REC

Giorno 7

"Oh, eccoti qua. Ti ho cercato ovunque."

Le parole di Alessio scaldano il cuore di Mattia, ma si limita a rivolgergli un sorriso dolce mentre lo guarda avvicinarsi e trascinare un pouf vicino al suo.

Ancora una volta, Mattia si ritrova a non riuscire a dormire la notte prima della puntata.

Forse è normale avere ansia, dal momento in cui in questi soli due giorni, lui e Christian hanno avuto la capacità di avere un nuovo screzio. Questo sarà senza ombra di dubbio materia di discussione in puntata e non sa se è pronto ad affrontarlo. Non di nuovo.

"Be', ero qua."

"Meno male" risponde Alessio, guardandosi intorno e osservando la piscina accanto a loro per un attimo. "Ho temuto che fossi uscito dalla porta rossa."

"No, ti avrei avvertito in quel caso."

Alessio si lascia cadere sul pouf e gli rivolge un'occhiata affettuosa. Nonostante sia qua dentro da sole 48 ore, Mattia ha la sensazione di conoscerlo da molto più tempo: è assurdo il modo in cui qui dentro tutto, puntualmente, diventi amplificato.

"In ansia per la puntata?"

Mattia annuisce, sospirando. "So che domani parleranno di nuovo di quella cosa e... ti giuro, Ale, sono già stanco."

"Lo capisco, Matti, ma quella di domani non sarà l'ultima volta in cui si parlerà di te. Ricordi dove sei, vero?"

"Non è questo, è la situazione con Christian che non mi piace" sbotta Mattia. "Questo non mi rappresenta, Ale. Io non litigo con nessuno nella vita reale e non avevo intenzione di venire a farlo in televisione. Non credevo nemmeno di esserne capace fino a una settimana fa, ma Christian... ti giuro..."

"Ti tira le parole di bocca?"

"Una cosa del genere. Ho cercato di essere superiore e non cedere alle sue provocazioni, ma qui dentro come fai a rimanere zitto senza impazzire?"

"Lo so, posso capirlo... qui non hai alcun tipo di distrazione, quindi è inevitabile" gli dice Alessio. "Ma Matti, credo che questo percorso ti servirà anche a questo. È importante sfogarsi, non puoi tenerti sempre tutto dentro e lasciarti sopraffare dalle persone. Forse avevi bisogno di questo: trovare una persona che ti mandasse in tilt e che ti facesse aprire, perché fidati Matti, stai spiccando tantissimo in mezzo a tutti gli altri. Lo avresti mai pensato?"

"Col carattere che ho? No" risponde Mattia, sincero. "Pensavo di rimanere in un angolo fino a che non mi avrebbero cacciato."

"Ecco, sai, non mi sembra un ottimo piano questo qua. Voglio dire, so che è stressante e tutto il resto, ma... il programma è iniziato a malapena da una settimana e sei già il protagonista."

"Non sto dicendo che non voglio esserlo. Insomma, non è quello a cui pensavo ma... ok, non disdegno l'idea. Solo non è così che voglio esserlo, Ale. Non con Christian che mi odia e che mi insulta ogni volta che mi passa vicino, tirando fuori il peggio di me."

Alessio sorride con dolcezza alle sue parole. "Matti, credi davvero di sembrare aggressivo?"

"Be' in questi giorni hai assistito a qualche mia lite con lui, no?"

"Sì e davvero, faccio il tifo per te, sono contento che tu stia riuscendo a tenergli testa. Ma... sei davvero adorabile mentre lo fai" risponde Alessio, con un mezzo sorriso divertito. "Dovresti vederti da fuori: sembri un bambino a cui hanno rubato le caramelle."

Mattia mette su un broncio a queste parole. "Sono stanco di sentirmi dire che sembro un bambino."

"Perché? Non è una cosa brutta, anzi."