Quanto eravamo amici io e te?

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Nelle pieghe della carne, tra le ombre dei nervi e il battito del cuore, risiede la memoria silenziosa del corpo, un archivio di emozioni intrecciate con il tessuto dell'esistenza, una storia scolpita nella pelle più profondamente di qualsiasi ricordo della mente."

GovernatorePacifico

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Elia tornò in casa e senza passare dalla sala da pranzo, si diresse in bagno, aveva bisogno di rinfrescarsi il viso. Ricordava bene dove si trovasse il bagno, al piano superiore vicino alla camera dove aveva tenuto Olivia tra le sue braccia.

Quando arrivò alla porta, quest'ultima si aprì d'improvviso ed Olivia gli si palesò davanti, i loro sguardi si incontrarono, poi Elia senza accorgersene, percorse il corpo della sua ragazza con lo sguardo, ammirò le sue lunghe gambe slanciate, il suo seno che tanto aveva venerato e sentì maturare dentro di sè il bisogno, la necessità, di toccarla, baciarla, abbracciarla, ma la voce della ragazza lo riportò alla realtà

<prima ho detto qualcosa che ti ha messo a disagio Elia?> chiese Olivia piegando la testa di lato

<no, anzi, scusami per la mia reazione, ma non sono proprio al massimo della forma in questo periodo> rispose Elia sospirando fuori la frustrazione che aveva dentro di sè

<nemmeno io sai? penso tu sappia cosa mi è successo, è destabilizzante non ricordare niente degli ultimi mesi della propria vita, non ricordarmi nemmeno di te> ammise Olivia con una voce dolce, ma il tono triste

<vorresti ricordarti di me?> chiese Elia avvicinandosi un pò a lei

<beh si, vorrei ricordarmi di tutti, Lia mi sta aiutando molto, ma se assimilo troppe informazioni tutte insieme, il mio cervello si ribella> disse Olivia smorzando un sorriso

<in che senso si ribella?> chiese Elia accigliato

<non l'ho detto a nessuno ma...ho smesso di assumere un farmaco che mi rendeva inebetita, la sua funzione era di  rallentare un pò i processi del mio cervello, ma così il percorso per riacquisire i miei ricordi, si stava rallentando dato che dormivo in piedi tutto il giorno. Quando ho saputo che per le feste sarei stata con Lia e voi, decisi di che volevo essere lucida e vigile> Olivia si stava aprendo con quel ragazzo senza alcuna difficoltà e la cosa le piaceva, la faceva sentire bene e al sicuro

<cosa ti provoca questa sospensione?> chiese spaventato Elia

<qualche emicrania, se assimilo troppe informazioni tutte insieme, e poi la notte dormo poco, ho incubi, ma credo di essere abbastanza forte da riuscire a superare questo step, voglio ricordare Elia!> sbottò Olivia frustrata

<ricorderai Olivia, te lo prometto, fosse l'ultima cosa che faccio!> le sussurrò Elia avvicinandosi a lei, i loro occhi si penetravano l'anima, parlavano e si scrutavano ed Olivia a quelle ultime parole si accigliò

"fosse l'ultima cosa che faccio?...perchè lo ha detto?"

<perché mi hai stretto la mano prima?> chiese lei decisa, cercando delle risposte a delle sensazioni stava provando

<perchè ne avevo bisogno Olivia> rispose Elia ad un soffio dalle sue labbra

I loro corpi erano vicini, e sopraffatti da emozioni

<quanto eravamo amici io e te Elia?> chiese Olivia senza togliere lo sguardo da quello di lui, una domanda che investì Elia, mettendolo in una situazione che in quel momento non sapeva se avrebbe potuto gestire nel modo giusto... le alzò il mento con le dita per riportare lo sguardo sul suo

YANOE (Colombo's Series #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora