Felix
La cena si era conclusa in tranquillità. La madre del suo ragazzo non gli aveva fatto tante domande quanto si era aspettato perciò a parte il nervosismo iniziale, era riuscito a godersi la cena in santa pace. Sia Libby che George si erano concentrati maggiormente su suo padre che entrambi avevo riconosciuto perché ogni tanto guardavano il wrestling ed erano andati avanti minuti interminabili a chiacchierare della sua vita da wrestler, non che a Felix fosse dispiaciuta quella cosa, anzi meglio per lui che non era stato riempito di domande.
Lui e Melvin invece, per tutta la durata della cena, si erano tenuti per mano sotto al tavolo e non avevano mai accennato a smettere di sorridersi a vicenda, felici che quella serata stesse trascorrendo in allegria.
Adesso si trovavano nella camera da letto di Melvin e quello a fare avanti e indietro davanti al letto, quella volta, era Felix. Era nervoso perché da prima ancora che incominciasse la cena, gli era venuto un gran desiderio di chiedere al suo ragazzo di uscire insieme per la prima volta come coppia, praticamente il loro primo appuntamento, anche se detestava con tutto il suo cuore lasciarsi alle spalle la sua zona di conforto, ma per Melvin avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di renderlo felice.
«Tesoro, ehi,» Melvin afferrò le mani di Felix che immediatamente si fermò davanti a lui e si sforzò di sorridere, senza mostrare il nervosismo che albergava in lui, «Che succede?», domandò allarmato.
Nella testa di Felix stavano apparendo, come funghi, dei punti interrogativi che riuscirono ad innervosirlo ancor di più.
E se Melvin dovesse rifiutare la sua proposta perché non voleva rischiare di farsi vedere con lui? E se la sua idea non dovesse piacergli?
«Io...», si mordicchiò l'interno guancia, «Volevo chiederti una cosa», confessò, la voce bassa, quasi impercettibile.
Melvin gli accarezzò il dorso delle mani con i polpastrelli e gli sorrise affettuosamente, «Dimmi tutto».
Era conscio del fatto che quelle paranoie erano ormai parte fondamentale della sua vita strabordante di ansia e panico, ma forse in quel caso erano un po' troppo esagerate. Per quanto entrambi detestassero uscire di casa, erano già stati in giro per Maddison Town insieme. Prima il Green Lights poi il centro commerciale e infine il parco e a parte la paura iniziale (qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo e distruggere le cose con Melvin) si era sempre divertito un sacco con lui. Perciò non aveva alcun senso agitarsi e farsi corrodere lo stomaco dall'ansia perché le cose tra loro erano sempre andate bene fino ad innamorarsi l'uno dell'altro.
«Vorresti uscire con me? Questo sarebbe il nostro primo vero appuntamento», parlò a raffica e con gli occhi strizzati che aprì quasi subito, in quanto aveva udito Melvin emettere un versetto di felicità. Se lo ritrovò davanti con gli occhi spalancati dall'incredulità e le gote arrossate mentre le labbra si arricciarono in un sorriso.
«E dove vorresti portarmi?»
Era un sì?
Melvin aveva accettato il suo invito?
«Sei mai stato a Central Park?»
Dalla bocca di Melvin fuoriuscì un risolino che fece sorridere Felix, «Non sono mai uscito da Maddison Town, Lixie».
«Perciò se ti porto a Manhattan, tu saresti contento?»
Melvin gettò lo braccia al collo di Felix, mettendosi in punta di piedi per raggiungere il suo viso poi gli schioccò un bacio sulle labbra ancora incurvate all'insù, «E me lo chiedi anche? Il mio primo appuntamento col mio primo ragazzo per la prima volta a Central Park ― un gigantesco sogno meraviglioso».

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Blooming Love
RomanceTematica LGBTQA+ Melvin Morgan e Felix Olander hanno ben poco in comune. Forse le uniche cose che gli accomunano sono l'essere omosessuali, adolescenti e l'odio per le attenzioni indesiderate, ma per il resto hanno due vite molto diverse. Felix è...