-È entrata da qui.
Natasha si accucciò ed entrò dal buco della grata senza aspettare. Steve la seguì non prima di essersi guardato attorno. Era tutto in decadimento. I muri dei condomini si sbriciolavano a vista ed erano tagliati da crepe grosse e profonde. Le carrozzerie delle poche auto parcheggiate erano ossidate e arrugginite. C'era spazzatura abbandonata sul ciglio della strada, l'asfalto era spaccato e pieno di buche, ovunque crescevano erbacce alte e selvagge.
-È una discarica questo posto. - osservò Stark indugiando, probabilmente con il timore di rovinarsi il completo.
-È abbandonato da anni.
-C'erano delle sale cinema qui. - osservò Natasha calciando uno dei cartoni schiacciati di pop-corn che infestavano il suolo assieme ad altra sporcizia. - Deve essere fallito dopo che è stato costruito il centro commerciale sulla statale e poi è caduto in mano ai teppisti.
-Che peccato. - disse Steve con aria amareggiata.
-Il nuovo che vince sul vecchio. - ribatté Stark affiancandosi a lui e spolverandosi i pantaloni.
-Per fortuna non è per tutti così.
-Viviamo in un mondo consumista. Purtroppo lo è.
-Per chi non dà peso alle giuste cose.
-Quando esci dal mondo delle favole faccelo sapere.
-Non riuscite a non punzecchiarvi per cinque minuti? - li rimproverò Natasha che stava cinque metri più avanti con la torcia accesa puntata a terra.
-Qualcosa mi dice che non troveremo niente qui. - sviò Tony.
-Continuiamo a cercare. Si sarà nascosta da qualche parte. - incalzò Steve facendo attenzione a dove metteva i piedi. Il magazzino-cinema abbandonato si trovava ad un livello più basso dalla strada e l'erba era bagnata quindi si rischiava di scivolare.
-Qui ci sono delle impronte! - esclamò la Vedova. Steve la raggiunse di corsa. Tony arrivò con più calma.
-Fammi indovinare, spariscono nel nulla?
Natasha si accucciò e illuminò il terreno umido, sollevato e segnato da solchi dritti e paralleli.
-Purtroppo credo proprio che tu abbia indovinato, Tony. Sembra che qualcuno abbia passato un rastrello.
-Un rastrello? Per piantare cosa? Cavoli e piante carnivore?
-È curioso.
-Sospetto. - giudicò il Capitano. Poi voltò il capo e adocchiò una sagoma rettangolare nel buio. - Nat, fai luce lì.
Natasha alzò il fascio di luce che andò a colpire una piccola costruzione in cemento con un'entrata aperta.
-Quello cos'è?
-Sembra una cantina.
Natasha e il Capitano non persero tempo. Scavalcarono quello che sembrava un muro crollato e camminarono con cautela fino a quelle che si svelarono fossero scale.
-C'è una porta là in fondo.
Natasha scese gli scalini in fretta senza far rumore. Sfilò la pistola dalla cintura dei jeans e attese il cenno di Steve per concederle di proseguire. Abbassò la maniglia, ma la porta rimase chiusa anche dopo uno scossone deciso.
-Non si apre. Non ci sono segni di scasso, la maniglia è ancora intatta. Non può essere entrata da qui.
-Questa polvere è strana. - notò Natasha fissando il pavimento e la maniglia della porta.
-Che vuoi dire?
-È poca, rispetto a tutto lo sporco che c'è intorno.
-Forse il vento l'ha spostata.
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Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷
FanfictionPer ogni conquista c'è un prezzo da pagare. L'antidoto che doveva assicurare la vita ad Astrid l'ha fatta crollare in un coma da cui si è risvegliata senza memoria e con nuovi poteri da esplorare. Nel tentativo di ristabilire i legami con i suo...