Melvin & Felix
Melvin era entrato nella sua camera da una decina di minuti perché avevano deciso di passare quel pomeriggio insieme in hotel, in quanto le registrazioni della serie televisiva, per il momento, erano ancora ferme e suo padre si era già autoinvitato a quella "mini festa", come aveva deciso di denominarla lui, portando anche due cartoni della pizza.
Felix stava osservando suo padre aprire i cartoni di pizza mentre borbottava qualcosa contro quella vipera di sua moglie che doveva avergli detto delle cose che lo avevano particolarmente infastidito perché nonostante fosse entrato nella camera con un grande sorriso, il cipiglio sul suo viso non era ancora scomparso.
«Signor Olander, Lixie mi ha detto che lei è un wrestler e che è molto forte», Melvin si buttò in mezzo a quel silenzio, spezzato solo dai borbottii di Gunnar, perché tutto quel stare zitti lo stava solamente agitando. Non era il tipico ragazzo che iniziava le conversazioni con gli altri, come avete potuto vedere, ma piuttosto che stare ancora in silenzio (erano passati più di dieci minuti in quel modo; Felix che guardava suo padre e Gunnar che tagliava la pizza lamentandosi a bassa voce di qualcosa) aveva preferito aprire un discorso su un tema che potesse piacere ai due Olander nella stanza.
Gunnar spostò il suo sguardo dalla pizza oleosa a Melvin e lo fissò di sottecchi. Il moro divenne all'istante bordeaux in faccia perché stava cominciando a credere che forse era meglio se fosse stato in silenzio, dato che sembrava volesse ucciderlo, ma poi sulle labbra dell'uomo nacque un sorriso e lui capì che lo stava solo prendendo un po' in giro.
Felix fulminò con un'occhiata torva suo padre, il quale la vide chiaramente perché poi scoppiò in una grassa risata che parve far rilassare le spalle tese di Melvin e abbozzò un sorriso a dir poco confuso.
«Gun, per favore. "Signor Olander" mi fa sentire vecchio.»
«Papà, ma tu sei vecchio», lo rimbeccò Felix, pizzicandogli un bicipite del braccio, o almeno ci provò dato che il muscolo era duro e c'era poca pelle da tirare.
«Senti ragazzino,» Gunnar afferrò suo figlio dalla caviglia e lo alzò completamente dal materasso con agilità per poi spiattellarlo contro il materasso mentre lui strillava tra le risate, «Vuoi vedere come il tuo vecchio di spezza in due le gambine?».
Melvin si sbellicò dalle risate, osservando la scena che si trovò davanti. Felix stava implorando suo padre, tra le risa, di lasciarlo stare e che ci teneva alle sue gambe. Si vedeva perfettamente quanto Gunnar tenesse a suo figlio, a differenza di Alva che l'unica volta che l'aveva incontrate in hotel, lo aveva scrutato con disprezzo e non aveva nemmeno ricambiato il saluto che lui per cortesia aveva compiuto ― l'aveva salutata perché era pur sempre la madre del suo ragazzo, sennò una persona così spocchiosa l'avrebbe mandata a cagare sin da subito.
Gunnar invece quando lui e Felix l'avevano accompagnato a casa, il giorno in cui si erano fidanzati, era uscito dalla macchina e lo aveva abbracciato, sussurrandogli all'orecchio che lo ringraziava perché rendeva felice suo figlio e poi gli aveva chiesto per favore di non farlo soffrire poiché era un bravo ragazzo e non ne meritava altra. Lui aveva sorriso all'uomo e glielo aveva giurato.
«Ti prego, basta, papà. Scusa, scusa», Felix aveva le lacrime agli occhi per le forti risate e gli dolevano le guance mentre supplicava suo padre di smetterla.
«Ecco, perciò non t'azzardare più a darmi del vecchio.»
«Va bene, The Volcano.»
Gli fece la linguaccia, ma Gunnar ribatté con una pizzicata sulle guance che gliela fece ritirare mentre Melvin assisteva a tutto ciò continuando a ridere spensierato.
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Blooming Love
RomanceTematica LGBTQA+ Melvin Morgan e Felix Olander hanno ben poco in comune. Forse le uniche cose che gli accomunano sono l'essere omosessuali, adolescenti e l'odio per le attenzioni indesiderate, ma per il resto hanno due vite molto diverse. Felix è...