La sad 2.0

cap 43

Il viaggio proseguì senza intoppi. Salimmo sull'aereo dopo aver seguito l'hostess.
Filippo aveva prenotato i posti in prima classe per sole 3 ore di volo. Beato lui che ha tutti sti soldi..

Ho sempre avuto paura di volare, infatti in vita mia non ho mai preso un aereo. Anche perché non avevo nemmeno i soldi per permettermelo.
La cabina era spaziosa, credevo che avrei dovuto condividerla con Filippo ma mi sbagliavo, ne aveva prenotata una tutta per me e una per lui, nonostante avesse due sedili ciascuna.
Chissà quanto gli sono venuta a costare...

Hostess: "Accomodatevi e mettetevi comodi, partiremo tra qualche minuto.." disse la ragazza mentre gesticolava indicando tutte le possibili uscite di emergenza.

Allacciai la cintura e chiusi gli occhi. Non avevo nemmeno il coraggio di guardare fuori dal finestrino, soffrendo di vertigini avrei solo peggiorato la situazione.
Sentivo che Filippo era a telefono con i suoi agenti probabilmente, li stava informando che avremmo decollato tra poco.

F: "..Si Max arriveremo verso le 12 se tutto va bene.. Aspettateci pure all'uscita dell'aeroporto.. Ora devo spegnere il telefono, ci sentiamo dopo.."

Sospirai, l'ansia stava salendo sia per la paura di volare ma anche perché iniziamo a realizzare che tra qualche ora probabilmente mi sarei ritrovata faccia a faccia con Matteo.

Toc toc

A: "Vieni pure.." lo invitai ad entrare

F: "Tutto bene? Scusa se sono andato di fretta prima..."

A: "Non preoccuparti.. Era colpa mia, non mi sono svegliata e abbiamo dovuto fare tutto di fretta" dissi senza nascondere nemmeno troppo bene il mio nervosismo, affondavo le unghie sul sedile lasciando dei graffi evidenti

F: "Alice? Sicura di star bene? Credo che tra poco il sedile si frantumerà se continuerai a stringere.." disse indicando con la mano il sedile ormai rovinato.
Mollai la presa e osservai le mie mani tremare.

A: S-si si è che volare mi mette ansia.. Anzi a dire la verità è la prima volta che prendo l'aereo.."

F: "Oh ora è tutto più chiaro.. Se può esserti d'aiuto anch'io avevo paura di volare, ma ormai dopo tutti i voli che ho preso posso dirti che non esiste mezzo più sicuro.. non ti accorgerai nemmeno di essere partita.. Ma se ti va posso farti compagnia..."

La mia paura era più forte del mio orgoglio quindi annui e Filippo prese posto nel sedile accanto al mio. chiuse la piccola porticina della cabina e si allacciò la cintura.

A: "Grazie.." era l'unica parola che pronunciai prima di affondare di nuovo le mani nel povero sedile.

F: "È il minimo.." riuscì a dire prima che il pilota del volo prese finalmente parola.

Pilota: " Benvenuti a bordo nella nostra compagnia aerea! È il capitano che vi parla, ore locali 9 del mattino, ci aspettano tre ore di volo direzione Malmo, in Svezia. atterraggio previsto alle ore 12:00. Condizioni meteo potrebbero essere sfavorevoli ma non preoccupatevi e godetevi il viaggio usufruendo dei nostri servizi.." concluse la voce dell'auto parlante.

A: "Te pareva.." sospirai nervosa

F: "Stai tranquilla.. Ci sono io.." disse poggiando la mano sulla mia che ormai aveva fondato le unghie nel povero sedile. istintivamente la tolsi ma quando i motori dell'aereo partirono tutta velocità fu la sua mano la cosa su cui impiantai le mie unghie.
La potenza dell'aereo era spaventosa e per la prima volta in vita mia non stavo toccando terra. Il povero Filippo probabilmente stava soffrendo a causa delle mie unghie, ma non si mosse di 1 mm anzi tentava persino di tranquillizzarmi.

Dopo solo pochi secondi di turbolenza l'aereo si stabilizzò ed era come stare seduti in autobus. non c'erano rumori strani né cose di cui aver paura.

A: "Oh mio dio.." sospirai come se fossi appena sfuggita dalla morte