>>.
Sospiro e faccio cenno a Jeremiah di andare avanti.
<<Siamo qui per celebrare il matrimonio di Thomas Michael Shelby e Isabella June Young. Spero per voi che abbiate preparato le promesse. Bella, a te>>.
Prendo l'anello.
<<Tommy, quando ero piccola sognavo in segreto il mio matrimonio.
Neanche mio padre lo sapeva, perché so che mi avrebbe detto di pensare ad altro e che queste sono solo sciocchezze. Anche se lui ha amato alla follia mia madre e si è sposato per ben due volte>>.
Tutti ridono e non gli posso dare torto.
<<Poi ho smesso, perché ho trovato l'idea del matrimonio irraggiungibile. Poi ti ho incontrato, e l'idea non mi è sembrata tanto impossibile. Quando ti ho incontrato al Garrison ho pensato che fossi una persona alquanto antipatica e poco degna della mia attenzione. Mi sbagliavo. Credevo di odiarti, ma in realtà ti ho amato dal primo istante in cui i nostri occhi si sono incrociati. Tommy...>> gli afferro la mano sinistra. <<Non so cosa ci riservi il futuro, ma so che non sono mai stata più felice di quanto lo sia ora che ti sposo>> gli infilo l'anello al dito.
<<È stato inaspettatamente bello>> dice Jeremiah con le lacrime agli occhi.
Tommy prende l'anello.
<<Bella...di solito so cosa dire, ma questa volta non ci riesco. Tu sai cosa faccio per vivere. Mi conosci. Alcuni mi definisco un genio, altri invece un diavolo. Ancora oggi mi chiedo come ha fatto un uomo come me a meritarsi una donna sensazionale come te. Sai...forse...non mi serve capirlo, devo solo esserne grato. Ti amo alla follia, Bella>> mi prende e mi bacia. Jeremiah tossisce per farci separare.
<<I baci per dopo>>.
Thomas ride.
Amo la sua risata.
<<Vuoi tu, Thomas Michael Shelby, prendere Isabella June Young come tua legittima sposa?>>.
<<Lo voglio>>.
<<E tu, Isabella June Young, vuoi solennemente amare e onorare quest'uomo finché morte non vi separi?>>.
<<Si, lo voglio>>.
<<Allora, io vi dichiaro marito e moglie>>.
Non riesco a smettere di sorridere.
<<Adesso puoi baciarla>>.
Ridiamo tutti.
Lui mi afferra per i fianchi, io gli circondo il collo con le braccia e ci baciamo.
Usciamo tutti per fare la foto.
Thomas, come sempre, con la sigaretta in bocca, mentre io gli afferro il braccio.
<<Un'altra foto! Solo gli sposi! Via!>> urla Arthur agli invitati.
Tommy mi prende, con mia grande sorpresa, in braccio.
Scommetto che la foto è venuta benissimo.
<<Ragazze!>> richiamo tutte le donne presenti.
Mi giro e lancio il bouquet.
Fra tutte le donne, lo prende Ada.
Mi volto verso mio marito, che ha una faccia alquanto scandalizzata.
<<Paura che Ada possa risposarsi?>> gli chiedo.
<<Non so di che parli>>.
Si fa notte fonda.
Arthur ha acceso un falò e tutti stanno ballando intorno ad esso a ritmo di musica.
Trascino Thomas sulla pista e balliamo.
Questa è la prima volta che balliamo insieme.
<<A cosa pensi?>> mi chiede.
<<Al fatto che questo sia, in assoluto, il nostro primo ballo>>.
Mi fa fare una piroetta e poi mi stringe forte a se.
Posa un bacio sul mio collo.
<<Sei bellissima con questo abito. Ma credo che starebbe bene sul pavimento insieme al tappeto>>.
Non è la prima volta che mi dice parole a fondo sessuale.
All'inizio non ci davo peso, ma ora le sue parole mi lasciano un gran peso nello stomaco.
L'ansia comincia a farsi sentire.
In questi due anni non ho mai permesso a Tommy di toccarmi in quel modo.
Dicevo sempre la solita frase, "la pazienza, un giorno, verrà premiata".
Lui è stato paziente.
È stato bravissimo.
Ma ora...
John si avvicina a Tommy e gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Tommy sembra agitato, infatti lo segue.
Li seguo anche io, a poca distanza dai due.
John, dopo un po', lascia solo mio marito a entrare nel bosco.
Lo seguo senza farmi vedere.
Si ferma.
Poco lontano da lui vedo uscire, da dietro un albero, una figura vestita di rosso.
Non sono scandalizzata, ma incazzata nel vederla il giorno del mio matrimonio.
<<Ho saputo che ti sei sposato...congratulazioni>> disse.
<<Grazie>> risponde con tono glaciale.
<<Tommy, quello che è successo due anni fa, è stato tutto orchestrato da tua moglie. È stata lei a dire a mio marito che ero da te. Ci ha separati perché ti voleva tutto per sé>>.
<<Hai delle prove?>>.
<<Prima di incontrarti, l'ho vista. Ci siamo parlate, ma non l'avevo riconosciuta>>.
Thomas non dice niente.
<<È tutta colpa sua! Se lei si fosse fatta gli affari suoi a quest'ora staresti con me!>>.
Tommy fa uscire fuori una novola di fumo.
<<Ti sbagli, Grace. Che sia stata lei, o meno, non ha importanza. Non sarebbe successo nulla tra noi. Avrei scelto lei sopra ogni cosa>>.
"Questo è l'uomo che amo e che ho sposato".
Grace posa le mani sul suo viso.
La rabbia comincia ad assalirmi.
Mi avrebbe sentita poi questa stronza.
<<Io ti amo, Thomas. Ti prego, vieni a New York con me>>.
Tommy toglie le mani dal suo viso.
<<No. Mi dispiace Grace>>.
Detto questo, Tommy se ne va. Intervengo applaudendo per il "magnifico" spettacolino.
<<Brava. Hai un bel coraggio a farti vedere il giorno del matrimonio>>.
<<Tu!>>.
<<Io! Mi dispiace che tu abbia fatto un lungo viaggio per venire fin qui, ma ora devi proprio andare via>>.
Grace si mette a ridere, portandosi una mano davanti al viso.
<<Oh, povera piccola Bella. Credi davvero che Tommy...>>.
<<Puoi chiamarmi "Signora Shelby". Questa è la serata del nostro matrimonio e tu stai rovinando tutto con la tua sola presenza. Quindi, fai un piacere a me, a Tommy e al resto degli invitati e vedi di salire sulla tua auto di merda e di non tornare più>>.
Mi si avvicina.
<<È una minaccia?>>.
<<Se fosse stata una minaccia, ti avrei puntato una pistola alla testa. Il mio è un avvertimento>>.
<<Io amo Tommy e non rinuncerò mai a lui>>.
<<Se tu lo amassi veramente, non ti saresti sposata con un altro uomo. Il tuo non è amore. È ossessione>>.
Detto questo torno alla festa, lasciando una Grace furente.
Tommy mi raggiunge e mi cinge le spalle con un braccio.
<<Sei andata da lei, vero?>> chiede.
<<Non lo nego. Ho dovuto "marcare il territorio">>.
Tommy mi bacia in modo passionale.
Se esiste un Dio, allora solo lui sa quanto lo amo.

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