La sad 2.0

cap 26

I rumori ormai sono sempre più vicini e a momenti sono certa che la porta della camera si spalancherà, con le mani provo a tenermi sù. in modo da non risultare completamente inerme davanti alla persona che si paleserà. E se fosse un ladro?

I passi smettono di nuovo e la casa sprofonda di nuovo nel silenzio. Le mie orecchie fischiano e mi sembra solamente di sentire il suono assordante del mio cuore che mi pulsa in petto. Ero in ansia perché non riconoscevo nemmeno il luogo in cui mi trovassi e non avevo la più pallida idea di chi ci sarebbe stato dall'altra parte della porta.
E se mi fossi immaginata tutto? E se in realtà i suoni della casa non ci fossero mai stati? Sono davvero impazzita così tanto?
Non lo escludevo dalle opzioni, alla fine quando mai ero stata così instabile? Forse la mia mente ormai aveva veramente perso il controllo di se e io ero sprofondata nella pazzia più totale.
Quei pensieri mi facevano venire sempre più in mente la mia dipendenza dalle pastiglie verdi, quelle almeno in parte mi aiutavano a zittire parte delle voci che sentivo.

Fisso la porta per interminabili secondi che nella mia testa paiono ore intere e dopo poco decido di distogliere lo sguardo.
"cazzo Alice hai veramente bisogno di quelle pastiglie verdi.." Questa era la vocina che sentivo costantemente ripetermi in testa e più cercavo di zittirla e più questa voce si moltiplicava.

E ora cosa avrei fatto? In quella stanza non vedevo niente di mio, se non le stampelle nere che mi avevano dato le infermiere nell'ospedale a Sanremo.
Ma oltre a quelle non vedevo niente, ero vestita con gli stessi vestiti di ieri e per fortuna ero comoda, non mi ero messa di troppo elaborato perché alla fine doveva essere solo un viaggio in macchina con Filippo, mai avrei immaginato che si sarebbe trasformato in qualcos'altro..

Assorta per l'ennesima volta nei miei mille pensieri sento l'ennesimo rumore al di fuori della porta.
No, questa volta sono certa di averlo sentito, non sono pazza! CREDO

Devo capire chi è, ma come? Pochi minuti fa avrei giurato che sarebbe entrato nella camera e ora non ero nemmeno sicura che esistesse quella persona.
I pensieri mi confondono sempre di più e non trovo mai risposte finché un altro piccolo rumore non richiama la mia attenzione..

Toc toc

Qualcuno ha appena bussato alla porta!
Vedi che non sono pazza, ripeto alla vocina nella mia testa.. ok forse un po' lo sono

E ora? che rispondo? Avanti? No prima magari capisco di cazzo è..?
Con un filo di voce e cercando in tutti i modi di risultare normale, o comunque poco scossa da quella situazione invito ad entrare la misteriosa persona.

A: "A-avanti.." Ecco tentativo fallito, ero appena risultata una bambina spaventata, se fosse un ladro mi avrebbe sicuramente uccisa.. aspetta se fosse un ladro non avrebbe bussato..
Ma che problemi ho?

Subito dopo aver pronunciato quella singola parola la porta della camera iniziò a scricchiare per poi aprirsi completamente e mostrarmi chi fosse la figura che si nascondeva dall'altra parte.

I miei occhi si incrociano subito con il sorriso di Filippo.. Effettivamente chi cazzo sarebbe potuto essere? abbassai lo sguardo imbarazzata.. Chissà a chi stavo pensando.. o a chi speravo che fosse

F: "Alice! Ti sei svegliata.. Voglio dire, ripresa finalmente!" Mi disse Filippo premuroso venendomi incontro con una velocità disumana, non credevo potesse muoversi così velocemente.

Non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia per l'imbarazzo che provavo, come se non bastasse che mi aveva aiutato a Sanremo avevo pure avuto il coraggio di fargli problemi per il ritorno nonostante si fosse proposto di offrirmi addirittura una casa in cui stare.
Con che coraggio potevo solo guardarlo in faccia..
Il mio imbarazzo era così forte che faticavo persino a controllare le mie emozioni, probabilmente ero diventata del colore dei miei capelli e la mia temperatura corporea sono certa che fosse salita di qualche grado. Cazzo Alice controllati..