Ripartire dal passato

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Erano passati tre giorni da quella notte, Olivia era ancora in ospedale circondata dall'amore di sua sorella e sua madre. Paola quando era venuta a conoscenza di cosa Olivia faceva per pagarsi l'Università si sentì morire dentro. Paola si sentì un fallimento come madre e come donna, rendendosi conto che sua figlia aveva dovuto trovare da sola delle soluzioni che le permettessero di studiare senza gravare su di lei e a causa di quel lavoro era stata violentata!

Quel giorno, con la partecipazione di una psicologa ed il Dott. Serra parlarono ad Olivia, mettendola al corrente della sua situazione clinica

IL GIORNO PRIMA DELLE DIMISSIONI

Paola incontrò Sofia, in quell'occasione venne a conoscenza delle condizioni di Elia, che pur essendo infuriata con lui, capiva l'amore che li univa, un amore potente e grande, di cui sua figlia si era dimenticata, aveva cancellato tutto quello che aveva fatto parte della sua vita negli ultimi mesi.

Sofia traspariva sul volto un gran dolore che Paola cercò di placare

<Sofia, mia figlia si riprenderà, ne sono certa e non posso tenere lontano Elia, lei non me le perdonerebbe, nel momento in cui ricorderà tutto, soprattutto i loro momenti insieme, lei lo vorrà vicino a sè, ne sono sicura> disse Paola a Sofia, mentre bevevano un caffè al bar dell'ospedale

Sofia era andata lì per vedere Olivia, ma Paola glielo sconsigliò, capendo che la presa di coscienza che sua figlia non si ricordasse di lei, sarebbe stata dolorosa per Sofia, come lo fu per Lia.

<Dimmi di Elia adesso> chiese Paola preoccupata poggiando una mano su quella di Sofia

<Paola, come ti spiego cosa ho provato dentro di me nel vedere mio figlio urlare di dolore, ormai consapevole che la sua ragazza lo aveva cancellato dalla sua mente, non si può spiegare. L'abbiamo fatto sedare, ho fatto sedare mio figlio, Paola! stava troppo male, le urla si sentivano fino fuori casa ed avevo Martina lì> Sofia piangeva

<Sofia, ti capisco,io invece ho fallito come madre, ho trascinato le mie figlie nel mio dolore per la morte di mio marito, senza tenere conto del loro, le ho strappate dalle loro radici, obbligandole a ripartire da zero e adesso dovrò farlo di nuovo con Olivia> Paola ormai cosciente delle sue mancanze come madre era consapevole che avrebbe dovuto riportare Olivia a Viareggio, ripartire dal passato per permetterle di affrontare il futuro, era l'unica strada che poteva intraprendere

<che vuoi dire Paola non capisco!> Sofia era scioccata da quella rivelazione di Paola, "dovrò farlo di nuovo con Olivia"

<Ti devo chiedere un favore Sofia, un grande favore!> Paola prese la mano di Sofia e la strinse

<farò qualsiasi cosa Paola per voi, lo sai> rispose Sofia con un accenno di preoccupazione per ciò che Paola avrebbe detto

<Porterò Olivia nella vecchia casa di Viareggio per un pò, sole io e lei, devo concentrarmi su mia figlia e piano piano raccontarle la sua vita di questi mesi, ometterò la relazione con Elia perchè potrebbe essere un shock per lei, sapere di avere un fidanzato e non ricordarlo, un conto sono degli amici, ma la persona con cui condivideva l'amore è altro, fino a che non sarà pronta non parlerò di lui, dammi queste due settimane, vedrò se riesco a riportarla per Natale, altrimenti recupererò Martina per le festività, tieni Martina con te, per non farle perdere la scuola. Lo so che ti chiedo mo...>

<ci penso io a Martina> Sofia non fece nemmeno terminare il discorso a Paola che acconsentì subito

<poi quando sarà il momento li aiuteremo Sofia, faremo ciò che dobbiamo fare, piano piano Elia rientrerà nella vita di Olivia ma prima dovrai far capire a tuo figlio che non dovrà forzare la mano. Oggi, con il medico spiegheremo a Olivia cosa ha subito, domani la dimettono, poi ci aggiorniamo io e te per come gestire questa situazione ok?>

<si amica mia>  rispose Sofia

Sofia e Paola si abbracciarono di nuovo strette, ma Paola a differenza di Sofia si sentiva una nullità.

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VIAREGGIO, PRESENTE

<Mamma non mi sento bene con me stessa, se la nostra casa non è più questa, andiamo a Firenze, non voglio privare Martina di te> Olivia era affranta di aver lasciato sua sorella con una amica di sua madre

<amore cosa ti ho detto! voglio passare un pò di tempo con te, aiutarti a rimettere insieme un pò di pezzi, fino a che non li avremo riposizionati , almeno in parte, e vedrò che tu sarai pronta a riprendere la tua vita in mano, non ti lascerò nemmeno per un secondo, ho chiesto due mesi di congedo da lavoro, sono tutta tua e tra poche settimane torniamo da Martina se te la sentirai> Paola parlava a sua figlia rassicurandola ma con un fardello nel cuore che non era certa di poter gestire.

<intanto prendi questo cellulare, è nuovo, dentro ho salvato il numero mio, di Martina e di Lia, potrai videochiamare, o semplicemente telefonare, ti ho messo Spotify così potrai ascoltare musica e faremo tutto ciò che ti va di fare, ma voglio che mi parli sempre e mi chiedi qualsiasi cosa tu voglia, siamo insieme per questo amore>

Paola cercava in tutti i modi di mettere a proprio agio Olivia, che, dopo la rivelazione, in ospedale, di ciò che aveva subito "l'amnesia dissociativa" era rimasta scioccata, iniziando a porre domande su domande. Volle incontrare anche Lia con cui parlò per quattro ore di tutto, Università, il loro rapporto, Daniel ma non Elia.

Lia sapeva che Elia era un tabù per ora e data la rabbia che ancora provava verso di lui, non fu difficile per lei ometterlo dai racconti. Paola dovette privare Olivia del suo vecchio cellulare, ormai diventato fonte di segreti che, se rivelati tutti insieme, avrebbero potuto provocare uno shock a sua figlia, il medico stesso gli descrisse i passe da compiere con lei, anche la decisione di tenere fuori Elia per adesso, fu condivisa con il Dott. Serra.

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