Giorno 40

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Il giorno dopo il chiarimento in cortiletto, Mattia è tornato a rivolgere la parola a Danilo.

Ha ricambiato il suo buongiorno quando è arrivato in casa e piano piano, nel corso della giornata, le loro interazioni sono aumentate sempre di più.

Tutto ciò sotto gli occhi di tutti che, consapevoli di essersi persi un passaggio, hanno deciso di non farsi domande e soprattutto di non intervenire, lasciando libero Mattia di prendere le sue decisioni senza farsi influenzare da nessuno nella casa.

Il giovedì mattina, Mattia si ritrova seduto sul bordo della piscina, con le gambe in ammollo nell'acqua e Christian che intanto nuota da una parte all'altra della vasca, cercando di battere una sorta di record personale.

Quando ad un certo punto sembra stancarsi di andare avanti e indietro, si ferma affianco a Mattia e appoggia le braccia sul bordo della piscina per riposare un po' le gambe dopo aver nuotato così tanto.

"Come va?"

"Bene."

"Ieri ti ho visto più sereno con Danilo" la butta lì Christian, dal momento in cui, nelle ultime ventiquattro ore, ancora non aveva trovato il coraggio di aprire questo argomento.

Mattia scrolla le spalle, sospirando un po'. "Abbiamo parlato martedì notte..."

"Oh. E... uhm. Avete fatto pace?"

"Non proprio. Cioè, abbiamo parlato. Solo parlato" ripete Mattia, per enfatizzare bene questo concetto. "Lui non ha fatto altro che ricordarmi la nostra vita fuori, e anche se ad oggi mi sembra lontanissima da me, mi rendo conto che quella è la mia vita e non posso fare finta di niente."

Christian evita di commentare quanto gli sembri manipolatorio un discorso di questo tipo.

"E per quanto riguarda quelle foto? Che ti ha detto?"

Mattia si rende conto così, in questo momento, di non aver approfondito con lui questo argomento e di essersi bevuto la sua giustificazione senza nemmeno pensarci.

"In teoria mi ha detto che non devo crederci e non ho insistito" confessa, con un sospiro. "È tutto così incasinato, poi sono un po' stanco di fare questo davanti alle telecamere. Lo so che io e lui siamo famosi e tutto il resto, ma non eravamo mai arrivati ad esporci così tanto."

Christian annuisce, comprensivo. "Hai ragione, Matti. Devi fare quello che ti senti, te l'ho detto."

"È che lui ha un potere su di me. Danilo è stato il mio primo tutto e quando lo guardo... non ci capisco più niente."

"Detto così sembra una cosa bella, sai..."

"Io invece non la penso così" ribatte Mattia. "Ci sta guardare qualcuno e sentire le farfalle nello stomaco, ma non capirci niente, nel senso letterale del termine, è diverso. Siamo tutti nati da soli e moriremo soli, dobbiamo rimanere coscienti sempre di quello che siamo, che sentiamo e che ci circonda. Io voglio guardare la persona con cui sto e continuare a capire tutto. Non posso perdere lucidità."

Christian riflette attentamente sulle parole pronunciate da Mattia e poi si lascia andare ad un sorriso incredulo.

"Che c'è?"

"Niente. Solo che... mi stupisci sempre" mormora Christian, passandosi le dita tra i capelli per scrollare via un po' di acqua. "Sembri un bambino per la maggior parte del tempo, poi te ne esci con discorsi di questo tipo e mi rendo conto che sei più grande di tutti noi messi insieme qua dentro."

"Compresi Malgioglio e Orietta?"

"Sì."

"Wow. Allora ho, tipo, novecento anni."

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