Capitolo 09

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Melvin

«Secondo me questa gonna non valorizza i miei fianchi», si lagnò Bailee dopo aver provato l'ottava gonna della giornata.

Melvin non ce la faceva più. Non gli piaceva fare shopping. Cioè, sì, ma solo entro un certo limite. Bazzicare da un negozio all'altro dopo un tot di minuti passati al suo interno a guardare capi che non potranno mai permettersi, quello era il suo tipo di shopping. L'unico negozio in cui poteva starci ore era il Music Mania e già dal nome si capiva perché: MUSICA e lui amava collezionare gli album degli artisti che seguiva. Bailee invece poteva restare ore e ore dentro un solo negozio a provarsi qualsiasi cosa per poi finire con il non comprare niente e quella cosa prosciugava le energie di Melvin.

«Dai, Bai, sono stanco. Siamo qui dentro da due ore e da due ore rompi le palle con queste dannate gonne. Non hai fianchi, amica perciò nessuna di quelle gonne te li potrà mai valorizzare. Piuttosto comprati dei jeans che mettano in risalto il culone che ti ritrovi», sbottò Melvin, criticando la sua migliore amica che stava facendo una piroetta nella sua gonna di un giallo orribile.

Bailee però non si offese perché dopo averla insultata per i suoi fianchi, le aveva ricordato che aveva altro da poter mettere in mostra: il suo grande fondoschiena, molto spesso coperto dalle lunghe felpe colorate che indossava perciò corse verso la sezione Jeans.

Melvin si spiattellò entrambe le mani sul viso per la disperazione, «No, ti prego, no. Bailee Louise Rice io ora me ne vado e tu ti arrangi da sola», tuonò, attirando così l'attenzione della sua amica che gli fece il gesto di andarsene con una mano.

Lo fece. Andò via.

Erano al centro commerciale Unique e il suo negozio di musica preferito si trovava proprio lì perciò zigzagando tra le persone intente a fare shopping sfrenato, raggiunse la sua meta e i suoi occhi brillarono nel vedere che avevano aggiunto altri album nel reparto K-POP.

Non aveva molti soldi con sé, ma almeno The Dream Chapter: Eternity e The Dream Chapter: Magic nelle versioni che gli mancavano poteva permetterseli e infatti li comprò. Il solo fatto di averli presi lo rese in automatico felice. Amava quel gruppo e la loro musica riusciva sempre a metterlo di buon umore o a farlo piangere quando desiderava sfogarsi perciò aveva colto l'occasione — non se li sarebbe mai fatti scappare.

Bailee comprava vestiti che poi alla fine non avrebbe mai usato. Lui comprava versioni di album che sarebbero rimaste immacolate in camera sua e che non avrebbe mai osato mettere in un lettore CD per evitare di rovinarli.

«Ci avrei scommesso!», commentò la sua migliore amica una volta uscito dal Music Mania e indicato il sacchetto di plastica che stringeva tra le dita come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

«"Ci avrei scommesso!"», le fece il verso, «Non hai comprato niente come al solito».

Bailee gli mostrò il dito medio, «In realtà mi sono prese un mollettone lilla e un reggiseno nero. Lo vuoi vedere?».

«No, grazie. Andiamo ora? Tra poco devo andare in negozio — papà mi ha scritto che mamma è dai nonni e che Wilmer la sta sostituendo e mi ha esplicitamente chiesto di aiutarlo con mio fratello perché è un imbranato cronico.»

«Andiamo. Andiamo. Che palle!»

Quando Melvin e Bailee uscirono dal centro commerciale, rimasero entrambi stupiti da ciò che si trovarono davanti. C'era la troupe della serie che stava allestendo luci e quant'altro mentre chiacchieravano in attesa dell'inizio delle riprese.

Il ragazzo allungò lo sguardo in cerca di Felix.

«Guarda come lo cerchi! Ti piace!»

Come risposta le sferrò un pugno contro la spalla che la fece dondolare leggermente poi anche lei si mise alla ricerca di Noemi. Erano diventate quasi subito amiche e la sua cotta per l'attrice si stava ingigantendo sempre di più.

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