24. Death and Rebirth

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"da allora tutto non fu come prima

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"da allora tutto non fu come prima.."

Sebastian: 19 anni



un anno prima

Quando tre mesi fa ricevetti una chiamata da Sabrina, la compagna di mio padre, tutto mi sarei aspettato tranne sapere che l'uomo che uccise mia mamma aveva il cancro, per di più al pancreas.

Per una volta Dio ha punito la persona giusta, pensai la prima volta.

Poi, nei giorni successivi, inizia a elaborare la cosa e mi resi veramente conto che mio padre aveva il cancro e che al 99,9% in pochi mesi sarebbe morto.

Tutti penserete che per me questa cosa sia positiva, che finalmente mi possa liberato di lui, e sinceramente non avete tutti i torti, ma in realtà no. No perchè io, mio padre, non lo vedo da 4 anni, da quando ci fu il funerale di mamma.

Da allora non l'ho più neanche incrociato. Dopo il funerale ho preso tutte le mie cose da casa e mi sono trasferito da Lion, uno dei pochi amici che mi sono fatto qui a Seattle.

Per ciò non lo avevo ancora affrontato, non gli avevo rinfacciato tutto.

E ora che sono passati tre mesi, ancora non gli ho detto niente.

Questa mattina alle sette e mezza Sabrina mi ha chiamato, la sesta telefonata in due giorni e la prima a cui ho risposto.

La prima cosa che mi ha detto è stata: ''Tuo padre sta morendo, devi correre in ospedale''

Quando mi aveva detto che era malato e che gli sarebbe rimasto poco tempo, non pensavo così poco.

In tutti questi mesi ho pensato tanto a cosa dirgli, mi ero preparato anche un discorso, ma ora che sono davanti alla porta che mi divide da lui, nella mia testa tutto si resetta.

''Coraggio Seb, vai a salutare tuo padre i medici hanno detto che è questione di minuti''

''Sebastian'' preciso

''Come?'' domanda Sabrina confusa dal mio comportamento.

''Sebastian, mi devi chiamare Sebastian. Solo mia madre usava Seb'' mia madre e la mia Stella.

Senza dargli la possibilità di replicare, prendo coraggio ed entro nella sua stanza.

''Oh figliolo sei qui''

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