15. Blush e mascara

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Prima di varcare il portoncino del cortile della casetta, Sarah si fermò.
- Senti, ti dispiace se entro prima io e poi dopo un po' entri tu? Già è scritto nella pietra che prima o poi ci assaliranno in massa, quando capiranno che ci parliamo di nuovo perché vorranno i dettagli, ma almeno finché non avremo realmente parlato tu ed io vorrei evitare di sprecare troppo fiato a dare spiegazioni agli altri - gli chiese.
- Non c'è problema, vai prima tu e te raggiungo tra 'na decina de minuti. Dove te trovo? -.
Lei sbuffò. - Non ne ho idea, a quest'ora saranno tornati tutti ed avere un po' di privacy sarà un'impresa... -.
- Facciamo che ci vediamo sul retro, alla privacy ce penso io, tranquilla. Mia la colpa, mio l'affanno, no? - sorrise lui.
- La stai prendendo sul serio questa presa di responsabilità, eh? - scherzò la ragazza.
Nuovamente lui le fissò le labbra. - Tu non c'hai un'idea de quanto, Fati' -.
Sarah arrossì violentemente, se possibile fino alla punta dei capelli. - Ok, a tra poco allora - borbottò, adottando una momentanea fuga strategica.
Quella situazione stava mettendo a dura prova la sua resistenza e i suoi ormoni, ma si impose di farsi forza e di arrivare fino in fondo. D'altro canto più impegnativo fosse stato il viaggio, più soddisfacente sarebbe stato giungere alla mèta.
Corse in casa e, quando fu entrata in cucina, subito Nicholas la placcò. - Ohi amo, allora? Che era successo? Perché sei stata chiamata in sala? -.
Trasalì e si bloccò. Doveva inventarsi qualcosa per smarcare la faccenda rapidamente senza risultare acida o troppo strana. - Lasciamo perdere, amo. Francamente ora come ora non ho voglia di parlarne, sto un po' scombussolata. Anzi: vi dispiace finire di cucinare senza di me, per stasera? Giuro che prossima volta mi accollo tutto io, ma adesso ho veramente bisogno di stare per conto mio... -.
- Sicura che va tutto bene? Vuoi parlarne ?- domandò Simone.
Si affrettò a disimpegnarsi. - Va tutto bene, raga. Giuro: tutto a meraviglia! -.
- Boh, sei tutta rossa in faccia, Sa'... Non è che ti sta ritornando la febbre? Fai sentire - proseguì Nicholas, preoccupato.
Sarah fece tre passi indietro. - Ragazzi, veramente: sto una bomba! Ho solo bisogno di schiarirmi le idee, tutto qui -.
- Come ti pare, ma se vuoi lo sai che noi ci siamo... Stai tranquilla per la cena: ci pensiamo noi - concluse il ballerino, con un sorriso amichevole.
La ragazza glielo rese con calore: Nicholas per lei era stato una sorta di sostituto di suo fratello, gli voleva bene veramente. Gli lanciò un bacetto a mezz'aria, poi si dileguò.
Arrivata in camera sua si infilò in bagno e si diede una controllata al volo. Agguantò in tutta fretta il blush ed il mascara cercando di darsi un aspetto un po' meno smorto, poi si spruzzò un po' di profumo, Cloud di Ariana Grande ovvero quello che la faceva sapere di nuvola, e uscì dalla stanza.
Lì si trovò di fronte Marisol e Petit che stavano entrando in cameretta in quel preciso istante. Li fissò, la fissarono, poi fissò solo Marisol e l'amica fissò lei. Di colpo gli occhi della ballerina si spalancarono in un moto di comprensione entusiastica, ma Sarah le lanciò uno sguardo secco che diceva "Ho capito che hai capito, ma non facciamo capire a Salvo, please!". Marisol riacquistò immediatamente un certo contegno e disse - Ciao Baby, tutto ok? -.
- 'Na favola - tagliò corto la cantante a mezza bocca e poi, prendendo il piumino, concluse - Me scuserete, me serve aria - e si dileguò verso il cortile sul retro.
Petit aggrottò la fronte. - Amò, ma da quando Sarah parla romano? -.
La ballerina sghignazzò poi gli lasciò un leggero bacio sulle labbra, abbracciandolo.

***

Holden fece il suo ingresso in casetta esattamente dieci minuti dopo Sarah, con indosso la sua miglior espressione scazzata e apatica.
- Maestro, bentornato - esordì Nicholas dai fornelli, vedendolo entrare.
- Bella, fra. Senti, sai per caso do' sta Christian? -.
- Sto qua -. La voce dell'altro cantante echeggiò, mentre la sua lunga figura compariva dal divano lì accanto, dove stava steso insieme a Gaia.
Holden li guardò, simulando un'espressione nauseata. - Ma voi non la finite mai de limona'?! -.
- Il fatto che tu rosichi non vuol dire che noi non si debba darci dentro in ogni luogo e in ogni lago, bro! - lo rimbeccò Mida, beccandosi poi un cazzotto dall'imbarazzatissima fidanzata.
L'altro alzò gli occhi al cielo, ridendo, poi disse - Quando hai finito de spara' cazzate, me serve 'na mano -.
Mida spalancò gli occhi. - Attenzione, popolo! L'uomo che non deve chiedere mai... Chiede!! Che è successo?! Controllate fuori, che sta venendo a piovere! -.
- Alza il deretano, Piovere, e vie' qua - replicò Holden, caustico.
L'altro fece quanto richiesto e lo raggiunse alle gradinate. - Che c'è, bro? -.
- Me devi fa' spari' tutti dal cortile posteriore, fra. Niente domande, tanto sarà tutto molto chiaro a brevissimo. Adesso me serve solo un po' de spazio. Magari chiedi aiuto pure a Valentina... -.
Mida rimase un secondo con la fronte aggrottata, come se stesse cercando di capire, poi realizzò ricordandosi di aver visto passare pochi minuti prima una certa cantante biondina e carina molto trafelata, diretta probabilmente proprio sul retro. Con entusiasmo assestò una manata sulla spalla dell'altro - Maledetto, ci sei riuscito! Poi mi devi dire tutto però, eh?! -.
- Se, se: nei tuoi sogni. Mò famme 'sto favore, cammina... -.
- Claro, mi capitan - concluse l'altro, facendo il saluto militare.

***

Mida e Mew si erano materializzati nel cortile sul retro mettendo in piedi una pantomima degna del miglior avanspettacolo degli anni '40. Non sapeva dire con esattezza che storie si stessero inventando per riportare tutti all'interno, perchè era troppo presa dai suoi pensieri e dall'ansia di quello che sarebbe potuto succedere di lì a breve.
Si estraniò e quasi non si accorse di essere rimasta sola. Ritornò in sè soltanto quando percepì il divano sobbalzare dopo che qualcuno le si fu seduto accanto.
Voltò la testa e incontrò il sorriso divertito di Holden. - Te l'avevo detto che alla privacy c'avrei pensato io... -.
Lei scosse la testa. - Hai messo in campo l'artiglieria pesante a questo giro, eh? La combo Chri/Vale è micidiale, nessuno può resistere -.
Lui non rispose. Si limitò a fissarla con la fronte corrugata in un'espressione basita, poi ad avvicinarsi appena ed annusare l'aria intorno a lei.
- Sa', ma che te sei tirata a lucido? -.
Lei arrossì, colta sul fatto. - E pure se fosse? Che ci sarebbe di male? -.
La bocca di lui si curvò e gli occhi traboccarono di un'espressione tenera. - Niente de niente. E' che trovo adorabile che te sei fatta carina. Posso tirammela un po' e pensa' che l'hai fatto pe' me? -.
La ragazza si impanicò e borbottò, distogliendo lo sguardo. - Ma smettila! Sembravo un cadavere, è solo per questo che mi sono data una sistemata... -.
Percepì la risata silenziosa di lui, che poi disse - Vabbè, rimane il fatto che sei bella con o senza trucco. E, per inciso: il tuo profumo me manda al manicomio, Fati'. E' proprio vero che sai di nuvola... -.
- Joseph, adesso sei tu che stai camminando sul filo però, eh? Sarò pure una Fatina e una ragazzina, ma non sono una santa... -.
Lui si schiarì la voce per riprendere contegno. - Hai ragione. Ma dopo due settimane de gelo siderale me concederai un piccolo flirt o no? Prometto che da adesso in poi volerò basso, giuro. Con immensa fatica, ma lo farò -.
- Ecco, bravo. Qualcuno dovrà pur fare l'adulto qui, no?! -.
- Me la farai paga' a vita pe ' 'sta cosa, ve'? - disse lui, appoggiando la testa sullo schienale e guardandola.
- Finché potrò, contaci - replicò lei, concedendogli un sorriso divertito.
Si guardarono in silenzio per qualche istante, poi fu lei a rompere la stasi. - Mi devi un po' di spiegazioni, Jo. Sto prendendo atto di tutte le tue azioni perché non posso fare diversamente, ma mettere insieme i pezzi sta diventando un po' troppo complicato -.
- Da dove vuoi che inizio? Te l'ho scritto, Sa': uno dei motivi per cui non parlo e che non so' da dove parti' -.
- Dall'inizio potrebbe essere una buona idea, che dici? -.

Angolo Autrice
Posso dire che amo Marisol e Petit, in questo capitolo?! Ok, li amo! <3
Comunque rileggere di Holden e Mida così uniti mi sta facendo proprio brutto, considerando quello che è successo pochi giorni fa. D'altro canto quando ho scritto il capitolo mai mi sarei immaginata quello che sarebbe capitato... Spero la situazione si sistemi T__T

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora