"Ah- aah.
Un respiro in mezzo al vento
Sai di nuvola.Si alzò un po' di vento e Sarah respirò a fondo, dicendo - Si sta annuvolando...-.
- Si. Se sente il profumo -.
Lei alzò la testa e lo guardò, interrogativa. - Delle nuvole? -.
- Eh. Bhò, sento qualcosa nell'aria, è intenso. Se dici che si sta annuvolando, saranno le nuvole - .Dammi sto colpo di grazia
Che sei l'unica
A vedere, ad arrivare in fondo a me
A meTi chiedo scusa, ma
Me ne fotto della vita anche se è l'unica- E allora vorrà di' che pure io c'ho gli istinti da kamikaze come te. Meglio assortiti de così non se poteva -.
Anche se penso nel profondo non sia l'ultima
Como posso far vedere questo a te?
A teLui rimase serio: aveva gli occhi rossi e il viso stanco, spossato. - Sare', veramente: è stata una giornata di merda, mi sento uno straccio e non ne voglio parlare. Non ci riesco, so' confuso e non me piace sta' così. Figuramose a fasse vede' dagli altri-.
Non lo riesco a dire
Scusa se non parlo, è che non so da dove partire
La merda che c'ho dentro tu non la vuoi sentire
Ed ho paura che
Che rovini dueLui chiuse gli occhi e strinse i pugni, ispirando ed espirando con forza. - Sarah, ascoltame bene perchè non me ripeterò: lasciame perde'. Devo mette i manifesti pe' fatte capì che non vojo parla'? Te lo rispiego: tu, quello che penso io, nun lo vòi sape' veramente. E io nun lo vojo di', basta. Sta a vede' che me devo pure giustifica' co' 'na ragazzina, mò -.
Vorrei scomparire
Con te in mezzo alle lenzuola nel mio cuore di spine
Per ogni film che hai messo abbiamo perso la fine
Tu rimani qui, io nelle mani tueAh- ahah.
Siamo soli in mezzo a tutta questa polvere
E certe volte cado a terra
Forse è un fulmine
Che mi spara dritto al petto e non lo nego
A volte perdo troppo tempo e non
Mi spiego come fai sopportarmi quando
Mi chiudo in una stanza e mi dimentico di tutto e di tutti
E di tutto...E non so se basta oppure è tutto inutile
Non lo riesco a dire se lo devo dire a te"E finito l'ultimo verso si tolse gli in-ear e si girò verso di lei, spalancando le braccia mentre la fissava con una nuova serietà in volto.
Un inequivocabile gesto di resa.
Una confessione di colpevolezza.
Una richiesta di perdono.
E anche qualcos'altro che lei non voleva ammettere.
Sentì tutto il sangue defluirle dal viso ed iniziò a girarle la testa. La canzone era di una bellezza struggente, in ogni sua parte ci aveva trovato riferimenti a cose che avevano vissuto insieme e a cose che ancora non le aveva detto apertamente, e lui l'aveva cantata in modo così intenso e partecipe che lei era a malapena riuscita a respirare.
Che diavolo stava succedendo?
Come poteva essere che, mentre lei pianificava il modo migliore per lanciarli una freccia avvelenata, lui trovava il modo più contorto, assurdo, inarrivabile e bellissimo per dirle che aveva capito di essere stato uno stronzo e chiederle di perdonarlo?
Ma soprattutto: cos'erano quelle parole, dopo quanto le aveva già detto?
Si era passati da zero a cento in pochissimo tempo, poi da cento a zero in altrettante infinitesimali frazioni di secondo, e adesso... Adesso da zero si era arrivati a infinito in niente.
Si sentì cogliere dal panico. Stava avendo troppe emozioni insieme e seppe con certezza di non riuscire a gestirle tutte in quel momento.
Lui dava ancora le spalle ai professori, era rimasto immobile a guardarla, come aspettando che lei facesse qualcosa.
E lei lo fece: con gli occhi gonfi di lacrime e il terrore che la divorava, si alzò e, pallida come un fantasma, scappò dallo studio.
Le braccia di lui crollarono e lentamente di voltò.
Maria intervenne tempestivamente, facendo un cenno di assenso con la testa a Marisol che chiedeva a gesti se potesse andare dietro all'amica. - Scusate tutti, Sarah si è sentita poco bene ed ha dovuto lasciare lo studio - disse subito .
Holden si stropicciò i capelli e, nonostante la sua espressione fosse abbastanza mesta, riuscì a dissimulare con una battuta - Se questo è l'effetto che questa canzone fa alla gente, mi sa che forse è il caso che non la facciamo uscire... -.
Tutti risero, ma poi partì l'ennesimo applauso e il pubblico iniziò a inneggiare il suo nome.
La De Filippi sorrise e deviò tutta l'attenzione su di lui, così che quello che era successo un attimo prima passasse inosservato. - Eh, ma non credo che il popolo sarebbe d'accordo, eh?! -.
Il ragazzo rise e la registrazione proseguì, avviandosi alla fine.
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Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)
FanfictionWhat if... Perché, alla fine, il concetto di "tempo" è sempre molto relativo. - La prima fanfiction Holdarah su questa piattaforma. Forse non se ne sentiva il bisogno ma, comunque, chi vorrebbe vedere sta ship salpare se la merita ♥️