OLIVIA TORRI

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Olivia ventanni, era una ragazza a cui la vita aveva voltato le spalle negli ultimi quattro anni, dalla morte di suo padre tutto il suo mondo fu stravolto.

Era nata a Viareggio, una località sul mar Tirreno in Toscana, viveva con due genitori e una sorellina che amava infinitamente, aveva molti amici ed un fidanzato, quando tutto crollò.

Suo padre lavorava in un cantiere navale nella darsena di Viareggio, ricorda bene quel pomeriggio, quando dei carabinieri si presentarono a casa loro, sua madre era a lavoro, faceva l'infermiera nell'ospedale di Massa,

"signorina c'è sua madre in casa?" "suo padre è morto" "siamo costernati e le facciamo le nostre condoglianze"

tutte frasi che dal quel giorno la tormentavano la notte...

Sua madre non si era mai ripresa da quel lutto, nemmeno dopo quattro anni e così ebbe la fantastica idea di chiedere il trasferimento a Firenze, voleva lasciare quella casa, abitata da troppi ricordi che lei non sopportava più, ma senza chiedere alle figlie cosa ne pensassero, le ha strappate dalla loro vita portandole a vivere nella periferia di una città vicino Firenze.

I colori del mare, il profumo di salsedine, il sole che tramonta oltre la linea che divide il cielo dal mare... non c'era più niente, solo umido, alberi, olivi, vigneti e nessun amico, lei e Martina dovevano ripartire da zero!

Nei tre anni e mezzo passati senza il padre e di conseguenza, senza una seconda entrata finanziaria, se non una misera pensione, non fu facile. Le cose, però,  si complicarono quando Olivia intraprese il percorso universitario, voleva studiare Psicologia, era sempre stato il suo sogno e lo avrebbe perseguito a costo di dover andare a lavorare per pagare la retta annua.

Il primo giorno di università a Firenze, fu difficile, non conosceva nessuno, e lei, già di suo, aveva un carattere diffidente e introverso, faceva fatica a creare legami con le persone, era sempre stata la "bambolina" di suo padre, lui la proteggeva da tutti, ma lui non c'era più e adesso lei si sarebbe dovuta proteggere da sola.

Dopo i primi giorni di frequenza, conobbe la sua compagna di corso Lia, certo non grazie a lei, fu la ragazza che le si avvicinò, chiedendole se poteva prestarle gli appunti della settimana prima di Biologia, dato che era stata assente.

Lia era una ragazza bellissima, solare, estroversa e senza peli sulla lingua, era alta poco meno di Olivia, capelli mossi lunghi color rame, un fisico perfetto, faceva equitazione fin da piccola, aveva un cavallo di nome "Jasper" che teneva in un maneggio vicino alla sua villa.

Era una ragazza molto benestante, figlia unica di un imprenditore tessile, vestiva sempre firmata, ma non era né vanitosa, nè mostrava atteggiamenti superiori, soprattutto nei confronti di Olivia.

Piano, piano, nei mesi, aveva imparato ad aprirsi con lei, sapeva molte cose su Olivia e per questo le si affezionò particolarmente, la riempiva di regali, la invitava a casa sua dove spesso dormiva ed era l'unica a sapere che lavoro facesse, non doveva saperlo nessun'altro!

Olivia eccelleva in tutti i corsi, era al secondo anno, il primo lo aveva fatto all'università di Lucca,  poi con il trasferimento della sua famiglia si iscrisse a Firenze.

Avere borse di studio non era facile, ma ci era riuscita anche se non coprivano l'intera retta annuale, quindi, doveva lavorare.

Una giorno vide una brochure in un bar

"cercasi cameriera per locale notturno, requisiti: ballerina, sappia lavorare sotto stress, piacevole. Lavoro ben pagato per solo tre notti a settimana, contattare 3258971166 orari 10.00-16.00"

Non perse tempo e chiamò il numero, la sera stessa fece il colloquio ed il venerdì era già a lavoro.

Certo non era quello a cui ambiva, ma pagavano tanto a serata, più extra, se il cliente richiedeva la tua presenza esclusiva.

Le uniche cose che la convinsero ad accettare, fu che, i dipendenti indossavano delle maschere estetiche con la funzione di proteggere le loro identità e che nessuno avrebbe potuto toccarla, al massimo solo ballare per il cliente che lo avrebbe richiesto, ma niente contatto fisico. All'interno del locale lavoravano quattro "armadi" che avevano il dovere di proteggere le cameriere da uomini frustrati che non se li scopava più nessuno!

Avrebbe sopportato quel lavoro,  poi amava ballare, fin dall'età di quattro anni aveva studiato pattinaggio su rotelle, aveva gareggiato a livelli nazionali, era bravissima ma poi, con la morte di suo padre crollò anche quel mondo lì!

Il giorno che riportò Amelia a casa, aveva conosciuto la sua famiglia, la madre una donna bellissima e dolcissima, Alex il padre, un uomo molto attraente e gentile, ma a rovinare il nucleo familiare della Mulino Bianco c'èra Elia, calato all'ultimo posto della sua classifica "persone che mi piacciono" dopo la sua entrata in casa

"fanculo misogino del cazzo" pensò mentre usciva da quella villa che l'aveva lasciata a bocca aperta per la bellezza.

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Adesso conoscete Elia e Olivia, due caratteri opposti, stili di vita opposti e mondi opposti

cosa succederà?

al prossimo capitolo

kiss you

❤️

YANOE (Colombo's Series #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora