Terza puntata

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"Amico, io te li lascerei così."

"Dici?"

"Sì, non tagliarli. Hai dei bei ricci, fatteli crescere."

Axel posa il rasoio - perché ha già deciso che la spuntatina che ha fatto ai capelli di Christian basta - e gli toglie l'asciugamano che aveva legato attorno al suo collo per non farlo sporcare.

"Boh, se lo dici tu. L'importante è che per la puntata sto in ordine."

"Stai in ordine" gli conferma Alex, lanciando un'occhiata in un punto indefinito della casa. "Senti, Chrì. Come la vedi Cosmary?"

"Cosmary?"

"Sì, quella nuova."

"Mi sembra carina, fra. Insomma, non è materia mia, lo sai."

"Lo so."

"Ti piace?"

"Non - non ne sono sicuro. Sai, non è proprio il mio tipo" la butta lì. "Solo... mi gira molto intorno. Edo e Luca sono convinti che io le piaccia, ma non lo so. Sembra un po' troppo esuberante per me."

"Forse proprio per questa potrebbe essere perfetta per te?" gli dice Christian, alzandosi dalla sedia e rivolgendo un'occhiata al suo amico. "Boh, sai, forse a te serve uno che sia il contrario tuo. Poi non lo so."

"La roba degli opposti che si attraggono... non so quanto crederci, Chrì. Sai, dopo quello che è successo ieri notte tra te e Mattia, voglio dire."

Christian si irrigidisce un po' a queste parole, mentre si appoggia alla postazione trucco. "Scusa, vi abbiamo svegliati tutti? Mi spiace, davvero. Solo... è vero, intendo, è vero che l'ho provocato, ma eravamo fuori in giardino. Lui mi ha seguito urlando quando sono rientrato in casa, io non lo avrei mai fatto."

"Sul serio, Christian?" gli chiede Alex, sollevando un sopracciglio. "Siete arrivati a questo livello? Sembravate due bambini delle elementari, adesso direttamente dell'asilo."

"Oh, ma che vuoi? Non è colpa mia se lui se la prende a morte per tutto quello che gli dico!"

"E dimmi che gli avresti detto, su. Sentiamo."

"Nulla, fra. Volevo andare in piscina stanotte, ma quando mi sono avvicinato alle vetrate, ho visto lui e Alessio abbracciati. Dopo ci siamo incrociati in giardino e sai, ho fatto una battuta sul fatto che avremmo visto una clip su di loro, e Mattia si è scaldato così tanto. Non sa scherzare."

"Oh, perché tu volevi solo scherzare."

"Sì."

"Volevi solo scherzare con una persona con cui hai litigato dieci volte in otto giorni qua dentro."

"Più o meno."

"Chrì, Mattia non è così scemo come credi. Mi spiace per te."

"Non ho mai detto questo."

"Allora... lascialo in pace. Non puoi negare che tutte le liti, sono partite da te da quando siete entrati qua dentro. Lui è uscito un po' fuori di testa, vero, ma... hai cominciato tu."

"Alla faccia dell'asilo, Ale. Non mi sembra una cosa molto matura da dire."

"Be', ma è quello che è. Tu hai iniziato e lui ti è venuto dietro, semplice. Era necessario fare quella battuta del cazzo ieri sera? Siamo qua dentro da una settimana e voi due litigate di continuo. Ieri notte avete svegliato una casa intera e - cazzo, lo so, siamo tutti consapevoli del fatto che qua dentro dobbiamo adattarci gli uni agli altri e imparare a convivere, ma voi due ce lo state redendo impossibile. Dovete darvi una regolata, e il primo che deve farlo sei tu."

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