cap 54

143 22 75
                                    

Alice's pov

Mentre io e Filippo ci allontanavamo dalla pista, sentii il peso di tutto ciò che era appena accaduto scivolarmi di dosso, ma solo in parte.
Rebecca si era voltata per andare a ballare con Francesco.. Almeno a una delle due il piano era riuscito.

E io ero finalmente lontana dagli sguardi carichi di giudizio e dalle provocazioni di Matteo. Però sapevo che non sarebbe finita così facilmente. Il silenzio tra me e Filippo era denso, quasi palpabile.
Lui non era il tipo che avrebbe lasciato correre senza dire nulla. Ci fermammo accanto al bancone del bar, lontano dal caos della pista e prima che potessi prendere fiato, Filippo si voltò verso di me, e il suo viso era una maschera di delusione e rabbia.

F: "Alice" iniziò, con un tono che mi fece immediatamente irrigidire. "Cosa pensavi di fare là dentro?"
Il suo sguardo era carico di preoccupazione e di una rabbia trattenuta, quella rabbia che sapevo bene stava per esplodere.

F: "Cosa credevi di ottenere con quel teatrino con quella ragazza?"

A: "Si chiama Rebecca.." feci appena in tempo a rispondere

F: "Poco importa il suo nome.. Come la conosci? E perché ballava con te?" iniziò a bombardarmi di domande

A: "Che ti importa? Ballo con chi voglio, non ti interessa come l'ho conosciuta!" risposi iniziando a innervosirmi per il suo solito atteggiamento da impiccione, cosa gli importa di quello che faccio e con chi lo faccio?

F: "Pensi davvero che Matteo cambierà idea su di te perché lo hai fatto ingelosire così?"
Il suo tono severo mi fece male. Sapevo che in parte aveva ragione, ma sentire quelle parole da lui, da Filippo, mi fece scattare.

A: "Cosa volevo ottenere?" risposi alzando la voce più di quanto avrei voluto. "Forse non lo so nemmeno io, ma non potevo rimanere lì a osservare come il mio cuore si spezzava davanti a lui! O forse non hai visto come mi ha umiliata? Eri troppo impegnato a fare cosa?" urlai

F: "Non dovevi fare questo!" insistette lui, la voce sempre più arrabbiata. "Non sei così, Alice. Questo non è il modo di riprenderti qualcosa. E tu lo sai."

A: "Non sono così? Ma tu non sai come sono davvero! E se fossi sempre stata così? Tu non mi hai mai conosciuto davvero.." replicai con sarcasmo, le mani che si agitavano mentre parlavo. "Perché tu ne sai sempre una più di tutti, vero? Credi di sapere sempre più di tutti no? Tu sai sempre cosa è meglio per me. È facile per te giudicare, vero? Ironico da parte tua! Dato che è per colpa tua se è successo tutto questo.."

Lui rimase a bocca aperta per un istante, come se le mie parole fossero un colpo basso. Lo sapevo, era crudele ricordargli quello, ma ero furiosa, e la rabbia mi accecava.

F: "Non è vero..." disse Filippo con voce roca, visibilmente ferito. "Io non avrei mai voluto che le cose andassero così. Te l'avevo già spiegato.. Credevo che tra noi ci fosse qualcosa, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso. E da allora ho solo cercato di proteggerti! Da lui ma soprattutto da te stessa! Alice stai perdendo te stessa per cercare di inseguire uno come lui."

Mi sentii stringere il cuore. Sapevo che Filippo mi voleva bene, che aveva sempre cercato di starmi accanto, ma le sue parole mi bruciavano. Non potevo dimenticare quel giorno in cui, tutto andò in fumo per un semplice bacio, che Theo ebbe la gentilezza di farmi rivivere come un incubo solo pochi minuti fa.

A: "Se tu non ti fossi intromesso fino a questo punto, io e Matteo non avremmo mai litigato così," dissi, sentendo la voce incrinarsi.

F: "Mi sono intromesso perché non sopportavo di vederti soffrire!" gridò Filippo, perdendo finalmente la calma. "Matteo ti stava facendo a pezzi, Alice. Non lo vedevi perché eri troppo accecata da lui, e adesso guarda come ti sei ridotta! Dovevo lasciarti da sola quel giorno?!"

Le sue parole furono come uno schiaffo. Le sentii rimbombare nella mia testa, mentre cercavo di trovare una risposta, qualcosa per difendermi, per giustificare quello che avevo fatto. Ma la verità era che Filippo aveva toccato un nervo scoperto.

Non avevamo mai discusso su tutto quello che era successo dal fatidico incidente, ero stata dura nei suoi confronti, senza di lui forse non mi sarei mai ripresa probabilmente, ma ero furiosa con lui, ma soprattutto con il mondo che da sempre aveva deciso di riservarmi solo merda.

Tutto andava sempre di più a puttane e io non potevo fare altro che nuotare nell'immensità di merda che mi circondava.
Mi ero persa, cercando di ferire Matteo come lui aveva ferito me, e ora ero qui a discutere con l'unica persona che era sempre stata al mio fianco.

F: "Non avrei mai voluto che andasse in questo modo credimi.."

Prima che potessi replicare, sentii una presenza alle nostre spalle. Una tensione improvvisa mi attraversò il corpo, come se l'aria stessa si fosse improvvisamente fatta più densa. Mi voltai lentamente, e lì, davanti a noi, c'era l'argomento di cui stavamo discutendo.

Era in piedi, a pochi passi da noi, con lo sguardo fisso su di me. La sua mascella era serrata, gli occhi carichi di emozione o meglio, rabbia, confusione, forse persino dolore. Il silenzio che calò tra noi tre fu così pesante che sentii il cuore battere nelle orecchie.

T: "Volete spiegarmi cosa cazzo sta succedendo qui?"

__________________________

LETSGO
bello e ora che succede? Theo avrà sentito cosa si sono detti?

e se cosi fosse come andrà avanti?

scopritelo prestissimo
arriviamo a 20⭐️ e posto domani

La sad 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora