Melvin & Felix
San Valentino.
Bailee e Amelia lo stavano festeggiando alla casa al lago di quest'ultima e quando Melvin aveva guardato le foto che la sua migliore amica gli aveva inviato, le aveva invidiate tanto. Così tanto da non risponderle fino a quando poi non si era reso conto che prendersela con Bailee non avrebbe cambiato il fatto che lui e Felix non si sarebbero visti neanche per quella festività e ancora una volta l'avrebbero festeggiata tramite videochiamata. Perciò replicò ai suoi messaggi, in cui gli chiedeva dove fosse finito, con la scusa più banale ma infallibile del lavoro e infine le scrisse che lei e Amelia erano dolcissime e di divertirsi. Almeno voi, avrebbe voluto aggiungere ma se lo tenne per sé.
L'umore di Melvin gli finì sotto le scarpe dopo aver visto che Felix ancora non gli aveva risposto al loro classico messaggio di buongiorno. Il fatto che non fosse ancora riuscito a sentirlo, lo faceva stare male perché il suo ragazzo non aveva mai saltato la loro routine che consisteva anche in una videochiamata che molto spesso programmavano per via del suo lavoro, della scuola e del diverso fuso orario mentre ora il suo cellulare risultava persino irraggiungibile.
Che si fosse stufato di quella noiosa relazione a distanza?
Sospirò con desolazione.
Poi tornò a scrivere ciò che suo padre gli stava dettando, in quanto stavano facendo l'inventario dell'intero negozio. Ancora adesso appuntavano tutto a penna perché George era molto imbranato con la tecnologia e voleva evitare di fare casini. Infatti Melvin, molto spesso, si offriva di aiutarlo perché secondo sua madre aveva una bella calligrafia leggibile in confronto a quella di suo marito e come sempre, a lui non dispiaceva dare una mano. Purtroppo però in quel momento la sua testa era da tutt'altra parte e non riusciva a restare concentrato sul lavoro.
«Melvin?»
George appoggiò una mano sulla spalla del figlio che alzò lo sguardo afflitto dal piccolo taccuino e lo fissò accigliato.
«Uh? Cosa?»
«Non mi piace vederti col broncio e con questo sguardo triste. Che succede?»
Melvin sospirò nuovamente, mordendosi poi il labbro inferiore, «Felix non risponde ai miei messaggi e alle mie chiamate», ammise con tristezza.
Suo padre gli strofinò una mano sulla testa, proprio come faceva Wilmer per infastidirlo, ma nel suo caso voleva semplicemente mostrarsi affettuoso, anche se quel gesto continuava a non piacergli, «Magari sta lavorando. Stai tranquillo».
Negò con il capo. Il giorno prima, durante la videochiamata serale, aveva riconfermato l'appuntamento per San Valentino perciò era impossibile che stesse lavorando, anche perché gli aveva riferito di essere libero da qualsiasi impegno.
«No, ci siamo messi d'accordo per vederci in chiamata oggi perché è libero e in più è San Valentino perciò volevamo festeggiarlo insieme, anche se io qui e lui a Los Angeles.»
«Magari ha avuto un contrattempo.»
Melvin stritolò tra le dita il taccuino e la domanda che continuava a tormentarlo da quella mattina, uscì dalle sua labbra senza alcun filtro, «E se si fosse stancato di me?», chiese, la voce gli tremò per paura che quel brutto pensiero potesse essere la verità.
Suo padre esalò un sospiro e alzò gli occhi al cielo per le assurdità che stava andando a blaterare, in quanto sia lui che Melvin stesso sapevano quanto Felix fosse preso da quella relazione e certamente non si era stufato di lui.
«Ma se per ogni giorno che non vi siete visti ti ha spedito un regalo per ricordarti che ti ama!», esclamò.
Le guance di Melvin divennero immediatamente rosse poi abbassò lo sguardo mentre un sorriso timido si formò sulle sue labbra al ricordo di tutti quei pacchi che ogni giorno erano stati consegnati a casa sua per lui da parte di Felix. Per ogni regalo che gli aveva fatto, Felix gli aveva lasciato una dedica per ricordargli quanto lo amasse e Melvin aveva conservato ogni singolo bigliettino, così come tutti gli oggetti regalati che torreggiavano bellamente nella sua camera da letto. Ogni volta che posava lo sguardo su uno di quei regali, sorrideva perché lo faceva sentire più vicino al suo ragazzo e la distanza tra loro non sembrava poi così grande.
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Blooming Love
Storie d'amoreTematica LGBTQA+ Melvin Morgan e Felix Olander hanno ben poco in comune. Forse le uniche cose che gli accomunano sono l'essere omosessuali, adolescenti e l'odio per le attenzioni indesiderate, ma per il resto hanno due vite molto diverse. Felix è...