cap 8

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Theo's pov

Alice era alle mie spalle e mi chiamò con voce tremante.

Come aveva fatto a trovarmi? Non avevo minimamente voglia di parlarci. Non volevo vederla e volevo che sparisse dalla mia vista.

-------time skip (questa parte della storia è stata già narrata da Alice alla fine della prima stag----

Forse avevo esagerato con le mie parole. L'avevo fatta piangere.. Ma non importava

Mi aveva spezzato il cuore e chissà quante altre cose mi aveva nascosto a sto punto..
Probabilmente non la conoscevo nemmeno.

Infatti chiederle di scappare con me era una pessima idea..
Anche se qualche ora fa avrei detto il contrario, ero pronto a scappare con lei fino in capo al mondo ma ora non riuscivo nemmeno a vederla in faccia.

Questa situazione mi aveva distrutto sia mentalmente che fisicamente.
Dopo averle detto addio la abbandonai come avevo già fatto da codardo nel parco del teatro.

Non potevo rimanere ancora con lei avrei fatto male a me stesso e a lei.
Era meglio per tutte e due se non ci saremmo più visti.

Lei in questo modo avrebbe potuto fare la sua vita con Filippo che l'avrebbe fatta stare bene e io come al solito da solo perché non sto mai bene con nessuno.

Era troppo strano infatti che una ragazza ti potesse interessare a me.
La differenza di età era troppa..

Non mi rimaneva nient'altro che la musica, E ora che avevamo vinto Sanremo dovevamo pure andare all'Eurovision in un altro paese..

Qualche tempo fa sarei stato entusiasta di questa cosa ma ora come ora la mia voglia era pari a zero.

Volevo solo staccare la testa e i pensieri come facevo un tempo..
Con la droga.

Ero pulito da anni e non volevo riiniziare proprio oggi, ma il mio corpo ne sentiva quasi il bisogno.

Non mi preoccupai nemmeno di rientrare in hotel. Volevo farmi un giro per Sanremo nonostante fosse notte fonda e nessuno ma dico nessuna anima viva era in giro per i quartieri.

La rabbia e l'astinenza mi spingevano a camminare e cercare uno spacciatore.
In questa città non ne conoscevo nessuno.. Per fortuna forse..

Osservavo le poche persone che giravano alle 4 del mattino.
Erano principalmente persone poco raccomandabili in realtà.

Non avevo affatto paura, ero abituato a girare in quartieri pericolosi. Quando da più piccolo acquistavo la droga dovevo farmi un tragitto lunghissimo e abbastanza pericoloso.
Mi ero portato su cosi.. Sbagliando e cadendo in dipendenze gravi.

Osservavo le persone, forse mi sarei accorto di movimenti strani e ne avrei potuto approfittare.
Ad un certo punto in lontananza e lontano da occhi indiscreti vidi un ragazzo che porgeva un bustina ad un altro tizio e poi scambiarsi poche occhiate fugaci per poi allontanarsi velocemente.

Potevo approfittarne.
Mi avvicinai con discretezza, gli spacciatori non sono persone cosi raccomandabili e comprensive era sconsigliato prenderle di sprovvista.
Il tizio si accorse subito che lo stavo seguendo quindi si girò di scatto e mi puntò un coltellino allo stomaco.

Inchiodai, un movimento sbagliato e mi avrebbe accoltellato.

S: "Cazzo fai? Sei uno sbirro?"

Trattenni il fiato e risposi alzando le mani in segno di pace.

T: "No bro, mi serve della roba.."

Il tizio abbassò il coltellino e tirò un sospiro di sollievo. Chissà se mi avrebbe accoltellato sul serio..

S: "Che ti serve?"

Mi disse mettendosi le mani in tasta disinvolto e quasi fiero del lavoro che faceva.

T: "Che hai?"

S: "Tutto amico, quello che ti serve io ce l'ho!"

T: "Cocaina"

Il tizio mi guardò incuriosito, forse non si aspettava che un perfetto sconosciuto acquistasse così alla cieca la droga pesante. Ma non mi importava nemmeno, mi mancava quella merda.

Sorrise e tirò fuori dalla taschina della giacca una bustina piccola con all'interno la polvere tanto a me ambita.

Me la porse e mi disse il prezzo.

S: "Di solito la vendo a 140, ma tu mi sembri simpatico e te la posso lasciare a 130.."

Il prezzo era alto, ma per la droga che stavo comprando non mi aspettavo da meno.
Gli porsi i soldi e me ne andai diretto all'hotel.

Notai che mi avevano chiamato Plant e Fiks a telefono, forse erano preoccupati per me, ma non mi interessava. Ho 36 anni posso badare a me stesso. Mi avevano chiamato tipo 8 volte ciascuno, strano non lo fanno mai.. Forse era successo qualcosa?

Rientrai all'hotel tardi e notai movimenti strani. C'era un ambulanza che era appena partita.
Chissà chi si era fatto male..

Decisi però di non mi soffermai troppo e tornai in camera mia, non potevo stare in giro con una bustina di cocaina in tasca, se mi avessero controllato ero nella merda

Arrivato preparai la riga con cura e osservai la polverina.

"Sono un povero fallito" mi dissi per poi tirare su tutta la striscia preparata.

Era fantastica la sensazione.
Non sentivo più dolore. Non sentivo quasi niente. La testa mi girava cosi tanto che dovevo sdraiarmi sul letto per non cadere.
Mi sentivo uno schifo ad aver ceduto alla mia dipendenza, chissà cosa penserebbe Alice..

Il solo suo pensiero mi fece stare male. Piangevo lacrime amare e in aggiunta ero sta fatto.
Peggio di così non poteva andare.

Osservavo il soffitto della mia camera e sentì un rumore dalle tasche dei miei pantaloni.
Il telefono.. Ancora?

Con fatica riuscì a estrarlo e osservai. Chi cazzo chiama alle 5 del mattino?

Facevo fatica a leggere, le lettere si confondevano e i numeri erano incomprensibili.
Qualcuno mi stava chiamando, e quel qualcuno era

Filippo.

Lo stronzo che mi aveva portato via Alice.. Che cazzo voleva? Come osava chiamarmi?
Sicuramente per vantarsi e prendermi in giro..

Non gli risposi. Ero troppo furioso, lasciai il telefono nel letto.
Non smetteva di squillare. Ma perché era così insistente?

Che cosa può mai essere successo?

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ECCOCI QUI

abbiamo scoperto cosa è successo a Theo alla fine della serata.

SCUSATE PER LE CONFUSIONI
Ma se capite esce super figoooo.

Ecco perché Theo non rispondeva!!

Che pensate della sua scelta?

fatemelo come al solito saperee
ciauuuuuuu💚💙💖

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