""sei stato il mio rifugio sicuro
il posto dove potevo essere me stessa
senza paura di essere giudicata"Selene: 9 anni
Sebastian: 11 anni
''Stella, la mamma chiede cosa volete da mangiare. Lei sta facendo gli gnocchi al sugo, a voi va bene o deve cucinarvi qualcos'altro?'' chiede Celeste entrando in camera.
''Aspetta due secondi, per una volta sto vincendo contro Seb a forza quattro, mi manca una riga e lo batto.''
''Diciamo che ti sto lasciando vincere, volendo con due mosse ti potrei sconfiggere, mia cara.''
''Non sei mai stata brava in questo gioco, fattelo dire'' mi deride quella stronza di mia sorella.
''Si, si in tanto quella con la vittoria in pugno sono io.''
''Si come no, quando avete finito scendete e dite alla mamma cosa volete. Sebastian vedi di batterla se no la principessa se la tira per tutta la settimana, o no stella?''
''Se non mi sfotte almeno una volta, allora non è contenta'' commento una volta che Celeste se ne è andata.
''Sele'' mi richiama Seb distraendomi dalla partita.
''Si?''
''Perché Celeste ti continua a chiamare Stella?'' un sorriso pieno di tristezza si fa lentamente largo sul mio viso.
''Se non vuoi dirmelo non c'è problema eh'' mi dice mentre mi asciuga una lacrima traditrice.
''No no, te lo voglio dire. Ho solo bisogno di un minuto''
''Tranquilla, prenditi tutto il tempo che ti serve"
Dopo due minuti buoni mi faccio coraggio e finalmente apro bocca.
''Allora, Stella era il nome con cui mi chiamava nonna Vittoria, la mamma di mia mamma; Mi aveva soprannominata così perché secondo lei in mezzo a tutti i bambini io ero l'unica che brillava, che splendeva come una stella.'' un'altra lacrime scende sul mio viso, cerco di nasconderla asciugandomi subito la faccia.
''Con lei avevo un bellissimo rapporto, ogni giorno al mio risveglio c'era lei, a portarmi a scuola c'era lei, a raccontarmi le favole prima di dormire c'era lei. Per me lei era più di una nonna eravamo complici, ogni volta mentiva a mamma pur di coprirmi.''
''Ogni sabato mattina si presentava a casa con la colazione e una barbie, poi andavamo al parco e mi portava a mangiare al nostro ristorante preferito. Stavo più tempo con lei che con il resto della famiglia.''
''Poi, poi che è successo?'' domanda.
''Un sabato mattina di metà aprile eravamo come nostro solito al parchetto sotto casa sua, mi stava spingendo sull'altalena quando ad un tratto è caduta a terra. In quel momento ho urlato, ho urlato come non mai e la gente intorno a noi si è incominciata ad avvicinare. Io continuavo a chiamarla in lacrime ma non ricevevo risposta. Poi una donna mi ha allontanato fin che non è arrivata mamma''
''E adesso dov'è?''
''Adesso è in cielo insieme alle altre stelle, anche se lei è la più luminosa di tutte.''
''Mi dispiace'' sussurra mentre mi tiene stretta tra le sue braccia.
''Anche a me''.
''Sai cosa è stata l'ultima cosa che mi ha detto?'' gli dico.
''Che cosa?''
''Cerca sempre del buono anche in chi all'apparenza non ne ha, bambina mia.''
''Il problema è che non ho idea di cosa abbia voluto dirmi.'' continuo.
'' Se te l'ha detto si vede che un giorno lo capirai mia piccola stella'' al sentire il modo in cui mi ha chiamato, le lacrime cessano di scendere e un piccolo sorriso prende il loro posto.
''Ho detto qualcosa di sbagliato? Non dovevo chiamarti in quel modo?'' si preoccupa immediatamente.
''No tranquillo, ora come ora solo Celeste mi chiama in questo modo ma ti do il permesso anche a te''
''Ti prometto che mi prenderò cura di te, come ha sempre fatto tua nonna, mia stella"
Selene: 10 anni
Sebastian: 12 anni
"Ciao stella, come è andato il compito di matematica?''' mi domanda Seb una volta che si è seduto di fianco a me in mensa.
''Male, la maestra mi ha dato 4 e ha anche detto che la geometria non fa per me''
''E fin qua ci ero arrivato anch'io''
''Zitto cretino'' gli do una manata che lo porta a ridere a crepa pelle.
''A te piuttosto come è andata oggi?'' gli chiedo.
''Solito, però oggi durante la lezione di francese ho imparato una nuova parola''
''Quale sarebbe?''
''Lune, significa luna. Sai ho pensato che a volte potrei chiamarti così essendo che porti il nome della dea della luna, come ti sembra?''
''È bello solo che ormai mi sono affezionata a stella''
''ti chiamerò ancora così, ma vorrei poterti chiamare anche in un modo solo nostro''
''Va bene ti do il permesso di chiamarmi Lune" nei suoi occhi leggo uno strano luccichio.
''Allora ci vediamo dopo, ma lune'' e con un sorriso stampato in faccia se ne va.
Ecco svelato il motivo perché Sebastian chiama Selene stella. Devo dire che è stato molto difficile scrivere le scene tra nonna e nipote e per farla al meglio ci ho messo dentro anche qualcosa di personale.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina e continuate a seguire le vicende tra Seb e Sele.
Tiktok: worldmoon_
A presto stelle🌙🖤
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Up to the stars
Romance"Cerca sempre del buono anche in chi all'apparenza non ne ha, mia piccola Stella" Selene Cameron è una ragazza di diciotto anni che vive da sempre a New york; apparentemente bella, intelligente, solare e ricca, ma pochi sanno del grande dolore che s...