Desiderio Ardente

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⚠️In questo capitolo sarà presente un linguaggio volgare atto a descrivere scene di sesso

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Ciò che rende l'amore straordinario è la sua capacità di incendiare l'anima, di catturare il cuore in una danza appassionata, trasformando ogni attimo in un fervente rituale di desiderio ardente." 

Helen Keller

Entrati in casa, un odore di legno e camino acceso, invase le narici di Olivia con prepotenza, una fragranza che il suo corpo riconobbe, risvegliando tutte le sue sinapsi di colpo...

<perché non mi chiami più colombina?>

<quel giorno all'ESA mi hai detto chiaramente nel viso che non...> <non era vero Elia, volevo solo allontanarmi da lì>

<perché rispetto il tuo dolore cazzo! Hai subito una violenza Olivia>

<Elia ti ha sorretto in un momento difficilissimo della tua vita, lo ha fatto al posto mio, lui ti ha restituito la vita che qualcuno aveva tentato di strapparti>

Quel ricordo riaffiorò come un proiettile in pieno petto, le mancò il respiro, si portò la mano sullo sterno e si accasciò a terra in ginocchio, Elia rientrò in quel momento, con i trolley che trascinava, chiuse la porta e voltandosi vide Olivia a terra, il sangue si gelò... buttò le valige a terra e corse da lei,

in ginocchio davanti a lei!

<amore...Olivia... cos'è successo...amore mio ti prego> urlò lui spaventato e con la voce tremante

Lei non alzava lo sguardo, Elia prese il suo viso tra le mani e sollevandolo, vide il suo volto rigato di lacrime, i loro sguardi si incantenarono

<mi hanno violentata?> la domanda uscì con un filo di fiato ed Elia capì, in quel momento, che lei aveva ricordato...

La strinse a sè,

<è l'unico ricordo che avrei voluto, ti fosse stato cancellato definitivamente amore mio> sussurrò lui tra i suoi capelli

<tu...tu...mi portasti qua, tu...mi hai fatto tornare a ridere...tu mi hai baciato la prima volta qua...io non ti avevo mai detto niente del Paradise...ora ricordo> e scoppiò a piangere

<amore mio...io...>

Olivia lo interruppe

<quella sera io ti dissi del Paradise...non avevo mai avuto il coraggio...quella sera...mi dispiace averti tenuto all'oscuro di quella parte della mia vita...mi dispiace...> la sua voce era, "dolore", la sua voce era una "melodia di sofferenza", nella sua voce si poteva percepire la profondità dell'anima, un'eco di tormento che risuonava in modo inconfondibile.

<quella sera sono stato io a farti del male...quella sera amore mio...ti ho detto cose che non pensavo, volevo ferirti, volevo farti provare il dolore che avevo dentro di me, ma come hai detto tu...siamo due metà Olivia e quel dolore che volevo infliggerti, si rifletté su di me, mi spezzò, mi devastò e dato che dei due, sei sempre stata tu la più forte, era stato dato a te l'arduo compito di rialzarmi. Il tuo cuore ti protesse, chiedendo alla tua mente di rendere inaccessibili i nostri ricordi per un pò. I ricordi erano tutti dentro di te, lo sono sempre stati, ma sarebbero tornati solo dopo, che io, sarei stato pronto a farmi aiutare da te...e così è stato...infatti il primo ricordo lo hai avuto la sera dell'ultimo dell'anno, quando venisti da me, ero a pezzi e tu ha posato le tue labbra sulle mie, il tuo ricordo del succo d'Ananas, arrivò proprio quando ne avevo bisogno> Elia non aveva più fiato ma continuò

YANOE (Colombo's Series #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora