73 . Protocollo Palla di Neve

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La corrente si infrangeva sul cumulo di sasso senza fermarsi. Il vento agitava i lembi del mantello stuzzicando le fiammelle adagiate su di esso come un ricamo cucito. Sulla Senna si era abbassato un blocco di nebbia e le acque erano diventate terme naturali. La temperatura si era alterata al punto da asfissiare i pescegatti che galleggiavano sulla superficie, rigidi come pezzi di rami rotti.
La terra aveva smesso di tremare, ma i civili, scesi dalla passerella sollevata da Iron Man, erano ancora spiazzati dall'evento apocalittico. Il Ponte Nuovo era crollato in più punti senza un'apparente ragione. Era stato inaugurato nel 1600, ci avevano passato sopra carrozze, cavalli, le prime automobili, miliardi di pedoni di tutte le epoche ed era bastato il passaggio di Astrid per demolirlo.
Parigi si era fermata in un silenzio di lutto e lei, solitaria e assorta, dominava l'impervio fiume sopra ciò che rimaneva di un pilone. I piedi sul bordo, fissava l'acqua che aveva trasportato via il corpo di Catarina.
Un fischio metallico e familiare si avvicinò alle sue orecchie.

-Spiacente giovane Skywalker, l'Impero è caduto. È ora di tornare al lato chiaro della Forza.

L'ironia la fece sorridere. Volle girarsi, ma rimase schermata. La paura di precipitare nell'acqua era troppa. Come ci era finita là sopra? Si sentiva come svegliata dal sonnambulismo. Era stata insé fino a qualche istante prima, ma spinta da una forza incontenibile.

-Parlez-vous français? - la voce di Tony più incalzante la fece trasalire - O non parli proprio? Ti avverto, conosco qualcuno che potrebbe cavarti i pensieri da sotto il cappuccio agitando un mignolo.

Non l'aveva riconosciuta. Provò una sensazione strana. Erano domande che si ponevano ai cattivi, quelle. Domande da porre ad un Loki con lo scettro sceso dalla leggenda per inginocchiare i newyorkesi o ad un qualsiasi supercattivo con il mantello, dall'aura mistica e tenebrosa che poggia i piedi sulle ceneri di un attacco impari. Oh, un momento... Era lei? Gli occhi spalancati dei civili dall'altra parte del ponte dicevano di sì.

-Ti suggerisco di consegnarmi la spada, se non vuoi che venga a prendermela personalmente.

Astrid strinse d'istinto il pugno destro e scoprì fosse pieno. Un'elsa. Tondeggiante, gommosa e ruvida. Per un attimo la delusione la pervase. Non se l'era immaginata così l'elsa di Crepuscolo, ma a schegge appuntite e rientranze, deforme per il raffreddamento naturale della lava. Ed era troppo leggera. L'aveva sfiorata una sola volta, ma era bastata per capire che quella che aveva in mano non era affatto la compagna mitologica delle guerre di suo padre. Soprattutto, non le parlava. Non era più nella sua testa, non fischiava, non sussurrava il suo nome con le sue milioni voci di spiriti dannati. C'era qualcosa che non andava. La profezia non si era avverata.
Un rumore elettronico di ingranaggi seguì alla sollecitazione. Iron Man stava mirando a lei. Comprese il suo disorientamento e il sospetto che si stava tramutando in pericolo.

-È mia. - rispose senza voltarsi. Il cuore le balzava dal petto, le gambe e gli stivali erano tutt'uno con la mattonella di pietra e le vertigini a venti metri dalla superficie del fiume. Un'angolo della piattaforma si sbriciolò sotto le suole per sfracellarsi più sotto, lì dove si sentiva risucchiare ogni volta che si affacciava. Lì dove Samantha l'aveva guardata implorando pietà.
No, lei non era Samantha. Lei era Catarina.
E Jay-Jay era salvo. Doveva solo scendere da lì e tornare da lui, ma era sicura che se avesse fatto un movimento sbagliato sarebbe finita come lei.

-Tua? - continuò Tony - Sono piuttosto sicuro che non se ne trovino facilmente in giro di modelli di quel tipo. Lo so perchè sono stato io ad inventarne la teconolgia. Ne ho prodotta solo una e l'ho donata alla mia... - gli si annodò la lingua - Bè, non proprio... fidanzata. Non ne abbiamo ancora parlato, ma andrò dritto da lei per farlo, dopo che ti avrò messo un paio di manette in vibranio ai polsi, ladra dei miei stivali metallici. Ci mancavi solo tu ora... - L'ultima frase fu deglutita da un imprecazione. - Lei dov'è? Che cosa le hai fatto?

Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora