43. Anime gemelle

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Quel pomeriggio, dopo essere stati un altro po' in piscina, erano rientrati in villa e subito avevano notato che per loro due non erano state fatte preparare due camere separate come Holden si aspettava, bensì una sola e con il bagno privato: si era ritrovato a benedire mentalmente Laura per aver evitato prese di posizione bigotte, che li avrebbero costretti a sgattaiolare in piena notte uno nella stanza dell'altra per poi dover ripetere il supplizio la mattina presto, soltanto per salvare le apparenze.
Sarebbero rimasti per quattro giorni, quindi avevano sistemato un po' le loro cose dopo di che, inevitabilmente, il jet lag aveva teso loro un agguato e si erano praticamente disattivati per circa tre ore. Una volta ripresisi dalla botta di sonno clamorosa, si erano fatti una doccia (ovviamente insieme, per risparmiare tempo), si erano preparati ed erano scesi per cenare.
Avevano mangiato con la sua famiglia ed il ragazzo si era ritrovato colpito da un dettaglio: dopo la prima mezz'ora di chiaro imbarazzo e disagio, Sarah si era sciolta ed aveva iniziato ad interagire con suo padre e Laura come se li conoscesse da sempre. Avrebbe potuto scommettere che il suo fascino innocente e fatato avesse operato la consueta magia anche su di loro, perché il pasto e la conversazione erano stati anche per lui, di solito schivo e chiuso con tutti, estremamente piacevoli. Come già sapeva, Laura aveva proposto a Sarah di dedicare una giornata al lavoro e la ragazza era quasi esplosa dall'eccitazione e dall'entusiasmo: si era profusa in mille ringraziamenti ed enfatiche promesse di impegno inderogabile, tanto che alla fine lui aveva pensato che avrebbe vomitato un arcobaleno da un momento all'altro.
Ad un certo punto, mentre Sarah si era alzata per seguire Laura e Paola in cucina, suo padre gli aveva detto - Lo sai che a sorridere troppo vengono le rughe? Ti giuro che mi fa troppo strano vederti così, non è da te, Jo -.
- Che te devo di', pa'? Non me lo spiego manco io. Ma più che altro non capisco che ce fa una come lei co' uno come me - aveva replicato.
- Se ti sei accorto di come ti guarda non dovresti neppure fartela, questa domanda - era stata la perla di saggezza del genitore, alla quale ovviamente lui non aveva potuto replicare perché gli ricordò il fatto che anche Simone, mesi prima, gli aveva detto la stessa cosa.
Verso le 22:30 Diego gli aveva mandato un messaggio indicandogli la posizione della spiaggia dove si sarebbe tenuta la festa, perciò si era fatto prestare da suo padre uno dei suv che avevano in garage e si erano messi in strada.
Per tutto il tragitto Sarah non aveva fatto altro che ridere e cantare seguendo le canzoni passate alla radio e, quando erano arrivati e parcheggiato in uno spiazzo già pieno di vetture e di gente che trafficava intorno ad esse, lo aveva trascinato lungo un sentiero che passava in mezzo ad alte dune di sabbia da dietro le quali già si intravedevano gli aloni dei fuochi e si udiva l'echeggiare della musica.
Sembrava come una bambina che avesse messo piede in un parco giochi per la prima volta in vita sua. Si guardava intorno con meraviglia ed entusiasmo estatico, commentando ogni cosa vedesse ed ogni cosa facessero, e tutto questo senza mai lasciare la sua mano.
Holden non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, confuso da quello che lui stesso stava provando già da un po' di tempo: non riusciva a spiegarsi come fosse possibile, infatti, che più tempo passavano insieme, più cose condividevano e più lei gli piacesse e sentisse il bisogno fisico di averla vicina.
In quel preciso momento, per esempio, la stava guardando ballare intorno ad uno dei falò, a piedi nudi sulla sabbia con il vestitino verde e rosa che le svolazzava intorno mentre si muoveva a ritmo di una salsa sfrenata. I guizzi delle fiamme le illuminavano la pelle chiara e le facevano scintillare ancora di più gli occhi, enfatizzando il suo sorriso.
Sentiva di stare faticando in maniera spropositata per trattenersi dall'alzarsi, caricarsela in spalla e portarla dietro una duna dove le avrebbe fatto vedere le stelle sia in senso letterale che figurato.
Sorseggiò la birra che aveva in mano e si guardò intorno: il party in spiaggia era stato organizzato da uno dei club del college frequentato da Diego, poi probabilmente la voce si era sparsa ed ora a festeggiare intorno ai fuochi, consumando quantità indicibili di alcol, ci saranno stati ben più di un centinaio ragazzi. Niente a che vedere con le feste a cui gli era capitato di andare a Fregene o in una delle sue sortite ad Ibiza: gli americani dovevano sempre fare le cose in grande, questo glielo si doveva riconoscere.
La cosa più assurda di tutta quella faccenda era che Sarah, invece di sentirsi un pesce fuor d'acqua in quel contesto che di sicuro non aveva vissuto mai neppure in piccolo, sembrava a suo agio come se quel tipo di feste fossero il suo pane quotidiano. La lingua non sembrava essere un problema, la ragazza riusciva a comunicare agevolmente con chiunque e dopo pochissimo aveva già fatto amicizia con alcune tipe del giro di Diego con cui in quel momento era intenta a scatenarsi a ritmo di musica latina.
Sfortunatamente lui e la danza erano su due sentieri paralleli che mai si sarebbero incrociati, perciò l'idea di unirsi a lei era del tutto fuori questione, ma dovette riconoscere che per la prima volta in vita sua si stava maledicendo per avere l'orecchio assoluto invece che il senso del ritmo: di fatti, mentre era lì ad osservarla, Sarah continuava a ballare con il sudore che le faceva brillare la pelle ed appiccicare i capelli biondi su collo e viso, ed era talmente una visione che non solo lui sembrava essersene accorto. Non gli ci volle molto a constatare che un paio di bell'imbusti l'avessero adocchiata e che la osservassero interessati, parlottando tra loro e sogghignando al suo indirizzo.
- How do ya do, bro? -. Diego apparve proprio in quel momento, sedendosi accanto a lui con anch'egli una birra in mano.
Holden mandò giù un'altra sorsata. - I'm thinkin' about some leg breakin'... -.
Il portoricano si guardò intorno e non gli ci volle molto a notare quello che vedeva anche l'altro. Ridacchiò e diede di gomito all'amico. - You should have made a more low profile choice if you didn't want to find yourself in a situation like this, bro! Your girlfriend is beautiful and shines with her own light, you couldn't think that nobody else would had noticed her! -.
- Ah. Ah. What a riddler, you are - replicò Holden, seccato.
- Fly low, dude. I have the solution to give a bright signal. C'mon and follow me - gli disse Diego, alzandosi e facendogli segno di seguirlo.
Fecero il giro del falò senza che Holden staccasse mai gli occhi da Sarah e alla fine raggiunsero un gruppo poco lontano nel mezzo del quale c'era, accanto a un fuoco più piccolo, un tizio con una chitarra imbracciata che suonava per la ventina di persone che lo circondavano.
- Che succede? -.
Sarah li aveva visti allontanarsi e prontamente era corsa da lui, raggiungendolo e prendendogli la mano. Quando si voltò a guardarla, sorpreso, fu travolto dalla visione ravvicinata di lei, scarmigliata e selvaggia, e dal profumo della sua pelle: dovette contare fino a dieci per calmarsi, perché il connubio tra la gelosia che si stava accorgendo di provare e l'effetto che lei gli stava facendo rendeva labile la sua capacità di comportarsi da essere umano e non da animale preso dall'istinto. Non riuscì, tuttavia, a trattenersi dal passarle un braccio intorno e a stringersela al fianco, tenendole saldamente una mano sul sedere.
Lei lo fissò subito con sorpresa, arrossendo.
Holden diede un altro sorso dalla bottiglia senza staccare gli occhi da quelli di lei. - Non di' niente, tanto non te mollo e la mano non la levo. Me stai a fa' usci' de testa stasera, Fati', e come me sta mezza popolazione maschile su 'sta spiaggia, quindi no: non me ne frega niente se è imbarazzante. O così oppure... - si chinò sul suo orecchio e le sussurrò quello che avrebbe voluto farle.
Sarah, ancora presa dall'adrenalina del ballo, fu investita da un'ondata di eccitazione fisica che non riuscì a nascondere, tant'è che dovette aggrapparsi a lui mentre stringeva le gambe tra loro.
Lui sorrise, compiaciuto, e stava per dirle qualcos'altro di oscenamente sexy quando la voce di Diego rimbombò in mezzo al gruppo - Dudes, tonight we've special guests directly from Italy! Here there're Joseph and Sarah, partecipants of the most famous italian tv talent show, Amici! Joseph won the edition of this year too! Please, let's welcome them with a hands clappin'!! -.
Il numero di persone che li circondava, alle parole del ragazzo, aumentò ed un applauso scrosciante si dipanò nell'aria.
Poi una ragazza amica di Diego, al segnale di quest'ultimo, urlò - Sing for us! -.
Holden e Sarah si guardarono poi scossero la testa, entrambi colti di sorpresa. Tuttavia non riuscirono con il loro diniego a placare l'euforia che si era generata, e nel giro di un minuto circa quaranta persone inneggiavano i loro nomi chiedendo loro di cantare. Alla fine non potettero più tirarsi indietro quando il tipo che stava suonando poco prima si era alzato e aveva porto a Holden una seconda chitarra.
- Me sa che non c'abbiamo scelta, Fati' - disse lui, rivolgendosi alla ragazza.
Lei sbarrò gli occhi. - Sto più nel panico ora di quando mi esibivo al serale, considera... Ma poi che cantiamo così su due piedi, scusa? -.
Lui si passò la fascia della chitarra sopra la testa e velocemente accordò lo strumento, poi la guardò. - Io un'idea ce l'avrei... Ti ricordi l'esperimento de staging che avevamo fatto i primi de marzo in casetta, pe' gioca'? -.
Sarah lo guardò come se fosse fuori di testa. - Sei pazzo? Non la proviamo da mesi! -.
Lui alzò le spalle e articolò un arpeggio sulle corde, sorridendole maliziosamente. - Dovrebbe esse' come anda' in bicicletta, no? Tu non te preoccupa': segui la musica e balla, che le parole le sai -.
- Ballare? - chiese lei sbigottita.
- Si, balla. Famo vede' a 'sti magna pizza co' l'ananas che non solo loro lo sanno fa', 'no show... -.
E con quelle parole la portò in mezzo al cerchio di gente riunita attorno al fuoco ed iniziò a suonare.

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora