cap 38

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Alice's pov

Lisa ormai mi aveva lasciata in casa mia da circa 2 ore.
Da quando ero entrata avevo avuto una sensazione di completo disagio. Quella casa era un completo disastro. Era tutto buttato a caso come al solito. Se non c'ero io che pulivo quelle poche stanze erano un completo disordine.
Camera mia non era per niente come l'avevo lasciata, mio padre aveva ben deciso che sarebbe stata una grandiosa idea buttare tutto all'aria, chissà se stava cercando qualcosa..

Gli armadi erano aperti e i vestiti erano per terra a prendere polvere.
La mia scrivania era disordinata come al solito, con la differenza che tutti i libri erano a terra rovinati. Le foto che avevo appese nella bacheca erano in parte a terra e le poche rimaste erano piegate.
I ricordi di quella casa mi tornarono tutti. Alcune foto ritraevano me e la mamma quando ero ancora piccola. Non avevi foto con mio padre, le poche che avevo erano scompare nel nulla.
Mi si formò un groppo in gola. I ricordi sono forse la cosa peggiore con la qualche l'uomo deve confrontarsi ogni giorno.

Come anche quei tre dissero in uno dei loro più celebri pezzi "siamo innamorati solo dei ricordi"

Mentre mi accingevo a pulire mi chiedevo come sarebbe stata la mia vita se mamma non fosse morta, oppure se avessi avuto un padre normale.
Quante cose sarebbero diverse in questo momento?
Mentre sistemavo ebbi la brillante idea di entrare in camera di mio padre.
Non ci entravo da anni probabilmente. Quella stanza era sempre chiusa e mio padre non mi permetteva mai di entrarci.
Dentro c'erano tutte le cose di mamma e io ho sempre desiderato vederle.

Entrai in quella stanza titubante, le tende erano tirate male e nella stanza entrava pochissima luce. Probabilmente qui non venivano aperte le finestre da settimane...
Aprì le finestre e iniziai a guardarmi intorno.
La stanza era disordinata come il resto della casa ma allo stesso modo era tutto perfettamente separato.
L'armadio di mamma sembrava intatto. Sembrava che nessuno l'avesse aperto dopo tutti questi anni. Aprendolo riuscivo quasi a sentirne ancora il suo odore nei vestiti.
Osservavo i suoi lunghi cappotti che amava indossare e i suoi maglioni colorati che si abbinavano bene con i suoi lunghi capelli biondi ricci.
Il suo armadio era come un piccolo forziere in una nave affondata. Tutto fuori è distrutto, allagato ma il forziere è rimasto intatto, nonostante gli anni.
Il suo odore sembrava non essersene mai andato. Se avessi potuto mi ci sarei chiusa dentro. Mi limitai semplicemente a prendere un suo maglione e mettermelo, in modo da sentirla più vicina a me.

L'armadio di papà era un po' diverso, aveva le sue poche camice appese e stropicciate e i suoi vestiti erano tutti lanciati all'interno. Non era mai stato ordinato dopotutto.
Osservavo tra i suoi cassetti come se stessi effettivamente cercando qualcosa.
Non aveva niente di rilevante solo cartacce e qualche banconota di poco valore.
Gli stavo rimettendo tutto a posto quando un piccolo pezzo di carta incastrato tra il cassetto e l'armadio attirò la mia attenzione. Con fatica riuscì a tirarla fuori senza rovinarla. Sembrava che l'avesse nascosta in modo da evitare di perderla.

Era una foto. Che ritraeva me e papà quando ero appena nata.
Il suo sorriso era qualcosa che non vedevo dagli 8 anni, dalla scomparsa prematura di mamma.
Perché conservava quella foto?

La osservavo con le lacrime agli occhi. La foto era intatta come se volesse conservarla ma allo stesso modo nasconderla da occhi indiscreti.

Era bellissima questa foto, ritraeva l'affetto che sembrava che papà provasse nei miei confronti.
Mi mancava il papà premuroso, mi mancava che papà mi consolasse dopo una giornata di merda a scuola, mi mancava il papà che mi diceva che "tutto sarebbe andato bene" anche quando andava male.

Non è morta solo mamma 10 anni fa.. È morto anche papà in un certo senso..

Girai la foto mentre facevo attenzione a non rovinarla. Sorprendentemente dietro c'erano delle scritte fatte a penna.
Che le avesse fatte mio padre?
Con attenzione lessi il contenuto delle frasi scritte sul retro della foto mentre mi sdraiai sul letto dei miei genitori.

Cara Alice, se mai dovessi leggere questa lettera vuol dire che io non ci sarò più, e che l'unica cosa che sono riuscito a lasciarti è solo uno stupido pezzo di carta che non so nemmeno io che fine farà.
Mi dispiace per come siano andate le cose tra noi due in questi ultimi 10 anni.

non sono stato il padre che qualcuno avrebbe voluto al suo fianco..
non sono stato il padre che ti aiutava quando stavi male..
non sono stato il padre che ti diceva che era fiero di te..
non sono stato il padre che abbracciavi quando eri triste..

non sono stato un vero padre per te

Da quando Laura ci ha lasciati ho buttato tutto all'aria, non riuscivo nemmeno a guardarmi in faccia allo specchio senza provare disgusto per me stesso. Lei in qualche modo mi completava e riusciva a far uscire la parte migliore di me, che alla sua morta era completamente sparita.
Sapevo di non essere in grado di crescere da solo una figlia.. Anche se in realtà sei stata un ottima figlia Alice..

Avrei voluto risolvere i rapporti con te ma le mie dipendenze mi stanno poco a poco consumando e io non riesco a smettere.
Una volta entrati difficilmente si riesce ad uscirne

Alice, so che non sono nella posizione per dirti cosa è meglio per te... Ma
Non fare lo stesso errore che ha fatto tuo "padre"

Negli ultimi anni, ho fatto molti errori di cui mi pento profondamente e forse il peggiore è quello di averti causato così tante sofferenze.

Se c'è una cosa che voglio lasciarti, è la consapevolezza che dentro di te hai una forza incredibile. Sei una persona straordinaria, con un cuore generoso e una mente brillante. Non permettere mai che i miei errori definiscano chi sei o influenzino il tuo futuro.
E forse è sbagliato che questa sarà la prima volta che lo senti ma ormai.. Meriti il meglio dalla vita, e io credo in te con tutto me stesso.

Spero che un giorno potrai perdonare la mia anima tormentata.

Ti chiedo umilmente scusa
Ally
Paolo

Papà concluse la lettera con il soprannome che mi aveva assegnato da piccola, ormai non lo sentivo da anni e pensavo che se lo fosse dimenticato pure lui.
Non mi aspettavo minimamente che papà potesse dirmi queste cose. Le mani tremano e gli occhi sono increduli di quello che hanno appena letto. Non ci posso credere.
In questo momento vorrei solo poterci parlare ma ormai non è più possibile. Vorrei gridare al cielo quanto io sia incazzata col destino e per tutto quello che mi ha portato via.
Sono da sola e non ho nessuno di cui io mi possa fidare.
Grazie mille fato

Ero stanca, sia fisicamente che mentalmente. Tutti gli avvenimenti dell'ultimo mese mi avevano spiazzata. La stanchezza si faceva sentire gli occhi dai pianti erano pesanti.
Avrei solo voluto dormire finché tutti i miei problemi non si fossero risolti, ma sapevo persino io che non funzionava così.

Ero ancora nel letto dei miei quando chiusi gli occhi per qualche minuto. Caddi però in un sonno profondo che non so nemmeno io quanto durò.

Un suono fastidioso però mi fece tornare con i piedi per terra.

Driiin driiin

Era il suono odioso del campanello di casa mia che ormai da 5 minuti non aveva smesso di suonare.
Chi cazzo osava disturbarmi di già?

Ah si, forse qualche idea ce l'avevo...

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EEEEHILA! come vi avevo promesso oggi DOPPIO AGGIORNAMENTO!!

CHE NE PENSATE?
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo io ho quasi pianto mentre lo scrivevo.

Come avreste reagito ad una lettera del genere?
Chi è sta volta che rompe il cazzo ad Alice?

ARRIVIAMO A 40 STELLINE.

Dai susu che il tempo sta passandoooo

Per qualsiasi domanda scrivetemi quii!
alla prossima💚💙💖

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