3. Trappola

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Non fecero neppure in tempo ad arrivare in cucina. La voce che scaturì dagli altoparlanti fu perentoria. - RAGAZZI, TUTTI SULLE GRADINATE PER FAVORE -.
Sarah sentì il braccio di Holden irrigidire appena la presa sul suo collo e lui mormorare - Ma non finisce mai 'sta giornata? -.
- Dai, magari non è niente... - gli rispose con un fil di voce, ma non ci credeva neppure lei.
Si separarono, sedendosi sui gradoni mentre tutto il resto della classe li raggiungeva.
Quando furono tutti, sentirono la voce di Maria De Filippi dipanarsi dagli altoparlanti.
- Buonasera a tutti, ragazzi. Tutto bene? -.
Ci fu un coro disfonico a dare risposte diverse. Sarah con la coda dell'occhio vide Holden fare una faccia ironica e seccata, ma senza parlare.
La conduttrice proseguì. - Ok. Scusate l'ora, ma sono arrivati dei nuovi compiti, oltre quelli già assegnati stamane, e volevo comunicarveli subito in modo che possiate rifletterci su ed elaborare il da farsi -.
Una brutta sensazione la colse. Quella mattina erano stati distribuiti un certo numero di compiti di ballo: la maestra Alessandra Celentano aveva elargito le sue solite coreografie impossibili a Nicholas e Giovanni, i suoi bersagli più gettonati, più un compito a Gaia sulla sensualità, che aveva messo la timidissima ballerina in profonda crisi; Raimondo Todaro aveva affondato il dito nella piaga aperta di Simone con un compito imperniato sulla prestanza fisica, ed Emanuel Lo aveva deciso di far uscire Marisol dalla sua comfort zone di classico e contemporaneo con una coreografia hip hop.
Per il canto, invece, tutto aveva taciuto, cosa che aveva messo un po' tutti in ansia. E infatti, eccoli lì.
Si strinse le mani, percependo la sgradevolissima sensazione che a breve la mazza sarebbe calata su di lei inesorabile: già da un po' di tempo, infatti, Anna Pettinelli stava esasperando il suo giudizio negativo su di lei, e ciò l'aveva portata a pensare che senza dubbio quella settimana la conduttrice radiofonica avrebbe escogitato qualcosa di contorto per metterla in cattiva luce.
Il primo ad essere chiamato in causa fu Ayle, al quale Rudy Zerbi aveva assegnato The Scientist dei Coldplay, dicendogli che se non ci pensava la sua insegnate a dargli canzoni che potessero esaltarlo allora l'avrebbe fatto lui. Il toscano aveva mugugnato un po', come sempre, rappresentando i suoi evidenti problemi per tutto quello che concerneva le cover in generale, ma poi aveva accettato dicendo che avrebbe fatto del suo meglio.
A seguire Lorella aveva chiamato in causa Lil Jolie, assegnandole un brano super pop, Survivor delle Destiny's Child, dicendole di volerla vedere in una veste totalmente inedita che esulasse dal suo canonico cantautorato un po' retrò. Le paranoie della ragazza erano partite a cannone, ma Sarah dubitava che Rudy, suo professore di riferimento, le avrebbe fatto rifiutare il compito.
Poi Anna aveva sganciato la consueta bomba atomica su Mida, chiedendogli di cantare Home di Micheal Bublè senza autotune e senza barre scritte da lui. In questo caso si era scatenato il panico, sedato dalla conduttrice che era riuscita a strappare al ragazzo l'accordo che prima di decidere si sarebbe consultato con la sua insegnante.
Ed infine, eccoli arrivati all'ultima lettera per quella settimana.
- Chi si alza adesso? - chiese Maria.
- Ci scommetto tutto che devo andare io, vero Maria? - chiese Sarah, tra il malinconico ed il divertito.
- Brava -.
Con un sospiro la ragazza uscì, tornò in casa con la busta e, una volta seduta, lesse - "Ciao Sarah. Che altro dire che non sia stato già più volte ribadito in puntata? Per quanto mi riguarda i tuoi limiti sono piuttosto evidenti: avrai pure una bella voce (vocetta, a mio avviso) che tu provi a camuffare con tutti i tuoi virtuosismi forzati, ma sei comunque cantilenante, noiosina e francamente banale. Il tutto, unito al tuo mood da folletto, ti fa veramente apparire come una concorrente dello Zecchino d'Oro attempata. Come se non bastasse, poi, questa tua attitude totally pop dà l'idea che tu sia una idol di K-pop che c'ha provato ma non ce l'ha fatta. Ti mancano il piglio, la personalità, la sicurezza e la sensualità. Tutto questo porta inesorabilmente ad eclissarti rispetto a molti tuoi compagni più dotati ed artisticamente maturi. Per questo motivo oggi ho deciso di assegnarti questo compito, che avrà lo scopo di farti affrontare due problemi in una sola volta: quello di tirare fuori tutto il tuo carisma e la tua passione, la sensualità e l'interpretazione, e quello per cui dovrai essere talmente tanto brava da non farti eclissare da chi canterà con te. Si, mia cara, perché in questa occasione ho deciso di assegnarti un duetto. Voglio inoltre che tu ti metta veramente alla prova anche nel campo dell'autocritica, perché ti darò la possibilità di scegliere tu stessa chi sarà il tuo compagno anche tra i membri delle altre squadre (il quale dovrà comunque poi accettare, quindi dovrai essere anche brava a convincerlo a sobbarcarsi questo ulteriore carico di lavoro a tuo favore). Vedremo se sarai intellettualmente onesta, scegliendo qualcuno che al momento ti è nettamente superiore, oppure se sceglierai qualcuno che reputi più debole per venire fuori tu in maniera più impattante. Aggiungo soltanto queste due ultime cose: potrai scegliere l'arrangiamento e la produzione che preferisci, senza però scriverci nulla sopra. Il brano dovrà essere sublime interpretazione. Ed infine ti comunico che è un duetto uomo\donna, perciò le ragazze sono escluse dalla scelta. Voglio proprio vedere se riuscirai a fare l'incantesimo. Buon lavoro, Anna Pettinelli" -.
Rimase a guardare il foglio per qualche istante, sentendo le viscere contorcerlesi per l'ansia.
- Che ne pensi? - chiese Maria.
Si mise le mani sul viso per tre secondi per metabolizzare la cosa. Sentiva già gli occhi pruderle e le lacrime spingere per uscire. Questo non era un compito, era una trappola a tutti gli effetti: la professoressa l'aveva messa all'angolo e sapeva che sia nel caso in cui avesse rifiutato che in quello in cui l'avesse fatto ma con scarsi risultati e non in linea con quello che la Pettinelli si aspettava, sarebbe dovuta soccombere e avrebbe rischiato veramente grosso.
Non c'era scelta: anche un cretino avrebbe capito che l'unico modo di uscire da quell'impasse fosse accettare e portare in scena un'interpretazione degna di quel nome, ma in quel momento il terrore surclassava il buonsenso.
- Che penso, Maria? Penso che la prof Pettinelli ha veramente deciso di mostrare al mondo che non valgo niente. Ci sono talmente tante difficoltà già così in questo compito, anche senza sapere ancora quale sia il brano, che le probabilità che la sua strategia vada a segno sono quasi al 100%. Però dai, prima di chiudermi nella totale autocommiserazione voglio vedere la canzone, poi ti dirò - disse, giocherellando con i fogli.
Il monitor si illuminò e la scritta comparve su di esso, seguito dalle note del brano: si trattava di Shallow di Bradley Cooper e Lady Gaga.
Non riuscì a trattenersi: scoppiò in una grassa risata nervosa.
- Si, vabbè: ciao. Ciao a tutti! Altro che lavoro, qui ci vuole un miracolo, Maria! Ma dai, sai che vuol dire fare questa canzone con tutte le restrizioni e le condizioni che mi ha messo? Se accetto è umiliazione sistematica! Ma poi dai: con chi dovrei farlo? Cioè, con che faccia chiedo a qualcuno di aiutarmi per un lavoro così di fino? Qui si tratta di curare tutto, dal brano allo staging, alla riuscita di un'interpretazione in duetto! Qui siamo tutti sommersi di lavoro... No dai: io non posso proprio, rifiuto - sbottò la ragazza in tono concitato e agitato.
- Senti, prima di mettere il carro davanti ai buoi che ne pensi di parlarne con Lorella Cuccarini? - chiese la conduttrice.
Sarah replicò - Si, Maria, ma se fosse possibile io vorrei farlo subito, in caso Lorella ci sia ancora. Ho l'ansia che mi si sta mangiando, io non ce la faccio a passare la notte così. Devo mettere in chiaro le cose subito, così in qualsiasi caso saprei già di che morte morire e domani lavorerei comunque con uno spirito diverso -.
- Ok, la tua professoressa è ancora qui, quindi puoi andare subito, prima che se ne vada. Se vuole anche Mida può farlo. E con questo direi che è tutto. Ciao ragazzi, a presto - chiosò la De Filippi, chiudendo la comunicazione.
Subito Sofia e Marisol le furono addosso.
- Dai Baby, stai tranquilla - le sussurrò la seconda, abbracciandola.
Entrambe le ragazze sapevano bene il periodo che lei stava passando e come il giudizio negativo della Pettinelli stesse impattando sul suo umore, perciò erano corse per darle man forte in quel momento.
- Grazie Babies, adesso fatemi andare da Lorella, però. Quando torno giuro che vi racconto tutto e parliamo -.
Si alzò velocemente, asciugandosi gli occhi che le si erano inumiditi, e fece per scendere le gradinate mentre anche i suoi compagni rompevano le fila e iniziavano a discutere dei compiti.
Si volse appena con testa verso sinistra e incrociò lo sguardo di Holden. Il ragazzo era seduto sul primo gradino con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le mani giunte, mentre la gamba destra faceva nervosamente su e giù. La stava fissando in modo estremamente serio, i suoi occhi scuri coprivano la distanza tra loro con un messaggio misterioso e segreto che in quel momento neppure lei coglieva.
Sarah si morse il labbro inferiore e distolse lo sguardo, correndo poi a raccogliere la giacca per recarsi agli studi.


Angolo Autrice
Hello everyone!
Questo capitolo è un po' di passaggio, ma garantisco che servirà :)
Se vi fa piacere fatemi sapere cosa pensate e se volete lasciare suggerimenti sono aperta a tutto!
Buona lettura!

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora