29. Hannya

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- C'abbiamo mezz'ora. Vie' qua -.
Queste le uniche parole di lui quando si fu chiuso alle spalle la porta della Secret Room, la famosissima stanza dotata di tutti i comfort per chi la usasse, insonorizzata e senza telecamere, che ufficialmente nella scuola non esisteva ma che a tutti gli effetti era una necessità imprescindibile. Un attimo dopo le fu immediatamente addosso, intento a sfilarle felpa e maglietta contemporaneamente mentre lei già si liberava delle scarpe. 
Si baciarono con una foga che non avevano avuto neppure la prima volta che l'avevano fatto, e questo raccontava di come l'astinenza forzata li avesse portati ad un livello di esasperazione talmente alto da non andare troppo per il sottile.
Nel pieno del vortice dei sensi, Sarah si sentì girare con uno strattone e si ritrovò con la schiena contro il torace di lui: con la maestria data da un'evidente certa esperienza, il ragazzo aprì il gancetto del reggiseno con una mano sola e fece volare lo striminzito pezzo di stoffa contro il muro, mentre con l'altra mano già armeggiava con il bottone dei jeans di lei. E tutto questo senza staccare la bocca dal suo collo.
- J... Jo, ma se s... saltassimo i p... preliminari? - balbettò lei, messa a durissima prova dal sapiente giochino che lui le aveva più di una volta dimostrato di saper fare con le sue agili dita da musicista.
- Sa', te prego: zitta. Con mezz'ora c'è tempo pe 'na volta mia e almeno due tue. Tre, se so' particolarmente ispirato. C'ho la testa sovraffollata, famme fa' e goditela - la mise a tacere lui, operando quello che a lei sembrò un giro in sol al piano che le fece involontariamente strillare il suo nome.
Non si sentiva più le gambe e le sembrava che il corpo si stesse trasformando in cera bollente. Percepì l'ormai familiare onda d'urto salirle da dentro e stava per urlare di nuovo, quando lui fece una cosa che la portò sull'orlo di un orgasmo multiplo: le mise una mano sulla bocca e contemporaneamente le succhiò il lobo dell'orecchio.
Ok, è stato tutto bellissimo, ora si può anche morire felici  si disse, mentre i pensieri le esplodevano in mille pezzi.
- Cristo Santo, mi vuoi morta?! - bisbigliò, ansimando vistosamente mentre girava il capo per offrirsi ad un bacio che desiderava disperatamente.
- No, te vojo e basta - replicò lui, accontentandola.
Furono sul letto due secondi dopo, il pavimento che progressivamente veniva ricoperto dai loro vestiti. Fu tutto abbastanza rapido, ed erano talmente presi che Sarah a malapena si accorse che lui si era fermato un attimo per fare ciò che era necessario per non essere del tutto incoscienti.
- Aspetta - gli disse, quando sapeva che stavano per entrare nel vivo del discorso.
- No, Sa'. Tutto, ma aspetta' proprio no - si oppose lui.
Lei si morse il labbro inferiore e sorrise maliziosa. - Non puoi cantartela e suonartela sempre e solo tu, caro mio... -.
Non gli diede neppure il tempo di replicare perché, facendo leva su gamba e braccio sinistri, riuscì a ribaltare le loro posizioni e gli si mise a cavalcioni.
- Sa', senti... - provò a dire lui, ma lei gli mise un dito sulle labbra.
- Z I T T O - sillabò in un sussurro, e con un fluido movimento del bacino diede il via alle danze.
Non ci fu pudore, non ci fu dolcezza, non ci fu delicatezza. Sarah prese il controllo della situazione, di tutta la situazione, ed avendo lasciato fuori dalla porta della stanza ogni freno inibitore, l'amplesso che ne seguì fu aggressivo, sensuale e dannatamente eccitante. La ragazza prese tutto quello che lui riuscì a darle e di contro si concesse fino all'ultima molecola di sè, senza vergogna o pudore, ma soltanto con il desiderio febbrile dell'ormai noto piacere che ne veniva dalla loro unione.
Crollò accanto a lui, i capelli che le si erano incollati al collo e alla faccia per il sudore, e lo guardò, ansimante e bellissimo, mentre fissava il soffitto con un'espressione meravigliata dipinta in faccia.
- Cazzo, Fati': quando penso d'ave' già visto tutto de te, te ne esci co' 'ste magie. Me devi scusa', ma dopo questa vojo assolutamente il bis! -.
Lei rise e gli si allungò al fianco, stringendoglisi contro. Stettero in silenzio un paio di minuti, riprendendo fiato e metabolizzando quello che avevano appena fatto mentre lei giocherellava con la consueta catenina che il ragazzo aveva al collo. Di colpo si accorse che lui stava tamburellando con le dita sul suo fianco, in una sequenza che riconobbe subito.
- Jo, ma stai componendo?! - gli chiese, alzando gli occhi su di lui.
- Si, scusa: c'ho avuto un'epifania musicale guardandoti venire sopra de me - rispose il ragazzo, sorridendole.
Sarah scosse la testa, divertita. - Non smetti di pensare alla musica neppure quando fai l'amore, eh? -.
 - La musica ed io siamo una cosa sola, dovresti averlo capito ormai, anche perché penso che lo stesso valga pe' te. Forse lei è l'unica de cui dovresti esse' gelosa. In realtà manco de lei, perché il morso di Hannya pò esse' letale -.
- Hannya? - chiese lei, aggrottando la fronte.
- Il demone giapponese della gelosia che se nutre de carne umana. Come dicevo, pò esse' letale -.
Lui le carezzò la bocca con le dita, abbassandole delicatamente il labbra inferiore con il pollice in un gesto provocatorio e sensuale. Sarah non si lasciò disorientare e vide il suo gioco, prendendogli delicatamente il dito tra i denti e leccandolo appena. Poi tornò seria e gli piantò gli occhi negli occhi. - Non credo sia così semplice, Jo. Quello che è appena successo non m'ha fatto dimenticare cosa ci aspetta fuori da questa stanza... -.
- E che sarebbe? - replicò lui, spostandosi sopra di lei mentre le stringeva le mani con le sue e gliele portava sopra la testa.
Lei non si negò, anzi: aprì le gambe e lo fece accomodare tra di esse, stringendogliele poi ai fianchi.
- La prova vivente che non sono l'unica a volerti - gli rispose, alzando appena la testa alla ricerca di un bacio.
- Il fatto che ce sia qualcun altro a volermi non toglie che tu sei l'unica a potermi avere, però... - concluse lui, passandole poi la lingua sulle labbra e prendendo possesso della sua bocca una volta che lei le ebbe dischiuse.
Fecero di nuovo l'amore, ma in modo più calmo e cosciente. In qualche modo fu addirittura meglio della volta precedente.
Mentre si rivestivano, Sarah gli chiese - Cosa pensi di fare con Serena, adesso? Io te lo dico, Jo: non me ne starò zitta e buona all'angolo mentre questa ti gira intorno come un avvoltoio, aspettando un momento di distrazione per approfittarne. Non sono il tipo che si fa mettere da parte e, considerato il mazzo che mi sono dovuta fare per averti, direi che ho tutti i diritti di avanzare pretese su di te, che tu lo voglia o no -.
- Ascolta, Fati': quello che c'è tra te e me è un pizzico più serio de qualsiasi cosa possa essece stato tra me e lei tempo fa. Non ero interessato a una storia co' lei prima, figuramose adesso! Per altro: non c'ho tempo nè voglia de staje dietro in qualsiasi cosa se sia messa in testa, se non altro perché stiamo qua dentro pe' un motivo e ad oggi pe' tutti noi deve esse' la cosa più importante. Questo pe' ditte che so' un tipo troppo semplice pe' riusci' a gesti' qualcos'altro oltre al percorso musicale e a quello per entratte nelle mutandine... - argomentò lui, allacciandosi la seconda scarpa.
- Wow, dimentico spesso il tuo lato da Guru, amore mio - disse lei, indossando la felpa.
Holden alzò lo sguardo, sorpreso. - Quindi sono il tuo amore? - chiese, alzandosi ed avvicinandolesi.
Sarah sorrise e gli strinse le braccia al collo. - Oh, sì che lo sei... E sottolineo: solo mio -.
- E solo tuo sia... - concluse lui, baciandola in modo da non lasciarle alcun dubbio.

***

- Fra, scusa se so' indiscreto ma volevo chiedete 'na cosa. Sei libero di non rispondermi, eh -.
Holden era seduto al tavolo della cucina a lavorare al portatile su una delle nuove assegnazioni, Here without you dei 3 Doors Down, mentre Simone alle sue spalle provava alcuni passi davanti allo specchio. Al tavolo a lavorare e studiare c'erano anche Angela, Malìa, Ayle e Kia, e poco lontano anche Lucia e Gaia provavano alcuni passaggi delle loro coreografie. Sarah in quel momento era a lezione, perciò lui stava approfittando per buttare giù qualche appunto sulla produzione e la realizzazione del nuovo brano.
Era stato il giovane ballerino biondo, una volta fermatosi per riprendere fiato, ad apostrofarlo.
- Spara, bro - gli aveva risposto, togliendosi la cuffietta dall'orecchio.
Simone bevve da una bottiglietta d'acqua, poi gli si sedette accanto. - Senti, ma... Se pò sape' Serena che vòle da te? Non te lo chiedo pe famme gli affari tuoi, sia chiaro, ma voglio solo che tu sappia che in casetta se stanno a fa' un sacco de pettegolezzi su 'sta cosa. Inoltre mettice pure che lo sai quanto bene voglio a Saretta, e non vorrei mai che se creassero situazioni strane... Mò sei libero de mandamme a quel paese, fra, ma visto che sai il bene che vojo pure a te, non me la sentivo de non ditte quello che penso -.
Holden lo guardò. - Accompagname fòri a fuma', va' -.
I due uscirono nel cortile anteriore, in quel momento fortunatamente sgombro, e il cantante caricò la sigaretta elettronica. - Che te devo di', Simo'?! Io co' Serena c'ho parlato chiaro e tondo qualche giorno fa. J'ho spiegato lo stato attuale delle cose e j'ho detto che de base semo amici, ma niente de più. Qui dentro ognuno deve fa' il percorso suo in tutta serenità, quindi se concentrasse su quello che deve fa' e basta. Fine della storia -.
Simone si portò le mani intrecciate dietro la testa e lo fissò. - Ok, tu je l'hai detto, ma sei sicuro che lei ha capito? Parlamose chiaro, bro: te sei accorto de come te guarda? -.
Holden sbuffò il fumo dalla bocca, poi alzò gli occhi al cielo. - Mamma mia, che cojoni! Io so' responsabile de quello che dico e faccio io, non de quello che fanno, pensano e capiscono l'altri, e che cazzo! Alla fine, Simo', facesse un po' quello che je pare: peggio pe' lei. Al di là del fatto che, pe' quanto me riguarda, prende un palo sicuro, ma poi se dovrebbe comunque ricorda' che ce stanno le telecamere e che se se mettesse in mezzo a me e Sarah il pubblico la farebbe a merda. E' appena arrivata e stamo a 'no sputo dal serale: nun so quanto je convenga -.
- Io lo spero, fra, anche perché Sarah la vedo parecchio tesa, ultimamente. Forse a te non lo fa vedere perché magari c'ha paura che la prendi pe' cretina, ma se vede che sta sotto pressione. Non riesco a daje torto... - replicò Simone.
- Perché, scusa? Ho mai dato adito al faje pensa' che potrei preferi' Serena a lei, per caso?! -.
- Non è questo il punto, fra. Ma tu sei cosciente de come te guarda pure Sarah?! Te sei reso conto che ancora fa fatica a crede' che state insieme pe' davvero?! Pe' lei sei la fantasia proibita che è diventata realtà e, se pensi pure che sei un bel po' più grande de lei, ce sta che sente la pressione della competizione con una che potenzialmente potrebbe portattese via! - argomentò il ballerino.
- E 'ste cose te l'ha dette lei? - si informò Holden, seccato all'idea che la sua Fatina avesse preferito aprirsi con qualcun altro piuttosto che con lui che era il diretto interessato.
- No, datte 'na calmata. Ne ho parlato con Martina e Lucia, che pure sono preoccupate per la situazione, e mi ci hanno fatto ragionare loro su 'sta cosa. Ambasciator non porta pena, amico mio. Se me so' azzardato ad apri' 'st'argomento così personale co' te è solo perché ce tengo a voi due. Anzi: ci teniamo -.
Holden rifletté qualche secondo su quanto esternato dall'altro. - Mmm, vabbè... Ce ragionerò sopra e terrò la situazione sotto controllo. L'ultima cosa che vorrei sarebbe che Sarah s'allontanasse da me pe' un problema inesistente... -.
Stava per terminare il discorso quando all'esterno uscì Nicholas con dipinta in faccia un'espressione tirata e preoccupata, tenendo il proprio cellulare in mano. - Uhm, scusate ragazzi. Jo perdonami, ma credo che ci sia una cosa che dovresti vedere su TikTok... -.
Holden esibì la sua perplessità e allungò la mano per farsi passare il telefono.
Insieme agli altri due guardò il video e, quando fu finito, l'unica cosa che gli uscì tra i denti fu - Che cazzo è 'sta storia?! -.

Angolo Autrice
Eccoci, bella gente!
Volevo fare un piccolo disclaimer: spero che la scena hot più esplicita non sia stata sgradevole. Ci ho pensato molto se metterla o meno, ma alla fine mi sono lasciata tentare dalla mia propensione per il red rating e l'ho scritta, anche se ho cercato comunque di tenermi sul soft. Spero veramente di non aver urtato la sensibilità di nessuno.

Un abbraccio e al prossimo capitolo!

Too old to hold me | A Holden x Sarah Fanfiction (Amici23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora