Cosa ho fatto...

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emoji capitolo: 🖤🖤🖤🖤🖤💔💔💔💔💔

Musica Cosingliata per la lettura: Another Life - Motionless in White

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<Amnesia dissociativa! cosa ha detto? eh Buddy cosa!? cosa ho fatto? è Buddyyyy cosa ho fattoooo> urlò Elia fuori di sé ed ormai pervaso da uno stato di shock

<Elia, calmati ok? devi calmarti e poi cerchiamo di capire> Buddy cercò di abbracciarlo ma Elia era incontenibile , camminava avanti e indietro cercando di regolarizzare i suoi respiri, le sue mani si sfregavano nervosamente sui suoi capelli, quasi strappandoli

<mi ha cancellato dalla sua mente Buddy? Non sa più chi sono? Buddy dimmi che sono in un cazzo di incubo ti prego, svegliamiiiiii> urlava come una vita tagliata in ginocchio a terra con le mani ancora nei capelli che tirava, cercando di procurarsi dolore, ma non era abbastanza forte da sovrastare quello nel suo petto

Elia si sentiva come se il terreno sotto i suoi piedi si fosse improvvisamente sgretolato, lasciandolo cadere in un abisso di disperazione. La notizia dell'amnesia della sua ragazza lo aveva colpito come un fulmine.

La sensazione di panico lo pervase, come se il suo mondo intero si fosse frantumato in un istante. L'idea di essere cancellato dalla memoria di qualcuno che amava così tanto lo atterriva e lo avvolgeva in un senso di impotenza e dolore angosciante.

Le urla di Elia erano: rabbia, disperazione e sofferenza.

Non solo aveva perso Olivia, ma si sentiva anche tradito dal cervello della sua ragazza, che gli aveva sottratto quei momenti preziosi vissuti insieme a lui, ogni fibra del suo essere gridava una domanda senza risposta:

"Cosa ho fatto?"

Buddy, cercava di essere di supporto, ma il dolore di Elia era così intenso che anche le parole di conforto sembravano smarrirsi nell'eco del caos che lo dominava in quel momento. La paura di essere diventato uno sconosciuto per la persona più importante della sua vita, si traduceva in un grido disperato di Elia che implorava la fine di questo incubo insostenibile, un vuoto incolmabile, si dipanava attraverso il dolore della perdita e la lotta per accettare una realtà che sembrava distorta e crudele.

Bussarono alla porta e Buddy corse ad aprire e Alex Colombo fece capolino

<Elia è qua?> chiese subito preoccupato

<si è lì> Buddy gli indicò il divano

<Elia...> Alex affiancò suo figlio, immaginando come si sentisse, mettendo da parte per il momento la necessità di chiarire l'accaduto vedendo lo stato in cui si riversava suo figlio...

<Babbo cosa ho fatto?> Elia era ripiegato su se stesso, in ginocchio con le lacrime agli occhi

Alex si inginocchiò al divano, accanto a lui, abbracciandolo forte a sè.

Elia, incapace di sollevare lo sguardo, si sentiva avvolto da un'atmosfera carica di colpa. Alex, cercava di trovare le parole giuste per confortare suo figlio, ma sapeva che quelle ferite emotive erano profonde e difficili da lenire in quel momento, "Il Senso di Colpa" lo stava divorando.

<Elia> iniziò Alex con voce pacata, cercando di far emergere una speranza nel cuore del ragazzo <non puoi lasciarti abbattere da questo senso di colpa. Tutti commettiamo errori, ma ciò che conta è come affrontiamo le conseguenze e impariamo da esse>

Gli occhi di Elia brillavano di lacrime, e il peso della responsabilità sembrava opprimerlo

<è tutta colpa mia, gli ho inveito contro, gli ho detto cose che non pensavo davvero, ero solo geloso e arrabbiato e...>

Alex lo abbracciò con ancora più fermezza, cercando di trasmettergli una parvenza di sicurezza.

<Non possiamo cambiarne il passato Elia, ma possiamo contribuire a costruire un futuro migliore, ma se molli adesso tutto ti sfuggirà di mano e non sarai in grado di recuperarlo, piano piano potrai riprendere in mano la vostra vita, ma ci vorrà tempo>

Alex guardò Buddy e alzando suo figlio da terra disse

<lo porto a casa, poi verrò a recuperare la jeep>

<ci penso io alla jeep Alex> disse Buddy con tono dolce e uno sguardo triste e carico di un dispiacere che aveva colpito tutti.

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Entrarono in casa dove Sofia li stava aspettando, Alex porse uno sguardo a sua moglie e scosse il capo, facendole capire che la situazione era drammatica.

Elia era crollato in macchina, Alex si era dovuto fermare per farlo calmare. Era in un evidente stato di shock, aggrappato alla spalla di suo padre e con l'aiuto di sua madre, fu portato in camera.

Sofia vide comparire Amelia dietro di loro e le andò subito incontro chiudendo la porta della camera di Elia dietro di sè

<Amelia non è il momento, lascia che ci pensiamo io e il babbo, ha fatto sicuramente un grave errore ma non voglio perdere mio figlio, adesso lo dobbiamo far rimettere in piedi, siamo d'accordo?> Sofia fissava sua figlia che aveva la faccia livida e nera di rabbia, Daniel aveva chiamato Paola e Lia spiegando cosa fosse successo tra Elia e Olivia , dopo aver parlato con Elia e la notizia si era diffusa in tutta la famiglia velocemente.

Amelia annuì e voltandosi tornò in camera sua, dall'amica Martina che dormiva dopo una notte in ospedale.

<Elia sdraiati adesso, cerca di riposare, restiamo qua con te> Sofia aveva raggiunto di nuovo suo figlio, lo fece sdraiare e sia lei che Alex le gli si distesero vicino

<mamma cosa ho fatto?> Elia crollò di nuovo in un pianto incontrollato e straziante aggrappandosi a sua madre, il suo corpo disteso sul letto venne colto da spasmi, urlava di dolore, urla che parlavano di un amore spezzato, urla che parlavano della vita di un ragazzo che non aveva più senso essere vissuta, urla di rabbia, urla profonde che provenivano direttamente dagli inferi dei suoi peggiori incubi e lo stavano trascinando dritto all'Inferno.

<Dio mio, Alex chiama il medico non posso vederlo così, dobbiamo farlo calmare, ti prego> Sofia piangeva abbracciata a suo figlio che non respirava per le urla che rilasciava, gli mancava l'ossigeno, il suo volto bianco e straziato mostrava segni di cedimento del suo corpo.

Alex fece come gli disse sua moglie

< lei ha bisogno di me, devo andare da lei, sono il suo luogo sicuro mamma, ti pregoooo, fa così maleeeee, mammaaaa> urlava, ancora inghiottito in quello stato di shock che non lo rendeva lucido e sua madre lo stringeva forte a sé trafitta da un dolore travolgente

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Dopo un ora Elia dormiva, il medico di famiglia, lo aveva fatto addormentare con l'ausilio di farmaci

<dovrebbe dormire per sei - otto ore, vi lascio due pastiglie, le deve assumere quando si sveglia una ogni dodici ore, poi se lo vedete più rilassato, non interveniamo più>

Sofia e Alex andarono in camera loro ormai esausti e devastati da tutte quelle emozioni travolgenti

<amnesia dissociativa, non ci posso credere Alex, mi sembra un incubo> Sofia era abbracciata a suo marito, Alex la fece stendere a letto

<scommetto ciò che vuoi, che nostro figlio si rialzerà velocemente e farà ciò che deve per riconquistarla, non la lascerà andare per niente al mondo Sofia, è pazzo di quella ragazza e anche se dovesse ripartire da capo lo farà ed Olivia è forte e determinata, devi credere in loro amore mio> Alex posò un bacio sulle labbra di sua moglie e le si sdraiò accanto abbracciandola.

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YANOE (Colombo's Series #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora