"mi chiedo cosa sarebbe potuto
succedere se avessimo deciso
di non lasciarci sfuggire"Sebastian's
POV🕷️
Appena entrato in mensa tutti gli occhi sono fissi su di me, su di noi, però io ne cerco solo due dal magico colore azzurro, come il mare o il cielo.
''Guarda un po' chi si rivede, la santarellina dagli occhi azzuri'' mi sussurra Luke interrompendo i miei pensieri.
''Bada a come parli di lei, soprattutto in mia presenza''.
''Guai a chi ti tocca la Cameron eh'' ribatte ridendo Ashton.
Poi ecco lì che la vedo, seduta insieme ai suoi amici a un tavolo poco distante da noi. Con due falcate la raggiungo, trovandomi a un passo da lei.
''Ti sono mancato, Stella?'' le chiedo non appena mi rivolge la sua attenzione.
In questi cinque anni non ha fatto che diventare sempre più bella, ''Sembra una cazzo di dea'' penso nella mia testa.
Il suo corpo non la tradisce, non emette un singolo movimento che possa farmi capire un suo probabile sentimento, ma gli occhi, quegli occhi cristallini non mi mentono mai e in questo momento non ci vedo altro che lo stesso luccichio di quando da piccoli stavamo insieme.
Quello con cui mi risponde, però, è tutto il contrario. ''Scusami dovrei conoscerti? Sai, credo di non averti mai visto, sicuro di non aver sbagliato persona?'' dice con freddezza.
Il mondo mi crolla addosso, mi ha dimenticato. Mi ha dimenticato. Io che non ho fatto che pensare a lei per questi lunghi cinque anni distante da lei, dalla mia stella, dalla mia luna. Non può essere possibile, ci deve essere una spiegazione.
Non do a vedere nulla, tiro su una barriera come mio solito fare e mi rivolgo a lei. ''Si, ho sbagliato decisamente persona. Tu sei troppo stronza per essere chi cercavo''.
Con una spallata la supero, raggiungo gli altri e ci dirigiamo verso l'uscita della mensa.
Stronza, Stronza, Stronza, Stronza.
Selene's
POV🌙
''Quanto dovrebbe uscire il terzo?'' chiedo a Bianca, lei che in matematica è meglio di Pitagora.
''17,89 cm'' mi risponde lei.
''Ah, a me esce 1542,789 m. Sicura che il risultato del libro non sia sbagliato?''
''No, sono più sicura che sia giusto'' ribatte ridendo.
Ok, ho perso le speranze. Si vede che nella vita non sarò destinata a diventare l'Euclide del ventunesimo secolo. Con tanta gioia, dopo un lungo pomeriggio passato tra Pitagora, Euclide e tutta sta gente qua, chiudo il libro e con scarsi risultati lo lancio sulla scrivania, finendo per rompergli la copertina.
''Ho cercato di non intromettermi, di non invadere i tuoi spazi e di aspettare che fossi tu a parlarmene, ma dobbiamo discutere di ciò che è successo oggi a scuola S'' il momento più temuto della giornata è arrivato e ora sono costretta a raccontargli tutto.
''Ok allora, quando me lo sono trovata davanti qualcosa è scattato in me, non so mi sono sentita come se qualcosa in me si fosse riacceso. Quando mi ha chiesto se mi era mancato devo dire che mi è venuta la tentazione di dirgli di si, però sentendo in nome con cui mi ha chiamato, ovvero stella, ho subito pensato a Celeste e a quello che le avevo promesso, così ho alzato come un muro e gli ho detto che non lo conoscevo, che non lo avevo mai visto prima. Poi lui mi ha tirato una spallata e se ne è andato'' butto fuori tutto ad un colpo, come se mi fossi liberata da un enorme peso.
''Che bastardo'' commenta Bianca.
''Già, però allo stesso tempo credo di aver fatto male a rispondergli in quel modo anche se quando ho visto il viso di Celeste nella mia mente non ho potuto farne a meno''
''Hai fatto bene, ricorda sempre quanto ti ha fatto soffrire. Sappi che qualsiasi cosa ci sono, puoi dirmi tutto. Ti voglio bene S.''
''Anche io B''
''Ragazzee è pronta la cena'' urla mia mamma dalla stanza affianco interrompendo il nostro momento d'affetto.
''Muoviamoci altrimenti si raffredda la pasta e patate, e sai quanto io adori la pasta e patate della Samantha''.
*
La giornata si prospetta più pesante del solito: in prima e seconda ora compito di matematica (di cui non so manco gli argomenti), terza ora psicologia e quarta e quinta biologia. Posso praticamente ritenermi morta.
''Buongiorno raggio di sole, pronta per un'altra splendida giornata insieme?'' mi domanda Tom, non che mio compagno di banco dalla prima superiore, appena entro in classe.
''Sta zitto, o giuro su Blair Waldorf che questa non sarà solo la nostra ultima giornata insieme ma anche la tua ultima giornata sul pianeta terra'' gli rispondo per niente garbata.
''Ok concetto compreso, me ne sto zitto''.*
Arrivo alle ultime due ore stremata, non comprendendo come tenga ancora gli occhi aperti.
''Buongiorno ragazzi, e buon inizio anno a tutti. come saprete quest'anno è il più importante, l'anno del diploma...'' e bla bla bla ho smesso di ascoltarlo alla parola ''ragazzi''.
''Come ben saprete sono arrivati da poco quattro nuovi compagni e sono lieto di averli nel mio corso biologia. entrate pure ragazzi'' a quelle parole drizzo sull'avanti.
''Allora vediamo dove farvi accomodare... Phillip di fianco a Hunter, Parker accanto a Robbins, Miller con Anderson e infine vediamo un po', Banks con...'' sento il suo sguardo trucidarmi.
Non con me, non con me, non con me
''Si, con te Cameron'' Cazzo. Sono nella merda.
è terminato anche il secondo capitolo, che ne pensate? lasciate una stellina e continuate a seguirci.
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Up to the stars
Romantik"Cerca sempre del buono anche in chi all'apparenza non ne ha, mia piccola Stella" Selene Cameron è una ragazza di diciotto anni che vive da sempre a New york; apparentemente bella, intelligente, solare e ricca, ma pochi sanno del grande dolore che s...