cap 42

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Scrissi il messaggio e lo invii a Filippo senza nemmeno rileggerlo, spensi il telefono e me lo misi nella tasca riflettendo se stessi facendo la scelta giusta e dopo nemmeno due minuti di attesa senti squillare il mio telefono, era Filippo

F: "Perfetto non aspettavo di sentire altro, sarò sotto casa tua domani alle otto di mattina. ti faccio solo presente che in Svezia fa freddo:)
A domani"

Lessi il messaggio velocemente e iniziai a mettermi all'opera per preparare una valigia per il viaggio. Avevo solo poche ore per preparare tutto. Sono rovinata
e se ne approfittasi e usassi i vestiti di Mamma?dopotutto nel suo armadio prendono solo polvere... e io potrei dargli nuova vita!
Entrai per la seconda volta in camera dei miei genitori e iniziai a ispezionare l'armadio di Mamma aveva dei cappotti stupendi e dei vestiti niente male. la malinconia mi tornò alla mente ma la scacciai con un movimento di mano.
non è il momento di essere tristi ora ho moltissime cose da fare.

Presi il cappotto nero lungo che non vedevo da almeno 11 anni e qualche maglione che aveva ancora il suo profumo.
Cazzo se mi mancava..
Dentro la tasca del cappotto trovai una banconota stropicciata sorrisi non mi era mai capitato di trovare dei soldi così per caso. che coincidenze ci potevano essere che ci fossero proprio in questo cappotto.
Decisi di utilizzarla per comprarmi una cena decente erano giorni che mangiavo malissimo e non assumevo un pasto equilibrato.

Mi ordinai del sushi da asporto mentre finivo di sistemare la valigia. Una volta terminata mi sdraiai per terra a osservare il disastro che avevo lasciato in camera mia.
Ci siamo ... di nuovo.

Erano le 23 di sera e tra nemmeno troppe ore sarebbe iniziata la mia nuova avventura che come Sanremo mi stava terrorizzando.
La mia perenne ansia mi diceva che stavo facendo la scelta sbagliata ma ormai avevo fatto la mia decisione e non potevo tirarmi indietro.

Mi addormentai dopo pochi minuti cullata dalla mia stessa ansia. La mattina avrei avuto la sveglia molto presto in modo da avere il tempo di preparare per bene le ultime cose. Non potevo assolutamente arrivare in ritardo.

Ma ovviamente se a qualcuno deve andare male qualcosa sono proprio io.

La mattina rimandai la svegliai giusto un paio si volte... non ero mai stata così stanca.
Che saranno mai 10 minuti di sonno in più...

Driiin driiiin

Continuava a suonare il mio campanello a ripetizione. aspetta un secondo.. il mio CAMPANELLO?
CAZZO ORA SI CHE SONO IN RITARDO.

A: "ARRIVOO" urlai mentre balzavo giù dal letto in preda al panico.
Iniziai a raccogliere i vestiti che avrei dovuto mettere e infilarli alla velocità della luce. corsi in bagno e presi i prodotti per l'igiene e li lanciai nella borsa per poi correre giù dalle scale rischiando persino di farmi male. Sicuramente stavo dimenticando qualcosa ma non avevo il tempo nemmeno per pensarci.
Riuscì a prendere il telefono il caricatore mentre il campanello non aveva mai smesso di suonare.

Aprì la porta aspettando di trovarmi un Filippo arrabbiato.

A: "Ehm ciao scusa.. Non ho sentito la sveglia..."

F: "Non importa, non c'è tempo da perdere dobbiamo correre in aeroporto tra poco partirà il nostro volo.." disse senza lasciar trapelare nessuna emozione.. forse la prima volta che lo vedevo così apatico nei miei confronti.
Una parte di me era dispiaciuta ma l'altra non vedeva l'ora di partire per provare a ricontattare Theo.

Come un vero galantuomo prese la valigia che tenevo ai piedi e la borsa per poi dirigersi verso la macchina. gli stavo dietro allo stesso passo facendo attenzione a non perderlo.

A: "E Lisa dov'è? Non viene...?" gli dissi confusa dal non aver visto la sua amica che l'avrebbe seguito fino in capo al mondo.

F: "No purtroppo non è potuta venire.. ha avuto degli imprevisti al lavoro quindi non potrà lasciare il paese per un po'.." disse finendo di caricare le valigie nel bagagliaio. notai un velo di tristezza nel suo volto ma decisi di non andare oltre, probabilmente sapere che la sua cara amica non poteva venire con lui in una delle esperienze che potrebbero cambiargli la carriera deve essere stato un duro colpo per lui. e rigirare il coltello nella piaga sarebbe peggio.

Salì in macchina e senza dire più parole accese la macchina e partì a tutta velocità per le strade di Milano.
Non avevo il coraggio di aprire una conversazione con Filippo quindi, come fece lui rimasi in silenzio per tutto il tragitto.
Il traffico di Milano era minimo e in soli 30 minuti arrivammo all'aeroporto senza problemi.
Da solito galantuomo Filippo prese le mie valigie senza che avessi nemmeno il tempo di dire niente e si diresse verso i gate.
Facevo fatica a stargli dietro, ma perché cazzo sta correndo?

F: "Alice siamo in ritardo.. Il nostro volo parte tra 10 minuti.." mi disse senza nemmeno girarsi nella mia direzione. Aveva il passo svelto il signorino.

Ecco..

Ci facevamo strada tra le persone facendo attenzione a non urtare nessuno. In cambio guadagnai sguardi poco raccomandabili da diverse persone. Ma cosa potevo farci?
Anche Filippo sembrava quasi sgarbato, diverse fan avevano provato a fermarlo ma lui aveva fatto finta di non vederle. E ovviamente le occhiatacce me le presi io.. non che mi cambiasse qualcosa.

Arrivammo al gate appena in tempo. Avevo il fiatone, mi sembrava di aver corso una maratona da 50 chilometri.

F: "Appena in tempo..."

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Ehilà! Tutto bene amici?

Avete finito la scuola? COME È ANDATA?
Scusate l'assenza ma sono veramente pienissima di cose da fare. Cercherò di rimediare GIURO.

Fatemi sapere cosa ne pensate nel frattempo.

arriviamo a 30⭐️ per la prossima parte.

piccolo spoiler: MANCA SEMPRE MENO ALL'INIMMAGINABILE

💚💙💖

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