35. Donna

2.5K 70 13
                                    

Erano rimasti in studio a parlare fino a ben oltre l'ora di cena, inframezzando discorsi importanti e chiarificatori con lunghi ed intensi baci che denotavano tutta la mancanza che avevano reciprocamente provato l'uno per l'altra.
Alla fine erano tornati in casetta ed avevano trovato che qualcuno aveva lasciato loro la cena in caldo, probabilmente Nicholas e Martina. Avevano scambiato qualche parola con i loro compagni, rassicurandoli circa il fatto che la situazione fosse tornata serena e che loro due stavano parlando per mettere tutto in chiaro. Avevano cenato insieme, poi Sarah era corsa in camera sua e si era fatta una lunga doccia bollente, bisognosa di togliersi di dosso gli ultimi rimasugli di tensione della giornata.
Mentre era sotto il getto d'acqua a sciacquarsi i lunghi capelli dal balsamo, sentì bussare alla porta del bagno.
- Si? - chiese, tirando fuori la testa dal box doccia.
- Serve una mano per insaponarti la schiena? -.
Rise a sentire la voce di Holden dall'altra parte della porta. - Cretino! Me lo vuoi concedere un quarto d'ora per tornare un essere umano decente? -.
- A prescindere dal fatto che te, de media, sei molto oltre la sola decenza... Francamente un quarto d'ora me pare anche troppo, considerato che non ce semo parlati pe' tre settimane. Muovi il bel culetto che te ritrovi e esci, dai - replicò lui.
Sarah si sbrigò e, dopo essersi rivestita e avvolto i capelli nell'asciugamano, aprì la porta trovandolo appoggiato allo stipite con il braccio.
- Ciao - le disse, con il suo solito sorriso sornione dipinto in faccia.
- Ti perdono per avermi messo fretta solo perché mi era mancato questo sorriso sulla tua faccia da schiaffi - disse lei, passandogli delicatamente un dito sulle lentiggini e mettendogli addosso uno sguardo adorante.
- Eccolo. E' questo lo sguardo di cui ti parlavo prima... Esattamente questo - replicò lui, spingendola contro lo stipite e addossandosi a lei.
- Jo, siamo in piena visuale delle telecamere... - sussurrò Sarah, ma nella sua voce c'era più eccitazione che imbarazzo.
- Te lo dirò come fanno a Parigi, Fati': e 'sti cazzi non ce li metti?! - fece Holden, baciandola senza la minima remora.
- Ops, limone in corso. Scusate, mi dileguo -.
La voce di Marisol li distolse dal loro momento di fuoco, così Holden si separò da Sarah e, ridendo, si avviò alla porta.
- No Mari, tranquilla: so' io che ho fatto invasione de campo. S'è pure fatta 'na certa, vi lascio, così potete andare a dormire. 'Notte, ragazze - disse, facendo l'occhiolino alla sua Fatina.
Quando se ne fu andato, Sarah abbozzò un balletto entusiastico, saltellando tutt'intorno all'amica. Marisol rise e la assecondò, chiedendole - Devo pensare che si è sistemato tutto? -.
- Beh, "sistemato tutto" sono paroloni. Dobbiamo ancora parlare di alcune cose e recuperare il tempo perso, ma sono ottimista! - replicò la cantante, prendendo le mani dell'amica. - Si è inginocchiato, Baby. Capisci che vuol dire? Stiamo parlando di Joseph: egocentrico, orgoglioso e testardo... E si è messo in ginocchio davanti a me chiedendomi perdono -.
- Jo è molto più complesso di così, Baby, e tu lo sai. Onestamente non mi sorprende che l'abbia fatto. Gli ci è voluto un po' per vincere la battaglia contro sé stesso, ma alla fine ci è arrivato. E' intelligente e poi sono abbastanza sicura che prova dei sentimenti forti per te - disse la ballerina, carezzando il viso dell'amica.
- A quanto pare è vero... Mi ha detto di amarmi. Dio, quasi non ci credo... Lui! Ama me. Me! - continuò Sarah, con la voce vibrante di incredulità.
- Perché ti sorprendi così tanto? Tesoro, tu sei favolosa, sei sempre così piena di vita ed entusiasmo. Mi fa ridere che voi fate a vicenda questo parallelismo tra Sole e Luna, ma diciamo la verità: nella vostra storia sei tu la stella luminosa e lui il notturno che trae luce da te -.
- Non ci avevo mai pensato... Ma per me va bene anche così, sai? Alla fine, se ci pensi, lui mi dà il calore e la voglia di vivere che solo il sole sa dare, mentre io porto luce nel suo essere così oscuro. Alla fine siamo complementari in qualsiasi modo la si guardi - elucubrò Sarah, liberando i capelli dall'asciugamano ed iniziando a pettinarli con le mani.
Marisol si appoggiò al box doccia mentre Sarah iniziava ad asciugarsi i capelli n bagno, canticchiando e lanciandole sguardi sorridenti nello specchio.
- Sei bellissima, lo sai Baby? - disse la ballerina all'amica.
- Anche tu. Forse è l'amore a renderci più belle di quanto già siamo! -.
Entrambe risero, incoscienti di quanto queste parole fossero molto vicine alla realtà.

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora