-All'inizio, quando me lo avete detto, pensavo ad un'amnesia globale transitoria.
Il lettino si mosse in avanti uscendo dall'anello che ruotava sul suo asse. La dottoressa Helen Cho spense il macchinario e staccò gli elettrodi dal torace di Astrid con un gesto attento ed esperto.
-È una malattia che insorge in pazienti di età tra i cinquanta e i settant'anni, ma può scatenarsi anche tramite uso consistente di alcool, sedativi o anche benzodiazepine.
-All'inizio? Perciò è da escludere? - domandò Steve, braccia conserte, ritto in mezzo alla stanza.
-Aveva senso tenendo conto della quantità di sedativo che le è stata iniettata prima del coma, aggiungendo il siero di Hoffmann che circolava ancora nelle sue vene e l'antidoto subito dopo. - continuò la donna spiegando qualcosa sui valori dell'emocromo - Nelle analisi del sangue di Astrid i valori rientrano nella norma e non risultano disturbi della coagulazione. Inoltre, da questa risonanza magnetica non vedo riscontri di anomalie cerebrali. Ed essendo una malattia transitoria, i sintomi tendono a risolversi spontaneamente entro le 24 ore, che sono già passate.
-Quindi non è stato l'antidoto ad averle fatto perdere la memoria? - chiese Steve per conferma ulteriore.
-A livello biologico, il suo cervello sta funzionando a dovere. Perciò quello che posso supporre è che Astrid sia affetta da una forma di Amnesia Dissociativa.
-Di cosa si tratta?
-È un tipo di disturbo mentale che può essere innescato da un trauma come un abuso o un lungo periodo di stress elevato. Praticamente il cervello non riesce ad elaborare il dolore e lo elimina con tutto il pacchetto di ricordi che lo ha generato.
Astrid evocò di nuovo le parole di Fiadh. La sua condizione non aveva alcuna eroica connessione ad una missione o al piano di un nemico particolarmente malvagio o alla conseguenza brutale di una sua scelleratezza. Era semplicemente traumatizzata.
-È reversibile? - domandò Natasha con i gomiti sulla scrivania.
-È un percorso molto lungo e non sempre si recupera tutto. Per questo serve uno specialista.
-Visto? Che vi avevo detto? - commentò una voce fuori campo. Astrid e tutti gli altri alzarono lo sguardo in cerca del possessore.
-Uno di voi sarebbe così gentile da venirmi a prendere? Sono sepolto tra le scartoffie.
Natasha afferrò una sottile mattonella azzurra su cui brillava un volto noto. Fece un gesto fluido con un dito e il dispositivo proiettò un ologramma nell'aria.
-Aah! Molto meglio! - fece come se si fosse stiracchiato.
-Stark?
Al pronunciare quel nome, Astrid tirò su la testa immediatamente e rimase delusa di non essere presa in considerazione.
-Ehilà! Dunque? Rimedi per la nostra Testa Calda?
-Si può optare per l'ipnosi o delle sedute di psicoterapia. - Cho si voltò verso la ragazza ancora seduta sul lettino. - Durante la giornata, ti capita mai di avere dei flashback o di fare sogni su eventi che ti sembra di aver vissuto?
Astrid scosse la testa.
-No. Ho solo qualche immagine di Asgard, credo, ma non è niente di che. Quanti anni potevo avere quando l'Hydra mi ha presa?
Steve emise un lungo suono grave in fondo alla gola. - Non so... Hoffmann diceva di averti tenuta fino ai dodici anni. Prima del coma non ricordavi la tua infanzia, oltre a pochi dettagli riguardo alla tua reclusione, fino al periodo in cui sei stata all'orfanotrofio, la scuola dalle suore e tutto quello che è venuto dopo.
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Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷
FanfictionPer ogni conquista c'è un prezzo da pagare. L'antidoto che doveva assicurare la vita ad Astrid l'ha fatta crollare in un coma da cui si è risvegliata senza memoria e con nuovi poteri da esplorare. Nel tentativo di ristabilire i legami con i suo...