You and me

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Siamo a luglio, e tra pochi giorni è il compleanno di Luigi.

Luigi immerso dal lavoro, dai documenti, dai mille problemi che ha nel fare il suo lavoro, i mille viaggi che deve fare, due bambini piccoli, una moglie...probabilmente non se lo ricorderà nemmeno!

Oggi 5 luglio sto andando in ufficio da Luigi, ho lasciato i bambini a mia madre.

Luigi: Avanti!
Entro, non alza la testa.
F: Buongiornooooo Amore!
Alza la testa, si alza dalla scrivania.
Luigi: Ei ciao dolcezza!
Mi dà un bacino e poi trascina alla sedia della scrivania, si siede e mi fa mettere in braccio a lui.
F: Amore....
Luigi: Dimmi!
F: Mi vorrei iscrivere all'università!
Luigi: Va bene! Fai ciò che ti senti di fare sono sempre dalla tua parte!
F: Anche se faccio una rapina?
Luigi: No! Lì te lego alla sedia finché non cambi idea!
F: Grazie!
Luigi: E de che?!
F: Sai che giorno è domani?
In questi giorni è molto distratto non penso che si renda conto che domani sia il suo compleanno!
Luigi: Boh non lo so!
F: Meglio! Domani ti prendi un giorno di ferie stai lavorando troppo!
Luigi: Amore, ho troppe cose da fare!
F: No, le lasci, deleghi!
Luigi: Amore...
F: No, zitto! Domani giorno di pausa! Senza se e senza ma!
Luigi: Okay!
F: Bravo! Secondo me la pausa te la puoi prendere anche adesso!
Luigi: Non penso!
Gli bacio il collo!
L: Amore smettila...
F: No!

Gli tolgo la cravatta, gli slaccio i primi due bottoni della camicia, lui si rilassa, gli tolgo la giacca e la butto in una meta indefinita nel suo ufficio.
L: Amore...smettila!
F: Mh...se proprio vuoi...

Mi allontano. Lui mi guarda amareggiato, triste, la faccia di chi non è contento di quello che è appena successo.

Luigi: Perché ti sei fermata?
F: Perché si!
Mi alzo, e vado a prendere ciò che ho buttato con noncuranza.
F: Tieni!
Si alza, prende la sua roba e la ributta per terra, mi prende per i fianchi.

Luigi: Voglio te, non la mia roba!
F: Ma io sono roba tua, quindi me ne vado?
Luigi: No, resti...resti perché lo voglio io!
F: Troppi ragionamenti, me ne vado visto che la tua roba non la vuoi!
Mi allontano di nuovo ma lui mi riprende.

Luigi: Dove stracazzo vai?
F: Via!
Luigi: Resta qui! Hai capito?
F: Forse!
Luigi: Mi fai impazzire cazzo!
Mi stringe a lui!
Luigi: Devi restare qui! Adesso è chiaro!?
F: Chiarissimo!

Mi prende in braccio, mi bacia.
Andiamo in camera da letto, mi toglie la maglietta.
Luigi: Tu sei uscita senza reggiseno?
F: Può darsi!
Mi guarda con uno sguardo di lussuria!
Luigi: Matta, tu sei matta!
F: Matta d'amore per te! Matta ci divento anche se non ti muovi!

Si toglie la camicia, e tutto ciò che gli rimane addosso, mi toglie i vestiti anche a me!
Lo facciamo, l'amore che non siamo riusciti a consumare, l'amore che negli ultimi mesi non siamo riusciti a fare, l'amore di due persone che si amano!

Luigi: Grazie! Grazie perché arrivi sempre al momento e all'occasione giusta!
F: Lo so! Ti conosco troppo bene! Oggi finisci prima te ne prego, ho bisogno di te, i tuoi figli hanno bisogno di te, ma di più io!

Luigi: Va bene principessa! Ai suoi ordini!
Lo guardo, mi viene da cantare.
F: Baby che fai?
Luigi: Lascia solo che ti sciolga come fanno le boyband
F: Baby, che fai?
Luigi: Ti regalerò una rosa, sole, cuore, amore e droga!
F: Sai anche questa! Uffa!
Luigi: Amore colpa tua, le sentì in loop!
Mi ruba un bacio.
F: Torniamo a casa?!

Ci vestiamo, andiamo in macchina, scrivo a mia madre se può tenere i bimbi lei acconsente.
Arriviamo a casa, mi prende in braccio, prova ad aprire la porta, ma ha qualche difficoltà.

F: Dai cazzo!
Luigi: Non è colpa mia!
Scendo, prendo le chiavi apro la porta.
F: Non è difficile, scemo!
Metto le chiavi al loro posto, trenta secondi dopo sono di nuovo in braccio a Luigi.

Luigi: Oggi sei più bella del solito che cazzo me fai?
F: Non lo so drogatello!
Luigi: Si, drogato d'amore per te, per i bimbi, per voi!
Ci baciamo con più vigore.
Luigi: Cazzo, cazzo, cazzo!
F: Luigi, cazzo, ti vuoi dare na mossa?

Si sbriga a spogliarsi, si sta togliendo il pantalone ma inciampa su di esso, rido!
Luigi: Cazzo ridi?! Dammi na mano scema!
Vado a dargli una mano ma mi trascina giù!
F: Scemo!

Ci rialziamo e ci mettiamo sul letto, lo rifacciamo.
Guardo il soffitto. Sento una mano che va su e giù per il mio petto, poi si ferma sulla cicatrice.
F: Perché ti sei fermato lì?
Luigi: Perché mi ricorda quando ti ho quasi perso, ma che per mia fortuna non è accaduto!

F: Quel giorno ho visto Carson!
Luigi: Ti va di raccontarlo?
F: Si...

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