LA MIA PUNIZIONE! 5

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"cazzo! e ora che faccio?" pensò Olivia quando si rese conto, che Elia si era addormentato sul divano

Si era tolto la camicia bagnata indossando una felpa grigia, Olivia si accertò che dormisse, passandogli una mano davanti al volto rivolto verso di lei, schioccando le dita vicino all'orecchio esposto del ragazzo e riproducendo miagolii a voce bassa, ma niente!

Elia dormiva di sasso.

Restò seduta sul tavolino da fumo posizionato davanti al divano, ritrovandosi di nuovo ad osservarlo,

percorreva con gli occhi tutti i lineamenti del volto di quel modello maschile di perfezione umana, lo ispezionava arrivando con lo sguardo fin dove le fosse possibile, poi si accorse che nascosto dietro il lobo dell'orecchio sinistro, aveva una voglia a forma di cuore e sotto un piccolo tatuaggio, di tre lettere corsive dentro un cuore "ASA " " Amelia, Sofia, Alex, che dolce" pensò tra sé Olivia, ritrovandosi con un sorriso da ebete sul volto, che scacciò subito schiarendosi la gola e alzandosi da lì di tutta fretta

<Dove vai colombina? Non sto dormendo, tranquilla, non sono un Narcolettico del cazzo! stavo riposando gli occhi> disse Elia, facendo prendere uno spavento a Olivia

<ma che cazzo! non stavi dormendo?!> disse Olivia infastidita per essersi fatta sgamare di nuovo a fissarlo e ispezionarlo, ma soprattutto essere caduta nel suo inganno

"merda!" pensò tra sé

<ti piace quello che vedi colombina?> chiese lui sfacciatamente, rivolgendole un sorriso sensuale

<vaffanculo Elia!> rispose lei infastidita ancora più di prima, si diresse in camera a raccogliere le sue cose,

<mi porti a casa per favore?> chiese impaziente picchiettando il piede per terra nervosamente, senza rivolgergli uno sguardo

Elia si accorse che la ragazza era infastidita dall'essere stata sorpresa a fissarlo, mentre a lui aveva fatto talmente piacere, che appena capì che lo stava guardando, restò fermo, facendo finta di dormire, rallentando anche la respirazione,

"mi piace quando mi scruta e mi ispeziona, cazzo!" pensò tra sé,

sorpreso da ciò che quella ragazza gli faceva provare,

"tenerezza, rispetto, dolcezza"

sentimenti che riservava solo alla sua famiglia, e per nessun altro!

<mi do una rinfrescata al viso per svegliarmi un po' e andiamo colombina!> gli rispose alzandosi, non prima di aver controllato che il suo "amico spennato" fosse sotto sedativo!

Andò in bagno, si buttò dell'acqua ghiacciata sul viso, ma non poté fare a meno di pensare a lei, guardando quella fottuta doccia del cazzo, ancora appannata!

"fanculo!" imprecò tra sé.

<eccomi, andiamo!> biascicò ad Olivia raggiungendo la porta di casa.

Salirono in auto, erano le 2:30 di mattina, quando Elia sentì lo stomaco di Olivia emettere dei rumori,

<tu hai fame!> affermò guardandola

<mangerò domattina, portami da Lia all'indirizzo che ti ho detto e poi sarai libero di finire la tua serata!> protestò lei sprezzante e tagliando corto

Elia inchiodò l'auto in un parcheggio libero lungo la strada, perhcè si sentiva, offeso dall'atteggiamento di Olivia.

<si può sapere che cazzo ti ho fatto?> sputò rivolto verso Olivia, che lo guardò scioccata per quella reazione inaspettata,

in macchina risuonava "Disarm dei The Smashing Pumpkins "

Elia continuò il suo attacco <mi rispondi cazzo!> sputò con la mascella serrata ed un volume di voce un po' più alto della media, ma dettato dal suo nervosismo per la riluttanza di quella ragazza

<cosa te ne frega, non siamo amici o altro, quindi per favore portami da Lia e ognuno per la sua strada!> Olivia si sentivì troppo esposta e vulnerabile a quel ragazzo, per le sensazioni che profvava nello stargli vicina, mentre invece doveva solo che disprezzarlo, impersonificando proprio lo stereotipo di ragazzo che lei odiava!

Quando Elia le era vicino, lei si stranamente nervosa e non in senso negativo; Ogni volta che lo aveva vicino, doveva ricordarsi che, Elia Colombo era un misogino, viziato, menefreghista, che usava le donne per sesso.  Elia era un ragazzo che non aveva scopi o obiettivi nella vita, nonostante quest'ultima gli sorridesse da sempre.

Ecco cosa pensava lei, ma non poteva dirglielo, rispettava troppo la famiglia due questo ragazzo, Amelia soprattutto e non si sarebbe mai permessa di vomitare certe cose a Elia, quindi fece un respiro profondo e con tutta la tranquillità di questo mondo abbassò i toni

<scusa, non volevo comportarmi da stronza, perdonami, adesso mi porti da Lia per favore?> gli disse Olivia, tenendo lo sguardo basso sulle sue scarpe, per non dar modo al ragazzo di guardarla negli occhi, che avrebbero potuto tradirla, in un senso o nell'altro!

<ok fanculo!> rispose Elia irritato e che di certo non si era calmato

Elia aveva capito che quella frase, Olivia, l'aveva detta al solo scopo di calmare le acque ed arrivare a casa di Lia, dove furono in meno di quindici minuti

<grazie, ti devo un favore per stasera e ti farò avere la tua roba prima possibile> farfugliò Olivia prima di scendere

<non la rivoglio, non mi sta, buttala!> sentenziò Elia senza guardarla e fissando davanti a sé nel vuoto

<ok! allora ciao e buonanotte!> lo salutò Olivia , ma nessuna risposta arrivò da Elia, così chiuse lo sportello della Wrangler, che senza nemmeno aspettare che fosse entrata in casa il ragazzo fece ripartire

"fanculo, stronzo!" pensò di nuovo tra sé Olivia ed entrò in casa con le chiavi che Lia le aveva lasciato.

"fanculo, stronzo!" pensò di nuovo tra sé Olivia ed entrò in casa con le chiavi che Lia le aveva lasciato

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