56. Too old to hold me - Epilogo

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La vibrazione del cellulare si stava facendo insistente. Doveva essere la quarta o quinta telefonata che riceveva e non poteva più ignorarla, sebbene lo stesse distraendo abbondantemente da quello che stava facendo.
Estrasse l'IPhone dalla tasca della giacca e rispose trafelato, senza lesinare il suo migliore tono seccato. - Si, pronto! -.
- Jo, dove cazzo sei?! Sono più di venti minuti che sto provando a chiamarti! Se non ti fai vivo, qui succede un casino: la sposa sta andando fuori di testa! Che hai deciso?! -. La voce di Nicholas gli arrivò talmente forte e densa di agitazione che dovette allontanare l'altoparlante dall'orecchio.
- Si, si... Due minuti e sono lì! - disse, incastrandosi il telefono tra la spalla e la testa, mentre già aveva iniziato a risistemarsi la camicia nei pantaloni.
- Due minuti un cazzo! Si può sapere che stai facendo?! Se non arrivi non possiamo iniziare la cerimonia! - insistette l'altro.
- Ho capito, Nick, mica so' sordo! Ho avuto un imprevisto, arrivo subito! - replicò Holden, stringendosi il nodo della cravatta e abbottonandosi la giacca, per poi chiudere la chiamata.
Si voltò a guardare la ragazza che fino a un minuto prima era lascivamente a gambe aperte sotto di lui, e le disse - Tocca dasse 'na mossa, se no stavolta so' un uomo morto. Lei m'ammazzerà solo per il ritardo, se poi finisce che viene fuori quello che è successo qui adesso, è la fine -.
Lei sbuffò, ricomponendo il proprio outfit e ravviandosi i capelli. - Cinque minuti di ritardo contro una vita insieme non sarà una tragedia... - disse sarcasticamente.
- Lo dici solo perché il matrimonio non è il tuo. Quel giorno te vorrò vede', se non starai agitata come pochi -.
La ragazza recuperò la propria borsetta, dalla quale tirò fuori un lucidalabbra e uno specchietto, per poi rinfrescarsi il trucco labbra spazzato via da quanto avevano appena fatto in quel ripostiglio. - Il problema non si pone, perché chi dovrebbe chiedermelo sta facendo altre scelte, al momento... -.
Holden alzò gli occhi al cielo e aprì la porta del ripostiglio dove si erano imboscati, controllò che sul corridoio non ci fosse nessuno, poi fece uscire lei e le si accodò cercando di mantenere un atteggiamento disinvolto.
- Me pareva fossimo d'accordo su 'st'argomento, no?! Te ne esci proprio adesso co' 'ste recriminazioni?! - le sussurrò.
Lei sbattè le ciglia e gli dedicò uno sguardo risentito. - Scusa tanto. Adesso diamoci una mossa, che sei atteso all'altare. L'ultima cosa che voglio è rovinare il matrimonio alla sposa. Tanto poi ne riparleremo, contaci -.
Lui tossicchiò e allungò il passo. Davanti all'ingresso del salone dove si sarebbe svolta la cerimoni si divisero, e lui entrò cautamente, dirigendosi veloce verso l'altare allestito per il rito simbolico di unione.
- Cazzo, ce l'hai fatta! Stavo pe' mori' d'ansia, che non arrivavi! - gli sibilò Petit.
Holden si chinò verso di lui. - Scusa, un'emergenza -.
- Si, come no... Proprio oggi! Ma vedi de falla finita... - gli rispose a mezza bocca l'amico.
Non ebbe il tempo di replicare che partirono le note della "marcia nuziale" per l'ingresso della sposa: era stata scelta I wish you were here dei Blackmore's Night.

Il corteo della sposa iniziò dalle due damigelle: la migliore amica e poi Sofia. A chiudere il corteo, bellissima ed eterea come sempre nella sua veste di damigella d'onore, c'era Sarah. E, alla fine, la sposa: Marisol era una visione nell'abito bianco assoluto dal taglio classico e semplice, impreziosito da una gorgiera di cristalli scintillanti.
- Porca troia... - sussurrò Petit a Holden, che era dritto accanto a lui nella veste di primo testimone.
- Eh, lo puoi dire, frate. C'avevi proprio visto lungo... - replicò l'altro, che invece stava guardando Sarah, la quale teneva fisso su di lui uno sguardo ancora estremamente risentito per la discussione avvenuta poco prima.
Nicholas, che era l'altro testimone, si chinò a sua volta verso Holden. - L'acconciatura di Sarah non era così quando la parrucchiera aveva finito con lei... Imprevisto un cazzo, eh?! -.
Il ragazzo tossicchiò. - Vabbè, l'importante è che abbiamo iniziato senza spargimenti de sangue, no?-.
Il ballerino ridacchiò. - Voi due siete assurdi... Proverbialmente in ogni luogo e in ogni lago, eh?!-.
Holden gli assestò una gomitata per lasciargli intendere che non era il momento: Marisol aveva raggiunto il suo presto marito sull'altare e la cerimonia iniziò.

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora