cap 17

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Filippo's pov

Quando finalmente la mattina mi svegliai ero stranamente riposato nonostante i continui incubi ricorrenti. Il mio telefono non aveva squillato e non prometteva bene questa cosa.

Sarei sarei potuto andare a trovare Alice solo da dopo le 13. Quindi mi toccava aspettare ancora due ore. in quell'arco di tempo ne approfittai per iniziare a sistemare le cose che avevo nell'hotel in quanto a prescindere da tutto dopo un po' essere dovuto tornare a Milano.

Il tempo passò abbastanza velocemente e quando ricontrollai l'orologio erano già le 12:30. Potevo iniziare a incamminarmi verso l'ospedale facendo con calma.
Le strade di Sanremo erano deserte oggi infatti raggiunsi abbastanza velocemente l'ospedale. Quindi decisi di farle un piccolo pensierino e passai prima di entrare in ospedale da un fioraio, acquistai dei fiori colorati e mi diressi di nuovo verso l'ospedale.
Arrivai in anticipo e aspettai impaziente nella sala d'attesa all'ingresso.

Dopo pochi minuti finalmente mi fecero salire al piano di Alice.
Appoggiai nella scrivania i fiori che aveva acquistato poco fa. E finalmente la rividi.
Oggi la sua cera sembrava leggermente migliore aveva sicuramente più colorito di ieri che era pallida.
Era ancora immobile distesa nel letto. Ma oggi avevo quasi l'impressione che fosse diversa..
Forse era solo la mia mente che voleva pensare positivo. Mi accomodai nella poltrona che era in camera sua e le accarezzava i capelli. Era così bella e fragile..

Passai tutte quelle ore in cui ero in ospedale con lei a osservarla senza dire niente. Ogni tanto me ne uscivo con qualche piccola frase di conforto anche se sapevo che non le avrebbe sentite.

"Alice mi manchi veramente molto.."
Le dissi sottovoce. Nel mio cuore speravo veramente sentisse le mie parole.
Le stringevo la mano stando attento a non farle del male come a cercare di darle supporto.

Le ore passavano troppo velocemente e io tra pochi minuti avrei dovuto abbandonare per la seconda volta camera sua e l'ospedale.
Non volevo lasciarla da sola per la seconda volta ma ero obbligato, non potevo nascondermi o comunque non ascoltare le regole imposte dai direttori dell'ospedale per gli accompagnatori dei pazienti.

Quando anche oggi venne l'infermiera l'informarmi che dovevo andarmene mi rattristi molto. Il mio cuore sperava che oggi Alice si sarebbe svegliata ma invece niente. Era come la bella addormentata, con la differenza che io non ero il suo principe e lei non aveva mangiato nessuna mela avvelenata..

I: "Vi lascio ancora 1 minuto.." Mi disse l'infermiera per poi lasciarci ancora da soli.

Strinsi forte la mano di Alice e la baciai (LA MANO TRANQUILLI).
"Quanto vorrei rivedere i tuoi occhi azzurri.."
Dissi sottovoce "Mi manchi Alice.."

Non volevo perdere le speranze mi rifiutavo.
Alice stava lottando e io dovevo farlo come lei.
Non potevo mica mollare dopo tutto quello che avevamo passato.

La osservavo per interminabili secondi come se stessi cercando di comunicare con lei telepaticamente.
La mia mano stringeva la sua e i miei occhi erano puntati sui suoi che invece erano chiusi. Era come se le sue palpebre tremassero.

Nella mia testa continuavo a ripetere preghiere come se volessi che Alice aprisse gli occhi il prima possibile.

Ero troppo assorto nella mia visione quando alle mie spalle sentì la voce dell'infermiera di prima.

I: "Ora deve proprio andare.. Si è fatto tardi.."

F: "Ha ragione ora vado.." dissi senza nemmeno girarmi verso di lei, ero troppo concentrato su Alice.
Le diedi un lieve bacio sulla guancia per salutarla, se non fosse che...

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ALLORA.
Scusatemi ma riconosco pure io che il capitolo fa schifo.
L'ho scritto abbastanza velocemente e diciamo che non ho avuto tutto il tempo del mondo oggi.
Domani cercherò di impegnarmi di più lo premetto.

Succederanno molte cosine!

Voi come state nel frattempo?

Che ne pensate?
Mi mancano i pov di Alice.......

Alla prossimaa💚💙💖

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